sabato 30 aprile 2005

Ascolti

NICK DRAKE - "PINK MOON"

Place to be

When I was younger, younger than before
I never saw the truth hanging from the door
And now I'm older see it face to face
And now I'm older gotta get up clean the place.

And I was green, greener than the hill
Where the flowers grew and the sun shone still
Now I'm darker than the deepest sea
Just hand me down, give me a place to be.

And I was strong, strong in the sun
I thought I'd see when day is done
Now I'm weaker than the palest blue
Oh, so weak in this need for you.

(Nick Drake)

mercoledì 27 aprile 2005

Attenti al file

Per tutti voi che state ore e ore a scaricare musica e film attraverso quei mostruosi e orribili programmi peer to peer, principale causa del collasso dell’economia musicale mondiale, questa non è proprio una bella notizia.


Non bastavano le bizzarrie del ministro Urbani – tra l’altro le ultime finte modifiche alla sua legge cambiano in realtà ben poco, attenuando lievemente le pene ma lasciando ancora scoperti molti punti critici e contraddittori – ora ci pensa un “codicillo”, un piccolo, insignificante virus a rendere impossibile la vita di chi ama la musica ma non può permettersi di spendere 25 euro per un cd appena uscito, contenente 10 canzoni per la durata complessiva di poco più di mezz’ora.


 


Chiedo ai discografici: ma è davvero impossibile mettere in commercio nuovi cd ad un prezzo decente, accessibile alle tasche dei comuni mortali, che oscilli – non dico tanto – tra gli 8 e i 12 euro? Il mio appello va anche ai cantanti: potrà mai rovinarvi una simile politica? Secondo me, con prezzi del genere, saremmo tutti più disposti all’acquisto, benefici ne avrebbe sicuramente anche l'industria discografica in generale. O sbaglio?


 


Vabbè, meglio non pensarci. Attenti al nuovo virus informatico, però. Poi non dite che non vi avevo avvertito.


(Tiscali, Corriere)

martedì 26 aprile 2005

I misteri dell'Arca

Chi è appassionato di misteri nascosti e incredibili scoperte non potrà non essere attratto e incuriosito dal link.


La notizia sarà pure vecchia, ma fa sempre una certa impressione: Angelo Palego ha ritrovato l'Arca di Noè sul monte Ararat. Anche se c'è chi pensa che sia davvero impossibile.


(Noahsark, I-ark, Il crepuscolo degli dei, Edicolaweb, Antikitera, Infotdgeova, Newton)

Pulp Fiction, di Antonio Dipollina

Dipollina ha capito bene cosa intendeva dire Tremonti. In più, riflette sulle iniziative di Storace, ministro della Salute del nuovo Governo Berlusconi.
Andiamo bene.


(Dipollina's Blog)

Ascolti

Fabrizio De Andrè - Canzoni

"Via Della Povertà"

Il Salone di bellezza in fondo al vicolo
è affollatissimo di marinai
prova a chiedere a uno che ore sono
e ti risponderà "non l'ho saputo mai".

Le cartoline dell'impiccagione
sono in vendita a cento lire l'una
il commissario cieco dietro la stazione
per un indizio ti legge la sfortuna

e le forze dell'ordine irrequiete
cercano qualcosa che non va
mentre io e la mia signora ci affacciamo stasera
su via della Povertà.

Cenerentola sembra così facile
ogni volta che sorride ti cattura
ricorda proprio Bette Davis
con le mani appoggiate alla cintura.

Arriva Romeo trafelato
e le grida "il mio amore sei tu"
ma qualcuno gli dice di andar via
e di non riprovarci più

e l'unico suono che rimane
quando l'ambulanza se ne va
è Cenerentola che spazza la strada
in via della Povertà.

Mentre l'alba sta uccidendo la luna
e le stelle si son quasi nascoste
la signora che legge la fortuna
se n'è andata in compagnia dell'oste.

Ad eccezione di Abele e di Caino
tutti quanti sono andati a far l'amore
aspettando che venga la pioggia
ad annacquare la gioia ed il dolore

e il Buon Samaritano
sta affilando la sua pietà
se ne andrà al Carnevale stasera
in via della Povertà.

I tre Re Magi sono disperati
Gesù Bambino è diventato vecchio
e Mister Hyde piange sconcertato
vedendo Jeckyll che ride nello specchio.

Ofelia è dietro la finestra
mai nessuno le ha detto che è bella
a soli ventidue anni
è già una vecchia zitella

la sua morte sarà molto romantica
trasformandosi in oro se ne andrà
per adesso cammina avanti e indietro
in via della Povertà.

Einstein travestito da ubriacone
ha nascosto i suoi appunti in un baule
è passato di qui un'ora fa
diretto verso l'ultima Thule,

sembrava così timido e impaurito
quando ha chiesto di fermarsi un po' qui
ma poi ha cominciato a fumare
e a recitare l'A B C

ed a vederlo tu non lo diresti mai
ma era famoso qualche tempo fa
per suonare il violino elettrico
in via della Povertà.

Ci si prepara per la grande festa
c'è qualcuno che comincia ad aver sete
il fantasma dell'opera
si è vestito in abiti da prete
sta ingozzando a viva forza Casanova
per punirlo della sua sensualità
lo ucciderà parlandogli d'amore
dopo averlo avvelenato di pietà

e mentre il fantasma grida
tre ragazze si son spogliate già
Casanova sta per essere violentato
in via della Povertà.

E bravo Nettuno mattacchione
il Titanic sta affondando nell'aurora
nelle scialuppe i posti letto sono tutti occupati
e il capitano grida "ce ne stanno ancora",

e Ezra Pound e Thomas Eliot
fanno a pugni nella torre di comando
i suonatori di calipso ridono di loro
mentre il cielo si sta allontanando

e affacciati alle loro finestre nel mare
tutti pescano mimose e lillà
e nessuno deve più preoccuparsi
di via della Povertà.

A mezzanotte in punto i poliziotti
fanno il loro solito lavoro
metton le manette intorno ai polsi
a quelli che ne sanno più di loro,

i prigionieri vengon trascinati
su un calvario improvvisato lì vicino
e il caporale Adolfo li ha avvisati
che passeranno tutti dal camino
e il vento ride forte
e nessuno riuscirà a ingannare il suo destino
in via della Povertà.

La tua lettera l'ho avuta proprio ieri
mi racconti tutto quel che fai
ma non essere ridicola
non chiedermi "come stai",

questa gente di cui mi vai parlando
è gente come tutti noi
non mi sembra che siano mostri
non mi sembra che siano eroi
e non mandarmi ancora tue notizie
nessuno ti risponderà
se insisti a spedirmi le tue lettere
da via della Povertà.

