martedì 28 novembre 2006

Ancora Moltheni


L'alba, la notte e l'inferno



l'alba di ogni uomo è la notte di ogni donna
l'alba di ogni donna è l'inferno di ogni uomo
graffiami la pelle , che mi accenderò nel sangue
io mi accenderò
se l'alba di ogni donna  e la notte di ogni uomo
l'alba di ogni uomo è la notte di ogni donna
è la notte di ogni donna ..è la notte di ogni donna


 


lunedì 27 novembre 2006

9, di Damien Rice

Credetemi, è quasi più emozionante del disco d'esordio, "O".
Impossibile, lo so, ma il paragone non è affatto azzardato, soprattutto dopo aver ascoltato Elephant, Rootless Tree e Me, my yoke and I.

Credetemi, è più curato negli arrangiamenti e più variegato nella musica. Su questo non ci sono dubbi.
Credetemi, la voce di Lisa Hannigan è tra le più belle mai ascoltate negli ultimi anni.
Credetemi, forse non ci saranno singoli scala-classifiche come "The blower's daughter", ma 11 canzoni che brillano come 11 diamanti rari.
Credetemi sul serio, allora: "9" di Damien Rice è un altro piccolo grande capolavoro.

sabato 18 novembre 2006

Album della settimana

Il viaggio

Anche se non mi sono fatto vivo prima, sono tornato a Napoli da ormai due giorni.
Il viaggio a zonzo per l’Europa, tra la Germania orientale (Dresda) e il sud della Spagna (Siviglia) è andato a gonfie vele.
E non sarebbe potuto essere diversamente.
Ho visto prima una città grande e malinconica, col vento freddo che ti tagliava la faccia, strade enormi ed un’aria che sapeva ancora, se ti sforzavi a sentirla, del recente passato della DDR, nonostante le decine di centri commerciali e le vetrine dei negozi più alla moda a confonderti le idee.
Una città che regala angoli suggestivi e splendidi palazzi, una chiesa distrutta dai bombardamenti e ricostruita ricordando quella tragedia, con i mattoni bianchi – nuovi – e neri – vecchi – accostati in un mosaico che ti lascia incantato, un po’ terrorizzato, a riflettere.
Una città a misura di universitario, in ogni caso, pensata soprattutto per gli studenti che, da molte parti d’Europa, ogni anno finiscono per studiare lì.
Rigida e affascinante, riscaldata però dalla esuberante compagnia della nostra ospite.
Dopo un volo di quasi tre ore, eccomi a Siviglia: all’altro capo dell’Europa, o quasi, a girare a mezze maniche durante il giorno perdendomi tra le stradine e la gente della caliente Andalusia.
Una città sventrata dai lavori in corso, questo è stato davvero un peccato, perché in molte delle piazze più belle c’erano enormi cantieri per la costruzione della metropolitana.
Una città viva, pulsante, caotica, per molti versi simile alla nostra Napoli, per molti altri molto più vivibile e accogliente.
Una città che si ricorda soprattutto per la Giralda da 34 rampe e la cattedrale, ma che è fatta anche di scorci emozionanti, vicoli dimenticati, facce sorridenti ed uno spagnolo parlato che, se anche ti sforzi, davvero non lo capisci.
Una settimana lì è stata frenetica: giri per la città, party notturni e sveglia tardi, per poi ricominciare daccapo.
Con un padrone di casa davvero eccezionale: se ci penso ancora ora mi viene da ridere, grazie davvero.
Poi, perché ci piace viaggiar comodi, abbiamo impiegato solo 24 ore per tornare da Siviglia a Napoli: autobus, notte in aeroporto, volo per Milano, autobus fino alla stazione centrale, treno e dopo quasi un giorno ho rimesso piede a casa.
Direi che mi è bastata, ora ho soltanto bisogno di un’altra settimana di riposo a casa.

sabato 11 novembre 2006

Da Siviglia

Qui Siviglia.
Dopo una giornata massacrante, fatta di treni presi all'ultimo secondo e voli aereo passati quasi interamente a dormire, siamo in terra andalusa.
Un mondo totalmente diverso da quello vissuto negli scorsi giorni a Dresda.
Al momento, giusto per averne un'idea: clima più temperato (pare settembre), gente più socievole, città più a misura d'uomo e, allo stesso tempo, molto più caotica, con cantieri grandi e piccoli sparsi un po' dovunque.
Una realtà totalmente diversa da quella tedesca, insomma, ma la mia è un po' come la scoperta dell'acqua calda.

