martedì 17 maggio 2005

Abu Ghraib, un anno dopo

"A distanza di un anno dallo shock provocato dalle fotografie uscite dal carcere iracheno di Abu Ghraib, le persone torturate dai soldati statunitensi sono ancora in attesa di un risarcimento, mentre continuano ad emergere prove di abusi subiti da cittadini iracheni ad opera delle loro stesse autorità".


Nessun responsabile. Nessun americano è stato incriminato. Soltanto qualche soldato deferito alla corte marziale, piccoli capri espiatori di un orrore ampiamente documentato.


"Amnesty International chiede che l’anniversario della pubblicazione delle fotografie di Abu Ghraib sia caratterizzato dalla più forte condanna, da parte dei governi degli Usa e dell’Iraq, di ogni forma di tortura. A un anno di distanza, le autorità statunitensi devono aprire un’inchiesta indipendente sugli abusi e portare i responsabili di fronte alla giustizia".


Ci uniamo, con rabbia e voglia di giustizia, a questo appello.


(Amnesty, The New Yorker, Antiwar)

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