Spiagge in vendita

Una giornata fuori casa per motivi di studio. Massacrante. Ore e ore a sfogliare quotidiani del 1979.
Torno a casa, neanche il tempo di rendermi conto su quale quotidiano on line mi trovo e leggo
questa notizia. Il nuovo vice premier, già mago della finanza creativa, diventa il sedicente salvatore del Sud, offrendo la soluzione di tutti i problemi, e ancor prima che si presenti ufficialmente il nuovo governo, ha la proposta che risolleverà la situazione del meridione: la vendita delle spiagge.


Non si può certo dire che il nuovo Governo parta con il piede giusto. Le critiche fioccano da sinistra e da destra, ma quello che colpisce di più è l'imbarazzante pochezza e il nuovo livello di ridicolaggine toccato da alcuni esponenti del nostro Governo.
Anche se sembra che ci sia qualcuno disposto ad aprire un dialogo - rappresentanti del Sib (Sindacato Italiano Balenari) e della Fiba (Federazione italiana balneari) su tutti - credo davvero che, per il bene di tutti gli italiani, si inizi a fare qualcosa di concreto per risollevare l'economia del nostro paese, restando con i piedi per terra, avanzando un passo alla volta verso il risanamento del nostro stato.
E bisogna fare presto, altrimenti a breve neanche
la vendita delle Alpi ironicamente proposta da Gavino Angius potrà salvarci.


(Repubblica, Corriere)

lunedì 25 aprile 2005

Premio Nobel per la pubblicità

Il premio Nobel Rita Levi Montalcini è la protagonista dell'ultima pubblicità Sky, dedicata alla promozione dei programmi culturali, scientifici e educativi sui canali della piattaforma.
Dopo un primo momento di sconforto, nel vedere un grande esponente della scienza al servizio di un'iniziativa di questo tipo, per di più
spesso criticata, mi sono dovuto presto ricredere perchè, almeno lei, i soldi che guadagna li devolve per l’istruzione delle donne africane.


(Zeus News, Intesa Consumatori, Punto Com)

Neil Postman, Divertirsi da Morire

"Aspettavamo tutti il 1984. Venne, ma la profezia non si avverò; gli americani più riflessivi tirarono un sospiro di sollievo, congratulandosi per lo scampato pericolo. La democrazia aveva resistito. Altrove nel mondo forse c'è stato il terrore; a noi furono risparmiati gli incubi di Orwell.
Avevamo dimenticato che, oltre alla visione infernale di Orwell, qualche anno prima c'è n'era stata un'altra, forse meno nota anche se altrettanto raggelante: quella del Mondo Nuovo di Aldous Huxley. Contrariamente a un'opinione diffusa anche tra le persone colte, Huxley e Orwell non avevano profetizzato le stesse cose. Orwell immagina che saremo sopraffatti da un dittatore. Nella visione di Huxley non sarà il Grande Fratello a toglierci l'autonomia, la cultura e la storia. La gente sarà felice di essere oppressa e adoreràla tecnologia che libera dalla fatica di pensare.
Orwell temeva che i libri sarebbero stati banditi; Huxley, non che i libri fossero vietati, ma che non ci fosse più nessuno desideroso di leggerli. Orwell temeva coloro che ci avrebbero privato delle informazioni; Huxley, quelli che ce ne avrebbero date troppe, fino a ridurci alla passività e all'egoismo. Orwell temeva che la nostra sarebbe stata una civiltà di schiavi; Huxley, che sarebbe stata una cultura cafonesca, ricca solo di sensazioni e bambinate. Nel Ritorno al mondo nuovo, i libertari e i razionalisti - sempre pronti ad opporsi al tiranno -
«non tennero conto che gli uomini hanno un appetito pressoché insaziabile di distrazioni». In 1984, aggiunge Huxley, la gente è tenuta sotto controllo con le punizioni; nel Mondo nuovo, con i piaceri. In breve, Orwell temeva che saremmo stati distrutti da ciò che odiamo, Huxley, da ciò che amiamo.
Il mio libro si basa sulla probabilità che abbia ragione Huxley, e non Orwell
"

La citazione è tratta da un interessante e originale libro di Neil Postman, "Divertirsi da Morire", edito da Marsilio nel 2002. Postman, storico allievo di Marshall McLuhan (quello del "Villaggio Globale" e de "Il medium è il messaggio", ricordate?), ci illustra la situazione del "discorso pubblico nell'era dello spettacolo". Partendo dall'assunto che ogni medium è una metafora che modifica completamente e profondamente le capacità di espressione e fruizione dei contenuti comunicativi, Postman, lungo una interessante analisi storica, mette in luce il "fatto più significativo della seconda metà del XX secolo: il declino dell'era della tipografia e l'ascesa dell'era della televisione", fatto che comporta un cambiamento radicale del modo di esporre i contenuti del discorso pubblico, sia esso politico, religioso, sociale, educativo o quant'altro.
Il cambiamento, dalla stampa alla tv, e ai media elettronici in generale, è impressionante, e le conseguenze si evidenziano quotidianamente nella povertà e nella pochezza dei discorsi pubblici. Citando ancora una volta l'autore: "a mano a mano che la tipografia viene cacciata alla periferia della nostra cultura, al cui centro la sostituisce la televisione, la serietà, la chiarezza e, soprattutto, il valore del discorso pubblico declinano pericolosamente. Quali siano vantaggi in altre direzioni, è ancora tutto da scoprire".
Nel 1985, Postman ci metteva in guardia dai falsi miti offerti dalla tv, dalla priorità data alle immagini piuttosto che ai contenuti, dalla logica dello spettacolo che ci abbindola e ci trascina nel "mondo del cucù!" che ci viene costruito intorno.
Guardando la situazione a vent'anni di distanza, l'influenza della tv sulla massa e sull'opinione pubblica, l'importanza data all'apparire sullo schermo anziché all'essere e alle parole, mi sembra che i vantaggi siano difficili - se non impossibili - da intravedere, a testimonianza dell'incontrollabile povertà intellettuale che attraversa la nostra epoca, dominata dalla tv

Per chi vuole approfondire la riflessione di Postman, consiglio un paio di letture interessanti.

(Segnalo.it, Caffè Europa, Carmilla on line, Risveglio Popolare)

Curiosità archeologiche

Una scoperta che apre affascinanti scenari e offre nuovi spunti alla ricerca archeologica nella zona di Pompei. 
I resti di un antico insediamento, infatti, risalente a 3500 anni prima della nascita di Cristo, sono stati scoperti da una squadra di ricercatori svedesi, durante lo svuotamento di un pozzo.
Attendiamo ulteriori studi e ricerche, per definire l'effettiva portata di questo interessante ritrovamento.


(Le Scienze)

Ascolti

Fabrizio De Andrè - Volume I


"Via Del Campo"


Via del Campo c'è una graziosa
gli occhi grandi color di foglia
tutta notte sta sulla soglia
vende a tutti la stessa rosa.

