venerdì 23 agosto 2013

giovedì 22 agosto 2013

9 anni fa / Ciao Enzo



Sono passati 9 anni, Enzo, ma per me è come se tutto fosse successo ieri.
Non dimentico il giorno del tuo rapimento, non dimentico la feccia del giornalismo che titolò in questo modo, non dimentico le parole di scherno e di odio nei tuoi confronti. La sicurezza che si trattasse quasi di una marachella, la tua. Non dimentico il silenzio assordante dei media italiani a fine agosto, non dimentico come in molti, quasi tutti, ti abbandonarono, forse pensando che tutto si sarebbe risolto magicamente da solo.
Ecco, io non dimentico, e ogni tanto torno a leggerti.
Ciao Enzo.



venerdì 16 agosto 2013

Il primo diritto

"L'ambiente è il primo diritto dell'uomo, senza un ambiente sano l'uomo non puó esistere ed esigere altri diritti."
Ken Saro Wiwa

sabato 10 agosto 2013

Il documentario di Werner Herzog su chi scrive sms mentre guida

Le storie di Xzavier, di Chandler, di Debbie, di Reggie. 
Le storie legate alla cattiva, cattivissima abitudine di guidare mentre si scrivono messaggi al cellulare. Le racconta il famoso regista Werner Herzog in questo suo documentario, dal titolo From one second to the next. Già dal titolo si capisce il messaggio fondamentale: non basta dire e dirsi "ma è solo un messaggino, che sarà mai." oppure "ne scrivo uno e poi basta". Quello che si capisce da queste storie è soprattutto che si tratta di un attimo: basta un secondo, una distrazione momentanea, e si può uccidere, distruggere delle vite, delle famiglie, paralizzare bambini.
Un'altra riflessione importante da fare, a mio avviso, è il fatto che il documentario sia finanziato alla compagnia telefonica AT&T e sarà proiettato nelle scuole statunitensi. Mi sembra il miglior modo per sensibilizzare le nuove generazioni su questo tema.


martedì 6 agosto 2013

Jeff Bezos compra il Washington Post



Molti di noi la mattina comprano il giornale: Corriere della Sera, Repubblica, il manifesto, il Foglio, a seconda dei gusti e degli orientamenti politici. E spende da 1 euro a 2 euro massimo, spesso lamentandosi del prezzo eccessivo.
Altri, come Jeff Bezos di Amazon, comprano un giornale, con tutta la redazione, macchinari, etc etc. Il Washington Post, per essere precisi, e per quasi 200 milioni di euro. 
Bene, cosa dobbiamo aspettarci ora? Lo stesso Besoz ammette di non avere ancora un piano di business ben preciso in mente, ma i successi ottenuti con Amazon lasciano ovviamente ben sperare per il futuro del giornale ricordato per Woodward, Bernstein e il caso Watergate.