sabato 10 settembre 2005

11/9/2001 - 11/9/2005

Oggi ricorre un terribile anniversario. Sono passati quattro anni dall'orribile attentato alle Twin Towers.
Tutti noi abbiamo ancora impresse nella mente  le immagini degli ultimi, agghiaccianti istanti di quella mattina del 2001, quando due aerei dirottati da terroristi islamici si schiantarono contro le Torri Gemelle della città di New York, colpendo il cuore dell'America ed uno dei simboli dell'Occidente, mettendo a nudo le falle della sicurezza interna americana e la crudeltà inconcepibile degli artefici di quel massacro.
Da quel giorno il mondo non sarebbe stato più lo stesso: i morti americani, nel corso degli anni, si sarebbero sommati alle migliaia di morti iracheni e americani durante la guerra in Iraq, alle centinaia di morti spagnoli dell'11/3/2004, a quelli della metropolitana londinese, ai turisti di Sharm el Sheik, e ancora in Kenia, Somalia, Libano, Indonesia, cumulando cadaveri su cadaveri, spargendo sangue, orrore e devastazione su ciò che ancora ci illudiamo sia una società civile, che continua a fare i conti con il Male inestirpabile presente nell'uomo, occidentale, orientale, cristiano, islamico, dermocratico o integralista che sia, che risponde a violenza con violenza, in una spirale di terrore dalla quale, purtroppo, sembra davvero impossibile tirarsi fuori.
Da quel momento è cambiato qualcosa nella nostra realtà, nel nostro modo di percepire il mondo e vivere la nostra quotidianità. Si è parlato di "scontro di civiltà", di "esportazione di democrazia", di lotta al Male con il Bene, di pace attraverso la guerra, ma anche se alla fine poco - forse nulla - è realmente cambiato a livello globale, se gli eventi successivi hanno reso più difficile la reale distinzione tra buoni e cattivi, è impossibile non accorgersi di come quell'attentato abbia modificato radicalmente le nostre vite, ci abbia posto davanti, in tutto e per tutto, il nuovo fenomeno del terrorismo globale e globalizzato. Un terrorismo che rifiuta l'occidente, si pone come acerrimo nemico della modernità e soprattutto come crudele distruttore di vite. Colpendo il simbolo dell'America e il centro nevralgico di New York, i terroristi di Al Qaeda hanno ferocemente messo in atto la loro strategia del terrore, manifestando il totale rifiuto dell'uomo occidentale attraverso ogni mezzo, anche l'annientamento di se stessi.
Ricordiamo i poveri innocenti che hanno perso la vita l'11 settembre, i pendolari madrileni, i londinesi, tutti i morti passati e presenti, i cadaveri senza colpe di un'infinita guerra globale, continuando ad interrogarci sul perchè di tutto questo, senza trovare alcuna risposta.


(Washington Post)

3 commenti:

  1. Ricordo perfettamente quei istanti. Andavo ancora alle medie ed erano gli ultimi giorni di vacanza. Dovevo terminare inglese e scrivere le ultime parole. Mia sorella lavava i piatti e ascoltava radio Dj. Ricordo come sotto al sole seduta sul balcone mentre scrivevo l'ultima parola sentii alla radio dell'accaduto. Allarmati e accesa la tv solo una immagine...le torri. Sconvolta mi misi a piangere talmente tanto che non avevo per quando vidi in diretta le torri crollare. Quelle immagini non si cancelleranno mai dalla mia memoria. Ricordo delle persone che sventolavano qualcosa di bianco per farsi vedere. Ma ricordo gli altri disastri ed io che vivo qui nella mia città che è tranquilla ciò non toglie che mi sento così sicura. La ragione sta scomparendo e vi prende posto solo la violenza e il dolore. Io ricorderò...

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  2. io credo che questa la strada che porta più veloce alla fine della nostra civilità.

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  3. L'Accademia Florimontana , fondazione di San Francesco di Sales nell'avito Principato di Alfi Fiordimonte (Mc)ha lamentato la ghettizzazione dei giornalisti italiani nei confronti dei politici e giudici che rivendicano per loro garantismo e immunita'


    Protesta di Free Press Asssociation contro il Senato Italiano che non vota ancora il disegno di Legge sulla Stampa che abolisce il carcere per i giornalisti. Mobilitate le associazioni dei pubblicisti e professionisti contro le lobby del senato che ostacolano e ritardono il varo.
    Euronews
    www.geocities.com/f_hohenzollern

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