Via del Campo c'è una bambina
con le labbra color rugiada
gli occhi grigi come la strada
nascon fiori dove cammina.

Via del Campo c'è una puttana
gli occhi grandi color di foglia
se di amarla ti vien la voglia
basta prenderla per la mano

e ti sembra di andar lontano
lei ti guarda con un sorriso
non credevi che il paradiso
fosse solo lì al primo piano.

Via del Campo ci va un illuso
a pregarla di maritare
a vederla salir le scale
fino a quando il balcone ha chiuso.

Ama e ridi se amor risponde
piangi forte se non ti sente
dai diamanti non nasce niente
dal letame nascono i fior
dai diamanti non nasce niente
dal letame nascono i fior.

Grillo's blog

Beppe Grillo sulla nuova squadra di governo italiana, con un occhio particolare a tutti i "meriti" del nuovo vice primo ministro.


(Beppe Grillo)

sabato 23 aprile 2005

Follie dei fedeli

Capisco i Papa Boys, posso tollerare l'agonia del Papa in mondovisione, inizio a innervosirmi per i milioni di presunti fedeli in fila per fotografare il Pontefice morto, ma quando vengo a conoscenza di simili idiozie davvero mi cadono le braccia.
Ah, non dimentichiamoci del "tramezzino della Madonna".


Anche questa è religione? O ansia di pellegrinaggi mediali?


(Corriere, Libero)

Carta Canta, di Marco Travaglio

Mastella ha le idee chiare su Cirino Pomicino.


(Repubblica)

Quando finisce un amore

Amori impossibili a Gerusalemme.


Dal Diario di Amira Hass, su Internazionale.


(Internazionale)

Cosa cambia?

Ecco la squadra di Ministri per il nuovo Governo di Silvio Berlusconi:


Tremonti vicepresidente.
Rocco Buttiglione ai Beni Culturali
Storace alla Salute.
Landolfi alle Comunicazioni.


La composizione di un nuovo gabinetto.
Al peggio non c'è mai fine.


(Repubblica)

"Dai fumatori si puo' imparare la tolleranza. Mai un fumatore si e' lamentato di un non fumatore".

Sandro Pertini


(Aforismi)

venerdì 22 aprile 2005

Lo faccio o non lo faccio?

La scrivo o non la scrivo? Semplici auguri o anche qualcos'altro? Mi risponderà? Che grande emozione, non sto nella pelle.
Caspita, una
e.mail di auguri al nuovo Papa. Davvero ci mancava questa possibilità. Mi chiedo perchè non gliel'ho ancora inviata.
Poi ci rifletto un po' sopra,
mi rispondo, e spengo il computer.


A parte gli scherzi, chi vuole scrivere al nuovo Papa può farlo all'indirizzo di posta elettronica: benedettoxvi@vatican.va.


(Corriere, Temporis, Vaticano)


Fuga per sopravvivere

Da una delle mie newsletters preferite, "Le buone notizie di Peace Reporter", riporto un'altra piccola, grande storia di disperato coraggio che ha come protagonisti un gruppo di 42 profughi somali scappati in Malawi, per sfuggire alla guerra.
Una buona notizia, questo è vero, alle spalle della quale, però, continua ad esserci la drammatica storia di un conflitto "invisibile" e senza fine, almeno per il momento.


(Peace Reporter)

I problemi dell'ONU

"Supponiamo che il presidente di una multinazionale sia indagato per appalti privilegiati concessi al proprio figliolo, mentre il consiglio d'amministrazione sparge mazzette a un sanguinario dittatore e i dirigenti finiscono, uno dopo l'altro, dimissionari per corruzione. E supponiamo che impiegati dell’azienda vengano accusati di avere violentato bambine affamate in Africa, in cambio di un biscotto. E che, infine, due commissari dell’inchiesta sullo scandalo denuncino l’insabbiamento delle loro rivelazioni. Come reagirebbe l'opinione pubblica? Con sdegno certo, picchetti di ragazzi appassionati fuori dagli uffici della multinazionale, sussiegosi editoriali sui giornali, richieste di condanne, pronte e definitive. Questo triste scenario di fantasia è in corso, tragicamente reale, alle Nazioni Unite, la più importante e prestigiosa organizzazione multilaterale del pianeta".


Così inizia l'articolo di Gianni Riotta, sul Corriere della Sera, che mette a fuoco tutte le difficoltà e le palesi turbolenze all'interno dell'Organizzazione delle Nazioni Unite.  
E' necessario, per il bene di tutti, che l'organizzazione riesca a ritrovare equilibrio, forza e autorevolezza al più presto, per cercare di riacquistare un ruolo di primo piano nella gestione delle crisi internazionali, di prevenzione dei conflitti e di promozione di pace nel mondo - parole sicuramente troppo grosse anche per un'Onu perfetta, ma noi continuiamo a sperarci.


(Corriere)

Due cose da dire

Non se ne parla mai abbastanza, è una problema che non riesce mai a godere di una giusta visibilità, forse perchè considerato come superato, o forse perchè ritenuto ineliminabile: quello degli abusi e delle violenze sulle donne.
Erika Maddalena, su
Work Out, ci illustra in maniera sintetica e precisa la drammatica situazione.


(Work Out)

Quando l'auto blu non è più un diritto

In Puglia auto blu per tutti. Basta una legge ad hoc e sia Fitto che De Cristofaro continueranno ad usfruire "auto blu, autista e abbonamento autostradale compresi, per i prossimi cinque anni, anche sedendo sui banchi dell'opposizione in consiglio regionale come semplice consigliere".


Non si tratta di un discorso politico ma logico: bisognerebbe cercare di limitare il più possibile queste forme di potere e di agevolazione ai politici in generale, senza distinzioni di partito o colore, ancor di più se si tratta di sconfitti alle elezioni o addirittura non candidati (vedi De Cristofaro).
Troppi i benefici per i politici, tariffe agevolate, sconti e mille altri privilegi che non stiamo qui a ricordare. Almeno la benzina, l'autostrada e l'autista potranno pagarseli di tasca loro, con tutti i soldi che guadagnano con la promessa di costruirci un paese migliore.


(Repubblica)

giovedì 21 aprile 2005

Per i fan degli Oasis

Anche se l'uscita del nuovo disco degli Oasis, "Don't Believe The Truth", è prevista per il 27 maggio, sembra che buona parte sia già online.
No so bene dove, ma gli estimatori della band sapranno dove e come trovarlo, nei meandri del web. Buona fortuna.


(Oasis, Il Mucchio)

Cosa c'è sotto

Giampaolo Cadalanu, sul suo blog, ci spiega perchè il Darfur inizierà a godere di maggiore visibilità e dell'interesse della comunità internazionale, nell'immediato futuro.