Programmi per domani: intanto, si va a vedere Real Betis - Levante. Per il resto, poi si vedrà.

giovedì 9 novembre 2006

Da Dresda

Salve Napoli,
qui Dresda.
Freddo minore delle aspettative, ma piedi in fiamme per via di camminate fin troppo lunghe.
La città è bella ed enorme, con strade così grandi e piazze così dispersive che dalle nostre parti non possiamo davvero avere idea.
Credo anche che ci sia una delle più basse densità di popolazione d'Europa, dato che lungo certe strade e soprattutto di sera incontriamo un essere umano più o meno ogni 5 minuti.
Ieri lo Zwinger, splendido cortile all'interno di un sontuoso complesso architettonico, la Gemaldegalerie (fatevi un giro in rete per capire che capolavori ho visto, anche il quadro famoso per essere diventato il logo della Fiorucci), il passaggio dell'arte alla Neustadt e tante altre belle cose, ma il tempo è poco e devo proprio scappare.
Oggi le tappe saranno: lo stadio della Dinamo Dresda, squadra dal passato glorioso quando c'era la DDR ma ora composta da schiappe micidiali. Intanto, hanno la maglietta della Nike chemi stuzzica, quasi quasi la compro. Poi la fabbrica della Wolfswagen, dove si fanno visite guidate. Qualche altra piazza, se i piedi reggono, ed una bella passeggiata sull'Elba.
Ah, il cellulare non funziona da quando sono atterrato, non chiamo e non ricevo, quindi non preoccupatevi se non do segni di vita.
Al prossimo aggiornamento.


 

lunedì 6 novembre 2006

Partenza

Domani, a quest'ora, sarò a Dresda.
A quasi 3.000 km da casa, a 4-5 gradi sotto zero, per staccare la spina e rimettermi un po' in sesto.
Dopo, per i più curiosi, farò anche una capatina a Siviglia. Qualche grado in più, ma mi ambienterò.
10 giorni di totale svago e relax. Mi ci volevano proprio.
Ogni tanto mi connetterò, ma non assicuro nulla.
Auf wiedersehen.

sabato 4 novembre 2006

Chi le ha dato della gnocca?

E' giallo ad "Annozero".
Chi avrà mai dato della "gnocca senza testa" alla giornalista Rula Jebreal?
La cerchia dei sospetti si restringe su tre persone: Travaglio, Facci o Brunetta.
Sono aperte le scommesse, io punto sul secondo.

(Corriere)

venerdì 3 novembre 2006

Libero

Finalmente libero.
E su PeaceReporter, Gabriele Torsello racconta la sua prigionia.

(Peacereporter)

L'esperto risponde

Dato che qualcuno deve avercela a morte coi parcheggiatori, tanto da ricercare in google "frasi per parcheggiatori maleducati" ed essere capitato sul mio blog per ricevere utili suggerimenti, ne approfitto per darglieli.
Cosa rispondere ad un parcheggiatore maleducato?
Se abusivo, soprattutto non rispondergli. Semplicemente metterlo sotto con l'auto.

giovedì 2 novembre 2006

La nuova lavatrice

Oggi è arrivata la nuova lavatrice a casa, dopo un mese. Da quando l'anticaglia che avevamo in precedenza era quasi saltata in aria, insomma.
Non chiedetemi come abbiamo fatto per 30 giorni senza, ma so solo che ora è la vera beniamina della casa.
Bianca luccicante, mia mamma già l'adora.
Pensate che, già da 10 minuti, è ferma in bagno, rapita, ad osservare il cestello girare.
La televisione, in cucina, è accesa per nessuno.
Ne deduco, quindi, che di sicuro il programma delicati è più interessante del palinsesto di Raiuno.

Personal post

Oggi, nel giro di un’ora, mi hanno accusato di essere maschilista, poco serio, dispregiativo ed offensivo.
Mi sto trasformando in un mostro senza scrupoli, e neanche me n’ero accorto. O qualcuno non ha compreso il peso e la misura delle mie parole?
Nel dubbio, sia chiaro, chiedo scusa a chi è stato ferito dal mio modo di scherzare (sì, stavo scherzando. Punto).