venerdì 29 febbraio 2008

Intervista agli Offlaga

Bachelite è il nuovo album degli Offlaga Disco Pax.
E per gli amanti del gruppo di Cavriago, ecco una bella intervista di Sandro Giorello su Rockit.

(Rockit)

giovedì 28 febbraio 2008

Neo-assessori

Questa l'avevo letta ieri, facendomi un po' di risate ma dimenticandomi di segnalarla.
E' la politica delle nostre parti: con il neoassessore che, correndo sul lungomare di via Caracciolo, si autocandida a Bassolino e viene preso al volo.
E poi, al primo giorno di lavoro vero, viene subito cazziato perché non indossa la giacchetta e la cravatta.
Belle storie.

(Corriere del Mezzogiorno)

martedì 26 febbraio 2008

M-Day

Dato che nessuna televisione ha riportato in modo approfondito l'evento, e su nessun sito d'informazione dei quotidiani nazionali mi pare di aver letto notizie dettagliate, tutti da Marianna a leggere che cosa si è detto e fatto sabato scorso all'M-Day di Napoli.

(Le mille bolle blu)

Ogni città ha il bus che si merita

E mentre a San Francisco mettono - tanto per gradire - schermi touchscreen sui bus, dalle mie parti già è un miracolo trovare l'obliteratrice che funziona, o il finestrino che non sia bloccato da un paio d'anni.

(Pubblica Amministrazione)

sabato 23 febbraio 2008

Il migliore in campo, un po' meno sugli spalti

El Pibe de oro ne combina un'altra delle sue.
Niente di particolarmente grave, niente che abbia a che fare con le droghe o col suo peso.
Però, diamine, un po' di educazione.
(Ringrazio Marco per la segnalazione)

(Gazzetta dell sport)

Nuovo disco per i REM



Si chiama Accelerate il nuovo album dei R.E.M. Uscirà a breve, in aprile.

Su youtube si trovano da tempo alcune delle canzoni contenute nel disco, in versione live durande i concerti della scorsa estate in Irlanda.
Michael Stipe ha parlato del disco come un tassello importante, un album veloce, accelerato appunto.
Ecco un assaggio, certo è un live, ma le canzoni non sembrano male. Di sicuro meglio degli ultimi mediocri album della band di Athens.

(Youtube)


venerdì 22 febbraio 2008

Torna Guzzanti

Leandro Palestrini, su Repubblica, intervista Corrado Guzzanti, che tornerà a breve in tv per recitare in Boris 2, una sit-com su Fox Italia.
E parla anche di satira:
"La satira non è forse necessaria, ma esiste in tutto il mondo. Altrove è tollerata dalla classe politica, in Italia no. Veniamo da una fase di scontro ideologico forte, la satira è ritenuta scomoda, è stata osteggiata dai dirigenti tv. Se ne è fatta poca, ha prevalso il modello di comico da consumo. In questi ultimi anni sono prevalsi due modelli di programmi comici: quelli di tipo cabarettistico (Zelig, Colorado Cafe) e il "celentanismo", fatti da showman con eccessi narcisistici. La satira? Sono rimasti Maurizio Crozza e Daniele Luttazzi su La 7, che poi ha chiuso".
Tutta l'intervista qui.

(la Repubblica)