(Diritti e Rovesci)

mercoledì 20 aprile 2005

"Se l'esperienza ci insegna qualcosa, ci insegna questo: che un buon politico, in democrazia, è tanto impensabile quanto un ladro onesto".


Henry Louis Mencken


(Aforismi)

Grillo's Blog

Le riflessioni di Beppe Grillo sul nuovo Papa.
Riprendendo le sue parole: "Confidiamo nella Provvidenza".


(Beppe Grillo)

Blog Generation, di Giuseppe Granieri

Credo si tratti di un bel libro.  La riflessione di Granieri si sofferma sul fenomeno dei blog, della democrazia online e delle molteplici possibilità offerte dalle nuove tecnologie.

E poi, da Valentini su "La Repubblica" in poi, sembra che ne parlino tutti in maniera entusiasmante. Buoni consigli per una prossima lettura.

(Blog Notes, Laterza, Blogitalia, Napoliontheroad, Dotcoma)

Utili alla scienza

Anche queste son soddisfazioni.


George Bush, il vicepresidente Dick Cheney e il segretario alla difesa Donald Rumsfeld credo possano ritenersi soddisfatti di questo riconoscimento.


(Le scienze)

Carta Canta, di Marco Travaglio

La coerenza dei Radicali.


(Repubblica)

martedì 19 aprile 2005

Appena letto

"L'amore non guasta", di Jonathan Coe. Divorato in un paio di giorni, anche se mi trovavo sotto esame.

Gianfranco Franchi ne parla in maniera entusiastica, e non potrebbe fare altrimenti. "L'amore non guasta", di Coe, è un romanzo che non deve mancare in nessuna biblioteca che si rispetti.

Grazie, Franco, per avermi fatto scoprire questo incredibile scrittore.

(Piazza Liberazione)

L'era dei blog

Siamo sempre più importanti. E più influenti. Facciamo comunicazione, altre volte informazione, spesso esterniamo i nostri sentimenti, le nostre riflessioni, i nostri malumori sulle pagine virtuali che il web ci offre.
Credo che il ruolo di un blogger autentico sia quello di selezionare e organizzare il materiale più interessante reperito nella rete, trascrivendolo nel modo più immediato possibile, osservandolo da più prospettive, riuscendo ad ottenere una particolare chiave di lettura su un determinato argomento, più o meno d'attualità.

Senza attaccare nessuno, però. Ma senza limiti alla libertà di esercizio critico. E' attraverso questa voglia e questo desiderio di sfruttare al massimo le potenzialità offerte da internet che osserviamo la realtà che ci circonda. Cerchiamo - almeno io ci provo - di essere imparziali, accurati e qualitativamente sufficienti.
Sperando che nessuna se la prenda troppo quando viene chiamato in causa su un diario virtuale.


(Rai Fiction, Virgilio Tecnologia, Corriere)

Agonie italiane

"Invece di seguire la ragione che consigliava un Berlusconi-bis, il premier ha seguito ancora una volta l'istinto, truffando i suoi alleati ma soprattutto truffando se stesso con la finzione esoterica che esista ancora la Casa delle libertà e il suo leader. Va in scena, con più cupezza, un deja vu e oggi come nel '94 il Cavaliere dimostra di essere una formidabile macchina elettorale ma un pessimo uomo politico, perché sfascia la sua alleanza.



Avevamo avvertito che l'agonia politica del berlusconismo sarebbe stata terribile perché il Cavaliere non accetta le sconfitte e per evitarle è pronto a tutto, compreso il peggio. Oggi, in anticipo, siamo davanti a un concentrato di quel peggio. Con il premier che pur di durare un giorno in più si gioca il futuro dell'intera destra".

(Dal duro editoriale di Ezio Mauro,oggi su "La Repubblica". Il resto qui)


Habemus Papam

Tutti i blog ne parlano. E dovrebbero essere i più liberi dalle logiche mediali e dai criteri che regolano la diffusione delle notizie sugli altri mezzi di comunicazione. Anch'io, per primo, ne ho parlato. Fa notizia. Il Papa, la sua morte, la nuova elezione di Ratzinger. E' la notizia. Questo non è un male, anzi, lo trovo logico. Meno logica, quasi inconcepibile, è l'imponente macchina mediatica che si è mossa per riprendere l'elezione, e ancor di più la morte del precedente Papa. La stessa macchina che, dopo aver ripreso la fumata di oggi, piano piano si allontanerà dalle faccende di Chiesa, dal Papa e dalla religione.


Di questi ultimi mesi ricorderò soprattutto l'agonia di Giovanni Paolo in diretta tv, gli aggiornamenti minuto per minuto sulla sua situazione, le false speranze affidate ai più improbabili opinionisti, i potenti del video che sembravano tirare i piedi del povero pontefice, ricercando nel loro vocabolario finte parole di cordoglio e commozione.
Trovo tutto questo orribile. Ecco, il solo ricordo dell'immensa fila di fedeli che scattava foto ad un morto, dei dibattiti inutili e retorici, della cinica riunione di potenti presente al suo funerale, delle fiction meschine oggi in giro sulle nostre tv, mi fa venire il voltastomaco.
Non intendo essere moralista o apocalittico, ma alle volte credo proprio che il mondo vada al contrario.


Gente che non andava in Chiesa da anni si è messa in fila per ore, per salutare per l'ultima volta una persona che non aveva mai considerato, quand'era in vita: ma in questo modo non avrebbe potuto inviare mms agli amici. Per non parlare dei giganti della terra: erano tutti lì, a compiangere un Papa che, quand'era in vita e supplicava un minimo di pace e fratellanza, non l'hanno mai ascoltato. Una volta morto, però, erano tutti in prima fila, a fingere partecipazione, a far finta di volersi bene, per tornare a bombardarsi il giorno dopo, esportare armi, sfruttare bambini, far morire di fame popolazioni africane. C'erano tutte le tv, però: l'importante era apparire come personaggi uniti dal dolore, tutti d'amore e d'accordo come voleva il Papa.


Ora che è stato eletto il nuovo Pontefice, mentre le figurine del precedente vanno a gonfie vele, sono tutti più felici. Felici di vederlo in tv, di essere in piazza tra la gente a fare festa, di parlarne al bar con gli amici come se si trattasse dell'ultima partita di calcio e a scriverne sui blog, come faccio io. Sarò in malafede, ma credo che una buona parte delle persone in piazza, a Roma, ci sia andata seguendo un inconscio tam tam mediatico, vittima del richiamo occulto delle telecamere di mezzo mondo.


