mercoledì 17 maggio 2006

Verso Germania 2006










Basta parlare di Moggi, basta.
Passiamo al calcio vero, ora, a quello giocato e a quello che inizieramo a giocare tra meno di un mese, in Germania.
Con tutto il clamore creatosi attorno alle intercettazioni telefoniche, nessuno ha riflettuto un po’ sulle scelte di Lippi per i prossimi mondiali.
Ovviamente, direte, perché con tutto questo processo mediatico ai danni di Moggi & co. Discutere dei convocati italiani per la trasferta tedesca sarebbe stato come parlare del gattino sull'albero mentre un branco di leoni inferociti si aggira per la città
Quindi, tutti i giornalisti a sguazzare nello scandalo e nessuno che si è interrogato sulla presenza di Materazzi nei 23 convocati.
Ma parliamone, dunque, che di cose da dire ce ne sono parecchie.
Non di pressioni, di telefonate, di orologi o di combine, ma solo delle qualità dei singoli giocatori che ci faranno sognare (speriamo) ai mondiali di Germania.



Su Buffon, Peruzzi e Amelia, nulla da ridire, per carità: il primo continua ad essere tra i migliori del mondo, nonostante un’annata non certo da incorniciare.
Il secondo dà sicurezza alla squadra e potrebbe essere un’ottima alternativa, data l’esperienza quasi ventennale tra i pali di squadre di mezz’Italia.
Il terzo, invece, è senza dubbio la rivelazione del campionato che si è appena concluso.
Con il suo Livorno, Amelia ha giocato una stagione indimenticabile – l’anno scorso, quando l’avevo io al fantacalcio, prendeva la media di 3 gol a partita, ma fa nulla – e ha meritato senz'altro la presenza in nazionale.
Dietro di loro il pur bravo De Sanctis, che quest’anno non ha brillato e partirà solo nel caso in cui qualcuno dei tre si faccia male prima del 2 giugno.








Riflettiamo un po’ sulla difesa, ora: andiamo in Germania con Cannavaro, Nesta, Zambrotta, Grosso, Materazzi, Barzagli, Zaccardo, Oddo.
Titolari dovrebbero essere, sicuramente, i primi quattro.
Preoccupa Nesta, però, che da qualche mesi sembra solo un lontano parente del difensore più forte del mondo che conoscevamo, e ci auguriamo che l’esperto Fabio riesca a svegliarlo e caricarlo a dovere per la sfida mondiale.
In panca come centrali, purtroppo, Lippi ha portato Materazzi, uno che non ha giocato quasi mai con l’Inter quest’anno e, quando è entrato, ha offerto prestazioni mediocri, fallose e ha segnato l'incredibile autogol da centrocampo contro l’Empoli, e Barzagli, uno bravo ma forse non ancora pronto per una così grande esperienza.
Sulle fasce, Zambrotta e Grosso sono delle sicurezze, ma quando non sono in giornata diventano inguardabili. Dietro di loro Oddo, che data la stagione meriterebbe forse di partire titolare, e l’inutile Zaccardo, un anonimo difensore di fascia (mi dicono che gioca nel Palermo) che si trova con i 23 non capisco bene per quale motivo.
Io, personalmente, avrei portato volentieri Pasqual.










Poi, centrocampo.
I tre titolari saranno probabilmente Camoranesi, Pirlo e Gattuso, giocatori che negli ultimi due mesi non hanno certo brillato per lucidità e freschezza fisica. Gattuso il cuore ce lo mette sempre, ma appunto è solo quello, mentre gli altri due mi sembrano effettivamente non al massimo.
Preferirei, quindi, vedere un De Rossi in campo dal primo minuto, al massimo della forma, mentre mi auguro che Perrotta mantenga la concretezza e la intelligenza tattica dimostrata con la Roma quest’anno. Su Barone, non mi pronuncio, ma avrei preferito altri giocatori, al suo posto.
Un paio di nomi? Su tutti Fiore e Morrone, inspiegabilmente ignorati, il primo capace di cambiare da solo una partita quando è in serata, il secondo molto bravo in interdizione e a proporsi anche in zona gol.
Ah, anche Totti è nella lista dei centrocampisti, ma dovrebbe essere inserito in quella dei grandi campioni, fortunatamente recuperati per i mondiali, nonostante gli interventi assassini dei difensori.





In attacco, invece, ovvie le convocazioni di Gilardino (devastante quando è in forma), Toni (devastante sempre) e Del Piero, molto apprezzata quella di un Inzaghi dato per finito fino a qualche mese fa, ma invece tornato alla grande a gonfiare le reti avversarie. Il miglior rapace d’area di rigore degli ultimi 20 anni.
Inspiegabile, infine, la convocazione di Iaquinta, da quasi 6 mesi irriconoscibile, reduce da un infortunio, poco concreto in zona gol e mai brillante nelle poche apparizioni in nazionale.
Può essere molto importante per la squadra, lo so, ma per il mondiale servono giocatori al massimo della forma e in grado di carburare subito.
C’era Lucarelli, alla seconda incredibile annata col Livorno; c’era Tavano, giovane, incontenibile ed esplosivo come pochi altri; c’era Rocchi, giocatore capace di sacrificarsi per la squadra e di dare tutto in campo; io avrei visto bene anche Di Michele o Di Natale, a dirla tutta.





Ma per fare queste scelte ci vuole coraggio, perché fare una mossa sbagliata sarebbe un rischio troppo grande per Lippi, come per qualsiasi allenatore di nazionale durante i mondiali.
Una pedina posizionata male e finisci sulla graticola mediatica, con i giornalisti che ti sbranano come sciacalli su una carcassa in decomposizione.
Meglio puntare sui soliti nomi, allora, senza osare più di tanto.
Sperando di non uscire fuori già nel girone.

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