mercoledì 20 febbraio 2008

Firenze



Firenze, Firenze, Firenze.
Firenze è il suo Duomo, la sua atmosfera magica, il suo Ponte Vecchio. Ma questo lo dicono tutti.
E allora è il Battistero, gli Uffizi, il David di Michelangelo. Anche questo, lo dicono tutti.
E allora cos’è Firenze?
Firenze, quella delle guide, è un morso di città, che visiti quasi tutta in una sola giornata. Ed è in quella giornata che ti rendi conto di come sia possibile concentrare due millenni di storia in qualche decina di chilometri quadrati.
Sono tutti lì. Ti guardi attorno e resti a bocca aperta. Chiudi gli occhi, e vorresti tanto perderti in quella prepotente e invadente carica di arte e di cultura, che si respira ovunque, che ti avvolge continuamente.
I fiorentini – pochi, rispetto alla quantità indefinita di turisti – vivono belli tranquilli, con la gorgia, un po’ fancazzisti e un po’ bischeroni.
E tutt’attorno Firenze, elegante, altezzosa, compatta, senza metro e con il tram della discordia, si mostra continuamente, in tutto il suo splendore.
Perché lo sa, eccome se lo sa. Di essere la più bella, di essere la più ricercata, la più fotografata.
Rinascimentale, bizantina, barocca, scultorea, opulenta, dalle grandi piazze, dai piccoli vicoli, percorsa da frotte di giapponesi, tutti flash e macchinette digitali.
Scorci mozzafiato, angoli da sogno, la cupola del Brunelleschi che ti sovrasta, e vedi dappertutto. I nasi all’insù, la tranquillità dell’Arno. Le biciclette e il lampredotto, che non hai mangiato ma che adori, per la musicalità della parola. Il porcellino del mercato Nuovo, col naso lucido lucido, da strofinare.
Le copie delle più grandi opere, sparse qua e là. Gli originali che devi cercare, con abilità, nei vari musei. L’atmosfera medievale di certe stradine, la bellezza inaspettata di Santo Spirito, al tramonto.
La poesia e l’eleganza della città di notte, il silenzio e la tranquillità delle Cascine, appena fuori porta. Una pausa rigenerante, con il sole che ti riscalda il viso, l'amore che ti riscalda il cuore e sei pronto a rituffarti lì, proprio nel mezzo di tutta quella storia.
Perché sai che di quella storia, di quelle statue, di quell’arte e di quella città, non sarai mai sazio.
Che spettacolo.  

Dittature

Ho letto belle cose.
Che Fidel Castro si è dimesso da presidente e comandante di Cuba dopo 50 anni, ad esempio.
E che Ciriaco De Mita, invece, è ancora qui. Presente.

Update: ah no, si è ribellato e se n'è andato anche il secondo.

(Asca, Metropolis web, Alice)

giovedì 14 febbraio 2008

Comicità involontaria

No, non è uno scherzo. O almeno, non mi è ancora chiaro. Ma questo, forse, è l'inno del PDL.
"Menomale che Silvio c'è", il titolo della canzone di Andrea Vantini che forse accompagnerà Silvio Berlusconi nella campagna elettorale.
Qui il testo, qui addirittura la musica.

(la Repubblica)

mercoledì 13 febbraio 2008

CEI = Censura Estremamente Inutile

Ma basta con tutte queste critiche gratuite ed esagerate a Caos Calmo e alla scena di sesso famosa tra la Ferrari e Moretti.
Ma che stiamo scherzando? Leggo di "scena volgare e distruttiva", di richieste di obiezioni di coscienza, di indignazioni della Cei.
A parte le goffaggini di Moretti e la presunta vodka bevuta dalla Ferrari, mi pare ci sia ben poco da discutere. E' una scena di sesso. Punto. Tra un uomo e una donna. Punto. Come se ne vedono tante nei film. E sul libro pare che ci siano particolari ben più spinti, che si indugi molto di più sull'elemento sessuale, che è alla base sia del romanzo che del film.
E allora? Perché questa intormissione - l'ennesima e gratuita - della Chiesa?
Che non serve a nulla, è inutile, e aumenta soltanto la curiosità verso un film che, se girato bene, interessante, bello, dovrebbe essere apprezzato per altro, e non certo per una scena di sesso che è poi diventata il volano commerciale per il film.
Che ormai si è ridotto a questo, fateci caso. Solo a quella scena.
Quando la censura è controproducente, appunto. E crea caos, per nulla calmo.


(Excite)

Partita chiusa?

Il trionfo di Obama.
Yes, now he can.

(la Repubblica)

domenica 10 febbraio 2008

Acqua Storta



Ho letto molte cose positive sull'esordio narrativo di Luigi Carrino, Acqua storta, pubblicato da Meridiano Zero.
Il 12 Febbraio dalle 18:00 alla Feltrinelli di Piazza Dei Martiri ci sarà l'autore a presentare il libro, in compagnia di Peppe Lanzetta e Gianni Simeoli.
Per una bella recensione andate qui.

(La Feltrinelli, Lankelot)

Quadranga?