Mi rendo conto che nella nostra epoca le parole principali, quando si parla di religione, sono secolarizzazione e laicizzazione. La fede non esiste più, o meglio, si evolve mutando in nuove forme: pochi credono davvero in Dio e c'è poco amore nei confronti dell'istituzione Chiesa. E' sempre più evidente quanto gli intermediari non siano all'altezza di Dio. La preghiera personale, se c'è, è sporadica, ancor meno il desiderio di andare a messa. Pochissimi si attengono ai dettami della religione cattolica, tutti la interpretano in una visione sempre più laica e relativa. E' la fine di un cattolicesimo che, ai miei occhi, non attira più nessuno, risulta antico e primitivo nelle idee ed è visibile solo quando è inserito nel circuito dei media. Forse mi sbaglio. Me lo auguro, per tutti i cattolici. Io non so se credere in Dio, ma vorrei tanto che chi si considera cattolico cerchi di esserlo sempre al cento per cento, e non lo diventi per conquistare qualche punto in più di share o per dire agli amici al paese: "ragazzi, mi avete visto in tv, anche io sono andato a salutare il Papa".

Morto un Papa se ne fa un altro. In tv

Fumata Bianca.
Tra un poco sapremo chi sarà il nuovo Papa.
Dopo queste ultime formalità, prevedo un altro paio di settimane, forse un mese, di curiosità e clamore, e poi il Papa e la Chiesa torneranno a non fare più notizia, le telecamere si spegneranno perchè è solo il Papa morto o eletto, che fa audience, il pontefice parlerà a vuoto, inneggierà alla pace e al bene, senza essere ascoltato dai potenti della terra e finirà per essere relegato unicamente alla domenica, durante la messa, per poi scomparire nella spirale del silenzio mediatico.

Tè e religione

La morte del Papa, il Conclave, l'elezione del nuovo Pontefice. Chiesa, religione, cardinali sulle prime pagine di tutti i giornali.


Ma ai  fedeli del "O Centro Espirita Beneficiente Uniao do Vegetal", tutto questo importa poco.
Basta che non gli togliate il
allucinogeno, anche se proibito dalla normativa internazionale.


Chiamali scemi...


(Aduc)

"La pubblicità è la menzogna legalizzata".

Herbert George Wells


(Aforismi)

Povera patria

Su Aprileonline, un efficace riassunto del "balletto politico" di ieri, tra batoste elettorali, letterine che non dicono niente e tori infuriati che vedono rosso da tutte le parti (12 a 2, mi sembra di ricordare).


Uno "spettacolo penoso". La nostra agonia prolungata. Riusciremo a mettere la parola fine a questo oscuro capitolo della nostra storia? Sembra che dovremo aspettare ancora un po'. Questa è l'Italia, gente.


(Aprileonline)

Lance Armstrong

Saluta, ringrazia e dice basta.


(Kataweb, Gazzetta, Corriere)

lunedì 18 aprile 2005

Pendolari: USA vs ITALIA

"Pendolare è un po' soffrire. Ma soffrire con uno sguardo internazionale è più produttivo, perché è attraverso le cose della vita quotidiana che si manifesta e si esprime la cultura di un paese. Italia e Stati Uniti a confronto a partire dai taxi."


La puntata di "Report" di ieri sera, sui pendolari, deve essere stata davvero molto interessante. Dovevo sentirmi chiamato particolarmente in causa, dato il mio nuovo stile di vita, da qualche mese a questa parte (Napoli - Roma tre volte alla settimana, con treno alle 6 e 42).
L'ho seguito a spizzichi e bocconi, ma sembra che ne valesse la pena. Come sempre si trattava di un'inchiesta fatta davvero bene, interessante, ricca di esempi e approfondimenti, attraverso continui paragoni con la situazione oltreoceano che alle volte lasciavano un po' avviliti.


Chi si è perso la puntata, e vuole saperne qualcosa di più, può andare qui.


(Report)

Ascolti...

CCCP - "Affinità divergenze tra il compagno Togliatti e noi
(del conseguimento della maggiore età)"


 IO STO BENE


E' una questione di qualità
o una formalità
non ricordo più bene una formalità
come decidere di radersi i capelli
di eliminare il caffè, le sigarette
di farla finita con qualcuno
o qualcosa, una formalità una formalità
o una questione di qualità
io sto bene io sto bene
io sto male io sto male
io non so io non so
come stare dove stare
non studio non lavoro non guardo la TV
non vado al cinema non faccio sport
io sto bene io sto male io non so
cosa fare non ho arte non ho parte
non ho niente da insegnare
è una questione di qualità
o una formalità
non ricordo più bene, una formalità.


(http://www.yellowpecora.net/cccp/)

Grillo e la tv

Grillo, nel suo blog, ci parla dell'Italia e della nostra tv "semilibera". E poi cita la Freedom House e la classifica sulla libertà di stampa. Sono un tipo contrario alle classifiche di questo tipo, o meglio, non credo rispecchino l'effettiva realtà delle cose, ma il 74° posto mi sembra davvero troppo. E' inaccettabile, senza nulla togliere alla Turchia.

E poi c'è da sottolineare il fatto che Beppe Grillo manca dalle tv italiane da tanti, troppi anni. Ricordo ancora uno dei suoi ultimi spettacoli, datato 94, mi sembra, dal Teatro delle Vittorie. FAVOLOSO! E subito registrato, ancora oggi conservo la Vhs come una reliquia.
Oggi, però, non c'è più spazio per lui nella tv italiana, stretto nella morsa, tra un addominale di Costantino, una smorfia di Costanzo e un balletto sgraziato di suo marito.


Sono tempi duri, molto duri. Ma li supereremo (spero).


(Beppe Grillo, Freedom House)

domenica 17 aprile 2005

Fumate e scommesse

Da domani iniziano le fumate.


Chi sarà il vincitore? Dato che con le scommesse calcistiche non ho fortuna (zero risultati su cinque, questa settimana), cerco di rifarmi indovinando chi sarà il prossimo Papa. Quasi quasi punto qualche euro su Tettamanzi, se sono ancora in tempo.


(Yahoo, Reuters, Ansa, Corriere, Repubblica, Popebetting)

"Essere innocenti è pericoloso perché non si hanno alibi"


Boris Makaresko


(Aforismi)

sabato 16 aprile 2005

I conti della RAI

Ecco cosa ne pensa Lucia Annunziata, ex Presidente della RAI, della situazione dell'Azienda.


Il bilancio del 2004, intanto, parla di più di 100 milioni di utile. Non è tutto oro quello che luccica, però. Chi vuole vederci chiaro, quindi, può leggere qui qualcosa di interessante.


(Articolo21) 

Domande retoriche

Ecco la nuova mappa del consiglio regionale della Campania, all'indomani delle elezioni del 3 e 4 aprile. Tutto molto bello, molto interessante. Sorprese, conferme, exploit, voti di qua, voti di là.
Alla fine, poco importa. L'unica domanda che conta è: saranno le persone adatte, in grado di migliorare la nostra situazione, o continueranno ad essere, come sempre, distanti dai problemi e dalle difficoltà dei cittadini?


