giovedì 16 giugno 2005

Elogio della biblioteca

E' solo nella tranquillità di una biblioteca che riesco davvero a dare il meglio di me. Nello studio, ovviamente. E' solo nel silenzio più totale, circondato da scaffali pieni di libri - spesso impolverati e lasciati ad ammufire, e me ne rammarico - che riesco veramente a trovare la giusta concentrazione, e a metabolizzare a pieno ciò che leggo.


Da sempre affascinato da quest'ambiente - sarà stata l'appassionata lettura de "La biblioteca di Babele" del Maestro J. L. Borges, chissà - adoro passare intere giornate con la testa sui miei libri, innanzitutto, ma con la possibilità, quando e se ne ho bisogno, di consultare uno dei tanti volumi che quasi sembrano osservarmi, mentre riposano su quelle librerie. Una comodità senza paragoni, che mi permette, ogni volta, di approfondire ulteriormente la mia conoscenza su un determinato argomento.
Una sorta di ipertesto manuale, insomma, più lento e difficile da consultare, certo - purtroppo non ho la possibilità di cliccare il links, ma devo prima consultare il catalogo e poi aspettare che il libro sia disponibile per la consultazione - ma incredibilmente appagante.
E quando non trascorro le mie giornate nella splendida Biblioteca Nazionale di Napoli - bella si, ma distante da casa - e mi ritrovo nella piccola, polverosa e semiabbandonata Biblioteca comunale "Caccioppoli", a pochi passi da casa mia, non devo neanche fare questa trafila, essendo molti meno volumi (forse 14.000, non vorrei sbagliarmi) ma più agevoli da prendere, sfogliare e rimettere a posto.


Un posto interessante e soprattutto conveniente, per chi come me, a casa, non riesce a stare sui libri per più di mezz'ora. In biblioteca, invece, solo una pausa sigaretta ogni tanto - non mi odiate per questo - e poi ore e ore dedicate unicamente allo studio. Credo di dover ringraziare l'atmosfera rilassata e amichevole che si respira all'interno di questa sconosciuta struttura e chi ci lavora, con più o meno passione, esperti catalogatori o semplici impiegati che sembrano trovarsi lì quasi per caso. Certo, alle volte il clima diventa fin troppo goliardico e rumoroso, e solo con molta fatica si riesce ad ottenere un grado accettabile di silenzio, ma non posso non essere grato a questa biblioteca e a quei simpatici dipendenti, se ogni tanto riesco a studiare come si deve, dare con regolarità i miei esami e sono in grado, faticosamente, di accrescere il mio pur sempre minimo bagaglio di conoscenze.

2 commenti:

  1. Capitava lo stesso anche a me, quando preparavo gli esami. Murarmi per otto ore in una sala di lettura era un toccasana...

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  2. eheheheh la biblioteca è fantastica!
    sono pienamente d'accordo con te: il silenzio della sala di lettura, sapere che tutte le mattine alle 9 incontri le stesse facce (che col passare del tempo diventano gli amici del sabato sera), nessuno che ti disturba...il regno della concentrazione :)
    in bocca al lupo per gli esami!
    silvia

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