Per la serie niente di meglio da fare, le gallerie di Repubblica ci vengono sempre incontro con degli spunti piacevolmente ridicoli e assurdi. Che mettono in luce con certezza il fatto che in redazione lì girino sostanze stupefacenti di ottima qualità.
In questo caso, il quadranga (ma che roba è? E soprattutto, quanto sarà scomodo?) e le sculture fatte con le pesche.
E un grazie a Marianna per la segnalazione.

(la Repubblica)

mercoledì 6 febbraio 2008

Mi ringraziano per averli scelti

Era da qualche giorno che volevo scriverlo: ogni mattina quest'ora e mezza di cazzeggio e riflessioni mi sta dando il giusto buonumore per iniziare al meglio la giornata.
C'è Marco Santin, quello della Gialappa. Ed il risultato positivo allora è assicurato.
Grazie Per Averci Scelto, dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 11.30.

(RadioDue)

Panebianco sulla campagna elettorale

La cosa più interessante sulla campagna elettorale che ci attende l'ho letta sul Corriere della Sera, a firma di Angelo Panebianco.
Sottolineo soprattutto questo passo:
"Il clima delle campagne elettorali condiziona le vicende del dopo-elezioni. Una campagna dura ma senza demonizzazioni renderebbe più facile instaurare condizioni di cooperazione su temi importanti fra la futura maggioranza e la futura opposizione. Ma è realistico credere alla possibilità di una campagna elettorale siffatta? Vi si oppone la nostra tradizione. Vi si oppone il fatto che la demonizzazione dell'avversario è in questo Paese per tanti un mestiere, un'attività politico-economica da cui dipendono remunerazioni, status, carriere. Vi si oppone il fatto che, da noi, molti, e non solo politici di professione, sembrano identificare interamente la politica e l'agire politico con l'invettiva (è sempre stato così ma da Mani Pulite in poi questo fenomeno si è grandemente accentuato): se lo spazio per l'invettiva si riducesse tutti costoro penserebbero di essere stati defraudati del loro «ruolo politico». Vi si oppone il fatto che negli stessi partiti di Veltroni e Berlusconi abitano tantissimi che diventerebbero afoni se la delegittimazione dell'avversario perdesse il peso determinante fin qui avuto.


Probabilmente, sarebbe necessario un forte ricambio del personale parlamentare, forze fresche disposte ad adottare uno stile più pacato e propositivo. E occorrerebbe la capacità dei leader di resistere alle pressioni di molti gruppi esterni: quei gruppi che vogliono una politica debole e delegittimata e sanno che un clima da guerra civile ne è la migliore garanzia".

(Corriere della Sera)

martedì 5 febbraio 2008

Speed Racer

E tornano anche i fratelli Wachowski, con un film tratto da un fumetto manga degli anni Sessanta.
Il film è Speed Racer, con Emile Hirsch come protagonista, attore giovane, da poco apprezzato nel film di Sean Penn Into the Wild. Christina Ricci, John Goodman, Susan Sarandon e Matthew Fox gli altri attori.
Attesissimo, ecco il nuovo film dei due ragazzacci che con Matrix hanno segnato in maniera importante la storia del cinema degli ultimi 10 anni. Ma stavolta non si tratta di codici matrice o mondi irreali. Bensì di un film tutto effetti speciali, colori sgarcianti e corse automobilistiche mozzafiato.
Qui il trailer, negli Usa dovrebbe uscire nel maggio del 2008.

(Youtube)

Asilo politico per munnezza

E' di oggi la notizia di una giovane coppia che ha chiesto asilo politico in Svizzera, per la troppa immondizia della città di Napoli.
Al di là dell'accettazione della richiesta - che mi pare poco probabile, per non dire impossibile - ci saranno altri napoletani a seguire l'esempio?

(Tgcom)

15 minuti di sorprese

Finalmente un buon motivo per vedere Sanremo.