(L'articolo)

Non dimenticare il Rwanda

A più di dieci anni da quell'orribile genocidio, mi sembra giusto, utile e necessario ricordare la tragedia e gli orrori del Rwanda. Ne è passato di tempo, lo so, ma simili stragi non devono mai essere dimenticate.
Leggere le atrocità di quella pulizia etnica annunciata e invisibile, il mancato intervento dell'ONU, il ruolo svolto dagli USA e dalla Francia, l'Italia che pensa solo agli affari suoi, sono cose che dobbiamo ricordare, per far sì che simili massacri non si ripetano mai più.


(Italymedia)

venerdì 15 aprile 2005

Le guerre in cifre

Sempre da Peace Reporter, il bollettino delle guerre e dei conflitti in corso, durante la settimana appena trascorsa.


Algeria, Iraq, Cecenia, Afghanistan, Haiti, Haiti, Angola, Guinea, Nigeria, Etiopia, Nepal, ancora Bangladesh, Kashmir indiano e Thailandia. Sono ancora tante le guerre irrisolte, nel mondo, i conflitti spesso invisibili per i media, che causano ogni giorno decine e decine di morti.
Sono troppi, cazzo, davvero troppi, all'alba del nuovo millennio, le persone al mondo che, ogni mattina, escono dalle proprie case con la paura di non farvi più ritorno.


(Peace Reporter)

Giochi intelligenti

Ecco, questo videogioco ci piace. Perchè la solidarietà è davvero difficile da spiegare, ai bambini come ai grandi, ma mentre i secondi sono, molto probabilmente, irrecuperabili, i primi possono ancora riuscire a comprendere di cosa si tratta, e riuscire ad applicarla, grazie anche all'aiuto delle nuove tecnologie.
E la PAM (Programma Alimentare Mondiale) ci prova, lanciando Food Force, il gioco che cerca di far comprendere cos'è realmente la grande piaga della fame nel mondo. Il videogioco, scaricabile gratuitamente da
www.food-force.com, è diviso in sei diverse missioni umanitarie da compiere, con lo scopo di prestare soccorso nell'immaginaria città di Sheylan, e sostenere la ricostruzione del paese.
Sembra un'ottima iniziativa, non c'è che dire. Al momento, però, non riesco a scaricare il gioco, per problemi di server. Il file è un po' pesante (227 Mb), ma dovrebbe valerne la pena.


(Peace Reporter, Food Force)

Non mi riconosco più

Proprio io, che a chi mi chiedeva: "Che musica ascolti?", rispondevo visibilmente annoiato: "Solo Afterhours, Marlene e Verdena, o qualunque cosa sia rock duro e viscerale. Yeah", mi ritrovo, affascinato e coinvolto, ad ascoltare la splendida voce di Alicia Keys, che viaggia e si arrampica su tonalità irraggiungibili, nello splendido disco d'esordio, "SONG IN A MINOR" (2001).
Ed è un'emozione nuova ad ogni ascolto.


Devo iniziare a preoccuparmi, o devo semplicemente considerarlo un effetto collaterale dell'allargarsi dei miei gusti musicali?
A parte gli scherzi, una splendida voce, al servizio di melodie orecchiabili e accattivanti.


Complimenti.



(Alicia Keys, Amazon)

Animal's corner

Sembra che tra un po' ci ritroveremo senza api: questi insetti corrono un serio rischio di estinzione, a causa degli insetticidi ed dell'effetto serra.
Anche il numero di
molti anfibi, stando ad alcune ricerche, sta calando vistosamente, e molte rane e salamandre difficilmente riescono a sopravvivere e riprodursi, soprattutto a causa dei cambiamenti avvenuti nel clima.
Grazie alla clonazione, intanto,
rivive un cavallo purosangue e trionfatore in numerose gare. Niente sport per lui, però. E' destinato unicamente alla riproduzione.
Ora sappiamo che
il diavolo della Tasmania, se vuole, può fare davvero male, con i suoi morsi.
E riusciamo anche a capire perchè
gli uccelli (in questo caso le gru), quando camminano, muovono continuamente la testa avanti e indietro.


(Corriere, Ecplanet, Repubblica, Lanci, Lescienze)

giovedì 14 aprile 2005

Droghe leggere, pene pesanti

In Italia con un chilo di marjuana puoi sballarti per un anno, o forse più. A Singapore, invece, con la stessa quantità sei a posto per sempre. Con un cappio al collo, però.


Ci auguriamo che il giovane padre si salvi e torni dai suoi due figli. E che questo mondo inizi a diventare un po' più umano e vivibile.


(Aduc)

Riflessioni di un pendolare

Il bello dell'essere un pendolare è anche questo: vedere all'alba gli occhi assonnati della gente, sulle scale che portano verso i binari, o su quelle panchine ancore umide dal gelo della notte appena trascorsa, mentre aspettano impazienti un treno che sembra perennemente in ritardo.
Chiacchierare con un parente che, da ormai quattro anni, fa questa vita massacrante, e sembra sempre pieno di forze alle 6 e 42, per poi addormentarsi poco dopo aver preso posto in carrozza.
Osservare i sorrisi tra colleghi di lavoro, ascoltare le barzellette dette pochi minuti prima di prendere sonno, su una delle poltrone numerate di quell'Eurostar che accoglie, ogni mattina, quasi mille persone dirette a Roma per lavoro, studio, motivi seri o banali, per andare a trovare parenti o amici di vecchia data.
Cerchi il tuo posto sulla carrozza, saluti con un leggero sorriso od un'occhiata furtiva il tuo compagno di posto, sperando di essere ricambiato. Di solito è così, e questo ti rinucora e ti permette di iniziare con il piede giusto la giornata. Se ti capita di osservare due colleghi di lavoro che montano sul piccolo tavolino che separa due posti il panno verde da gioco, per improvvisare accanite partite a carte, ti rendi conto di aver visto proprio tutto, nella vita.
E allora capisci che è tempo di lasciarti cullare dalle curve delle rotaie, dopo aver fatto finta per qualche minuto di leggere il giornale. Il sonno ti avvolge, ti assale, e ti rendi conto che è meglio chiudere gli occhi e recuperare le forze: una lunga giornata ti aspetta, nel caos della Capitale.

Parma in semifinale di Coppa Uefa

Nell'ondata di inciviltà, vergogna e vandalismo che sta ricoprendo, in Italia, il lontano parente di quello sport che continuiamo a chiamare calcio, quella del Parma in semifinale di Coppa Uefa è una piccola storia di successo e umiltà che fa davvero piacere raccontare.



(Gazzetta, Excite, Corriere, Repubblica)

Nuove invenzioni

Ovvero: quando la tecnologia davvero serve, ed è applicata in modo utile, umano e intelligente.  


