lunedì 27 giugno 2011

Nel silenzio un canto, di Nevio Casadio



Gran bel libro, questo di Nevio Casadio.
Storie di ingiustizie, dolori e riscatti, raccontate da un giornalista di quelli veri, che vedono la professione come una missione; che osservano con attenzione il mondo e la società che ci sta intorno, riflettono e poi scrivono Reportage con la R maiuscola.
Storie quasi mai semplici, quasi mai a lieto fine: da Milano a Korogocho, dal Nordest italiano all'India, passando per l'Albania, fino alle storie che più mi stanno a cuore, quelle dei giornalisti uccisi mentre fanno il loro mestiere, a varie latitudini sui vari fronti di guerra: Ilaria Alpi, Giancarlo Siani, Antonio Russo, Maria Grazia Cutuli, Raffaele Ciriello e molti altri fino a Enzo Baldoni. Grandi penne del giornalismo nostrano, proprio come Casadio, che purtroppo però non possono più raccontare le loro storie, e ora sono sepolti idealmente nel cimitero di Spoon River, dove "tutti, tutti ora dormono sulla collina".
Un libro coraggioso e importante, come scrive Ettore Mo nella prefazione "un variopinto e intenso panorama umano". Da leggere.