(Ansa)

lunedì 4 febbraio 2008

Bar sport

Convocazioni che fanno riflettere, le ultime di Donadoni per l’amichevole che la nostra nazionale di calcio giocherà mercoledì con il Portogallo.
Innanzitutto sul fatto che il nostro parco portieri è ridotto ormai all'osso. Si fa male Buffon, e noi andiamo a giocare con due portieri "giovani" (comunque di 25 e 30 anni) e nessun altro alle loro spalle. Una volta il settore portieri era il nostro fiore all'occhiello, oggi invece la maggior parte delle squadre di serie A va a pescare estremi difensori da tutto il resto del mondo, e i nostri giovani sono sempre più relegati in panchina.
Poi, difensori: ottima la scelta di Barzagli, buona quella di Cannavaro, Materazzi e Zambrotta, ma dal momento che è un'amichevole si poteva forse lasciare spazio a qualche novità, lasciando a casa Oddo, Cassetti (due che giocano pochissimo) e Grosso, preferendo gente come Pasqual, Panucci, e perché no Moretti o Comotto. Giocatori che, negli ultimi anni, hanno dimostrato di meritare più di una chance in nazionale.
Per il centrocampo i dubbi invece non ci sono, nonostante Aquilani e Semioli vedano pochissimo il campo nelle loro squadre di club. Anche se in squadra vorrei vedere anche Cristiano Zanetti, il migliore nel suo ruolo in Italia, e Blasi, forse troppo rude e irruento, ma che forse con il lavoro svolto negli ultimi mesi a Napoli meritava una possibilità.
Per l'attacco, che curiosamente è quasi in tutto composto da napoletani: sono d'accordo con la decisione di lasciare a casa Cassano, che sta migliorando partita dopo partita ma lascerei ancora "a recuperare" condizione e mentalità con la Samp, ma non con quella di  non convocare Alessandro Del Piero: che sarà vecchio, finito, inadatto alla nazionale, ma sta facendo la sua solita stagione da incorniciare. Un piccolo appunto: sono felicissimo per la convocazione di Marco Borriello, ragazzo che negli ultimi due anni è cresciuto in maniera incredibile e la speranza è quella che sia il futuro della nazionale. E anche per quella di Raffaele Palladino, anche lui conterraneo ma in fase un po' calante, rispetto allo spumeggiante inizio di stagione. Ultima riflessione: in attacco anche  Di Natale e Quagliarella, anche loro ottimi giocatori, ma che ultimamente vedono poco la porta e sono un po' in affanno.


(Datasport)

venerdì 1 febbraio 2008

Sartori contro le elezioni subito

Giovanni Sartori oggi sul Corriere della Sera.
Contro le lelezioni subito, il Berlusco-Prodismo, i politici che operano soltanto nel loro interesse, l'elettorato debole, i carrozzoni «coatti» che imbarcano cani e gatti, le caste di destra e di sinistra.
E con una conclusione secca, diretta, senza fronzoli: "i politici disinteressati si contano sulle dita. Non se ne deve ricavare che anche se coltivano tutti il proprio interesse siano tutti egualmente dannosi per l'interesse generale. A Berlusconi conviene (per sé) saltare la riforma elettorale? Sì. A Veltroni conviene (per sé) avere la riforma elettorale? Sì. La differenza è che mentre l'utile del Cavaliere confligge con l'interesse del Paese, l'utile di Veltroni è anche nell'interesse del Paese. Su una scala da 0 (cinismo puro) a 10 (altruismo massimo), in questa partita piazzerei Berlusconi a zero e Veltroni a 5.
Quanto al dibattito su elezioni subito o no, è un dibattito del tutto pretestuoso. Nemmeno è vero che non ci sia tempo, o che perdere tempo sia «delittuoso» (Fini). In Senato giace quasi pronta una buona proposta di riforma (la bozza Bianco) sulla quale un accordo trasversale potrebbe essere stipulato in pochissimi giorni. Se Berlusconi dicesse di sì, sarebbe cosa fatta. Ma Berlusconi dice di no, perché a lui, dicevo, l'interesse del Paese non importa un fico secco. Si avverta: una piccola generosità non lo danneggerebbe di molto e gli farebbe fare, in compenso, una bella figura. Ma il Cavaliere non è fatto così. Oramai gravemente afflitto dal «mal di potere», lo rivuole subito. Anche un solo giorno di potere mancato lo fa soffrire".

(Corriere della Sera)