I robot sostituiranno i fantini di cammelli, bambini non più grandi di dicei anni, che vengono sfruttati e malnutriti per restare leggeri, e meglio far correre gli animali, durante le popolari gare di corsa in Qatar.


In questo caso, invece, non si tratta di salvare bambini poco più che neonati da una situazione di schiavitù selvaggia, ma è pur sempre di una significativa e originale innovazione, soprattutto per quelle persone che si alzano sempre con la luna di traverso.


(Reuters)

Strano conclave

Qui e qui aneddoti e curiosità interessanti sull'origine del conclave e sulle elezioni avvenute in passato.


Cardinali murati vivi, sciami di api, strane apparizioni, processi a cadaveri e abiti fuori misura. Ne sono successe delle belle, senza dubbio.

"La morte non è nel non poter comunicare, ma nel non poter più essere
compresi
".

Pier Paolo Pasolini


(Aforismi)

mercoledì 13 aprile 2005

Dov'è finita la P2?

Ve la ricordate la loggia segreta denominata "P2" ("Propaganda 2")? Immagino di si, impossibile dimenticarsi dell'organizzazione massonica che ha avuto una continua e fondamentale influenza sulle vicenda dello stato italiano, e non solo.


Marco Travaglio ci ricorda le attuali occupazioni di alcuni dei suoi principali tesserati. Purtroppo.


(Disinformazione, Misteri d'Italia)

martedì 12 aprile 2005

Dov'è finito il calcio?

Meno male che è tornato il calcio giocato. Per chi non lo ha capito, l'affermazione è alquanto ironica.
Ogni partita, ormai, è un vero spettacolo. Dell'orrore, però.


L'Italia continua a farsi riconoscere, in tutto il mondo, per l'inciviltà, la mancanza di sportività e l'incapacità di offrire un calcio pulito. Prima o poi riusciranno a farmelo odiare, questo maledettissimo sport.


(Repubblica)

Quello che ci voleva

Una buona dose di controinformazione o, più semplicemente, di vera informazione, utile ed essenziale, senza filtri di alcun tipo. Quella che desideravo da tempo. Ad offrirla, come fa da anni attraverso i suoi tour in giro per l'Italia, il solito, inimitabile Beppe Grillo, che nel suo spettacolo parla di tutto, spaziando dalla politica all'economia, passando per Walt Disney, la riforma Moratti, la sanità, internet ed il Papa.
Tutto estremamente interessante. Uno spettacolo che offre innumerevoli spunti di riflessione. E, cosa non da poco, il più grande comico italiano che più di una volta riesce davvero a far venire il mal di pancia da risate.


Restando nel mondo del web, segnalo due siti, di cui si è parlato durante lo spettacolo:


http://www.worstpills.org/, per saperne di più sulle medicine che ingeriamo, quali sono pericolose e quali no.


http://www.skype.com/, che offre un nuovo, rivoluzionario strumento di comunicazione, gratis, e permette di collegare computer in ogni angolo del mondo per comunicare attraverso il computer o il telefono.


Grazie, Beppe.

Non erano le merendine

Lo sapevo fin dall'inizio. Fin da quando i jeans hanno iniziato a non entrarmi più e ho cominciato a fare a meno delle cinte.


Era tutta una questione di neuroni ipersensibili. Lo sapevo.


(Ansa)

A spasso tra i redditi

Facendo i conti nelle tasche dei politici italiani sono poche le sorprese e ancora di meno le curiosità: i leader ricchi sono sempre gli stessi, e tra i primi dieci ci sono i politicanti più in vista, senza differenze di schieramento e ideologia.
Ministri danarosi non fanno tanto scalpore e, mentre semisconosciuti senatori dichiarano quasi tre milioni e mezzo, Pera ha qualche soldino più di Casini. Luzi era di gran lunga il senatore più povero e Andreotti è sempre il più ricco. Un'unica, sola e quasi incomprensibile "poverella" di Rifondazione dichiara poco meno di quarantamila euro annui. Il che, a paragone con tutti gli altri, risulta essere davvero un po' pochino. 


Intanto, c'è gente che non riesce ad arrivare a fine mese. Riducetevi un po' gli stipendi, và, invece di pensare sempre e solo agli affari vostri.


(Repubblica)




Animali da stadio

Anche negli Stati Uniti risuona l'eco selvaggia delle bestie che la domenica, sotto le mentite spoglie di tifosi, vanno allo stadio con il solo pensiero di fare danni, distruggere e compiere atti violenti e vandalici.


Complimenti a questi animali, rigorosamente divisi in clan, che rendono orribile uno sport che, già di suo, sta perdendo gran parte del fascino che lo contraddistingueva.


Chi vuole saperne di più, in italiano, può andare qui o qui.


(Usa Today, Repubblica, Il Resto del Carlino)

lunedì 11 aprile 2005

Moto GP - Jerez

Domenica, per la prima volta nella mia vita, invece di ingozzarmi a tavola mi sono emozionato, sono saltato sulla poltrona ed ho addirittura gridato mentre alcuni tizi sconosciuti in televisione correvano sulle loro motociclette.
Solo dopo ho saputo che si trattava del
primo Gran Premio della stagione, e del fatto che i due contendenti e
rano Valentino Rossi e Sete Gibernau, tra i più forti al mondo, e si sono dati battaglia fino all'ultima curva del Gran Premio a Jerez, in Spagna. Valentino ha vinto, in maniera più o meno regolare, ma certamente entusiasmante.


Ed io, pur non sapendo nemmeno andare in scooter e non avendo mai provato il minimo interesse per la Formula 1 ed il Moto GP, le motociclette, le biciclette e i tricicli, Biaggi, Capirossi e Valentino Rossi, mi sono ritrovato a gridare e a sbracciarmi come il tifoso più accanito, nello stupore generale dei presenti.


Credo non ricapiterà mai più. Almeno lo spero.



(Tiscali, Gazzetta dello Sport, Motograndprix, Il Giorno, Racingworld, Libero)

venerdì 8 aprile 2005

Il gioco della salute

Belle notizie dall'Uganda. Una volta tanto, niente genocidi, tragedie o disastri naturali.
La storia di due ragazzi che cercano di esportare l'educazione alla salute e di migliorare le condizioni igienico-sanitarie in un paese tra i più arretrati del mondo. Attraverso un gioco che insegni ai bambini le regole basilari per migliorare la vita di tutti i giorni, come lavarsi adeguatamente i denti, buttare la spazzatura o vivere nel miglior modo possibile.


Complimenti, ragazzi, avete tutta la mia stima e la mia ammirazione.


(Peacereporter)

Partitella tra amici


Ieri sera, ore 21 e 55, campo di calcetto al "Park Tennis", Posillipo.


