domenica 4 luglio 2004


Questa è dedicata a voi, catenacciari convinti, sostenitori della marcatura a uomo, eternamente sicuri del fatto che "il primo passo verso la vittoria è non subire gol".


E’ per tutti voi, tecnici che pensate sempre prima alla difesa, che avete come unico imperativo "difendere il risultato con le unghie e con i denti".


Siete voi i trionfatori di questa serata.


Voi, promotori del "pallone avanti, e pedalare!", voi difensivisti, sempre pronti a sostituire l’attaccante con il terzino, voi che odiate i fantasisti, che addormentate le partite, che avvolgete gli avversari con la vostra fitta ragnatela di marcatori.


C’era chi, dall’alto del piedistallo dell’opinion leader, con un sorriso ironico di chi la sa lunga, vi dava per spacciati.





Antichi.





Finiti.





Superati.


Il calcio moderno vi ha spodestato, dicevano, prendendo in giro il libero staccato, il marcatore fisso sul fantasista avversario, l’unica punta supportata da un centrocampista avanzato.


Forse avevano dimenticato parole come: UMILTA’, FATICA, SACRIFICIO, GRUPPO, DETERMINAZIONE.


E, perché no, avevano trascurato l’importanza del detto: "L’unione fa la forza".


Niente Zidane, nessun Beckham, ma quale Totti.


Niente sponsor, nessun tatuaggio, ma quali treccine.


Una squadra di illustri sconosciuti, guidati da un allenatore duro e deciso.


Ed un pizzico di fortuna, che non guasta mai.


Charisteas, Basinas, Zagorakis, Seitaridis, Otto Rehagel. Ma chi sono?


I campioni d’Europa.


Siete voi i vincitori, questa sera, ed il merito è soltanto vostro.


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