Sembra quasi fatta. Ho spezzato il fiato, iniziato ad inquadrare la porta e ad avere la meglio sul difensore. Dopo 45 minuti di partita mi sembra il minimo, vabbè, ma sono ormai in forma. Tre gol fatti, alla ricerca del quarto dopo essermene mangiati una quantità indescrivibile. La squadra in vantaggio di tre. E' il momento per la svolta. Salire in cattedra e segnare un gran gol.


Pieno di fiducia in me stesso e nei mezzi tecnici che madrenatura mi ha offerto, donandomi il fisico di Maradona prima del by-pass allo stomaco, le movenze di Dejan Savicevic ubriaco, la freddezza di un Ronaldo bendato ed il controllo di palla di Ringhio Gattuso prima maniera, chiamo palla, mi propongo sulla fascia, sento sul collo il fiato del difensore. Lucido, come un cacciatore prima di colpire la sua preda, abile, come il più sfrontato dei prestigiatori, cerco il colpo di vera classe: allargare le gambe per far proseguire il pallone, per poi girarmi e colpirlo.


La vedo, la palla: rotola verso di me (si, è così, la palla non ero io, questa volta) ed è perfetta per la finta gioiello che ho intenzione di fare.
- Eccola che arriva - mi dico - lo faccio, ce la posso fare, il mio non potrà che essere un eurogol, degno del mio passato di rapace dell'area di rigore - dov'è finito il giovane scattante che faceva due partite alla settimana, tornei di calcetto e segnava con spaventosa regolarità? (sigh!).
Scaltro e guizzante, la lascio passare tra le gambe. Mi giro, inseguo la palla con scatto di felino obeso...


Crack!!!!


Qualcosa non va. Il dolore mi riporta alla realtà, alla consistenza gelatinosa del mio pancione e al fatto che un ragazzo fuori forma non dovrebbe cercare simili scatti dopo essere stato fermo e lontano dai campi per più di un anno. Secondo me è un piccolo strappo, ci metterò il Voltaren ma credo che tornerò a camminare come si deve non prima di una settimana. Ora, però, riposo assoluto.
Qualcuno mi ha voluto punire, lo so. Prometto che non lo farò più. Cercherò di fare solo le cose semplici, la sponda, spalle alla porta e tocchetti per i laterali di fascia. Senza strafare.


E, per la prossima partita, giuro - facciamo prometto, và - che tornerò in forma.

Collaborazioni

C'è poco da fare.
Per i mafiosi, se c'è una cosa davvero importante, un'istituzione alla base di tutto, quella è solo e soltanto la
famiglia.


Credo ci sia poco da scherzare, purtroppo. Nella speranza che lo stato riesca a dare a Giusy Vitale l'adeguata protezione dal fratello e dalla cosca mafiosa a lui correlata, ci auguriamo che siano sempre di più le persone che, seguendo l'esempio della sorella di Leonardo Vitale, contribuiscano ad alzare il velo di omertà che, il giorno 8 aprile 2005, ancora copre la mafia.


(Repubblica)

Mattoncini colorati, calciatori e bulloni

Fin quando si trattava del declino del "Meccano", potevo dispiacermi, ma la cosa non mi toccava più di tanto: quelle costruzioni di ferro e quei piccoli bulloni non mi avevano mai appassionato e le trovavo fin troppo difficili da montare.


Ma quando mi hanno soppresso anche il "Subbuteo", allora ho iniziato ad innervosirmi sul serio: quelle piccole squadre di piccoli omini hanno reso più felici i pomeriggi della mia infanzia. Avevamo anche la tavola di comprensato da portare a casa degli amici, con il panno verde attaccato sopra con le punesse, il segnagol e una serie di 12-15 squadre diverse (io sempre la Juve o la Samp, senza speranza per gli avversari). Quando la Hasbro ha chiuso i battenti, annunciando la fine della produzione, mi sono reso conto di appartenere ad un'altra generazione, che nulla poteva fare per arrestare la marcia trionfale delle Playstation e dei joypad.


Ora che anche il "Lego" è in piena crisi, attraversa l'anno più nero della sua storia, ed è costretto ad inventarsi parchi a temi e mattoncini tecnologici per restare al passo con i giochi della nuova generazione, mi accorgo che i tempi sono davvero cambiati e che difficilmente potrò ancora vedere un bambino costruire case e mondi colorati con quei piccoli mattoncini, far parlare e vivere quegli omini gialli e passare ore e ore seduto per terra a viaggiare con la fantasia, proprio come facevo io. 


(Repubblica)

Un po' di musica

Nuovo singolo per gli Oasis, che anticipa il nuovo disco, "Don't believe the truth", in uscita a maggio. Speriamo sia all'altezza dei primi lavori della band, e non una sbiadita copia dei capolavori "What's the story (morning glory)" e "Be Here Now".


Inizia il tour del Boss, passerà anche in Italia, e se riesco a raccogliere i soldi quasi quasi vado a vederlo a Roma (dico sempre così, poi non lo faccio mai).


Jamie Foxx, già mattatore televisivo, attore acclamato e premio Oscar, è in studio con 50 Cent, Snoopy Doog e West per registare il suo primo disco.


Bjork, in un'intervista a Giuseppe Videtti, di Repubblica, parla di sè, della propria vita e della propria "dieta musicale".


Qui è possibile ascoltare quattro brani tratti dall'ultimo album di Moby, "Hotel", tra cui la hit "Lift me up", tutta da ballare.


E sempre su Tiscali qualche notizia e anticipazione sul prossimo disco dei Coldplay, da troppo tempo lontano dalle scene.


(Ansa, Tiscali)

giovedì 7 aprile 2005

Ascolti pomeridiani



"Storie d'Italia", dei Gang, è un disco splendido. Folklore, passione e rabbia trasudano da ogni nota di questo piccolo gioiello struggente e malinconico.
Gli undici episodi di questo strabiliante disco sarebbero da studiare nelle scuole, sia dal punto di vista dei testi che della musica, sia come dure e approfondite analisi della società italiana.


Senza dubbio il capolavoro dei Gang, “Storie d’Italia” unisce con maestria testi lirici, poetici e mai banali a musiche convincenti e orecchiabili. L’utilizzo di vari strumenti, violini, fisarmoniche e chitarre su tutti, rende il disco in apparenza leggero e scanzonato: in realtà si tratta di un’opera letteraria in musica, da comprendere con calma, metabolizzare, analizzare con cura con il libretto dei testi alla mano.


La vetta più alta finora raggiunta dai Gang, il disco dell’assoluta maturità, uno dei più belli degli ultimi quindici anni. Quando una canzone vale molto di più di un orecchiabile ritornello.


Complimenti a questo gruppo poco conosciuto ma di grande spessore.


(The Gang, Ondarock)