venerdì 29 giugno 2007

Per una chiesa sempre più moderna

All’insegna della novità e della modernizzazione, torna la messa in latino. Quella antica, medievale, spalle ai fedeli, per intenderci.
Fedeli che saranno entusiasti, deduco, rincuorati da questa scelta di Papa Benedetto XVI che in una società sempre più secolarizzata, (l’ultima volta che sono entrato in chiesa l’età media delle persone sedute era intorno ai 65 anni, fate un po’ voi), con la religione che è distante anni luce dai bisogni e da ciò che provano e vivono i giovani delle nuove generazioni, autorizza la pubblicazione di un “Motu Proprio” che permette a qualsiasi gruppo stabile di fedeli a chiedere al proprio parroco una bella messa in una lingua ormai sconosciuta a chiunque. A parte il fatto che non riusciamo a capire quale gruppo di fedeli debba chiedere un simile trattamento, e cosa si intenda per “gruppo stabile”, restiamo perplessi. Sul serio.
Le motivazioni? Sfuggono. L’utilità di questa decisione? Credo nessuna. Ritorno in immagine, grado di modernizzazione percepibile? Pari a zero.
Forse sbaglio io, sicuramente sbaglio io che con la fede e le chiese in genere ho sempre avuto un pessimo rapporto. Ma in una società in cui la religione cristiana ha perso seriamente più di un’occasione per mostrarsi aperta, chiara, accessibile, vicino ai fedeli, questa del rito in latino mi sembra una soluzione anacronistica e incomprensibile.
Alla faccia della Riforma luterana e della reale voglia di avvicinare la chiesa ai fedeli. Quale la prossima novità? La vendita delle indulgenze?
Un altro serio passo indietro, questo, fatto da Ratzinger, papa conservatore che finora non mi pare abbia compiuto una, e dico una sola scelta saggia per rifondare o adeguare ai tempi la chiesa cristiana.
Ed io già me li immagino, i fedeli, che al “Deo Gratias” finale si grattano la testa, perplessi, non capiscono se la messa è finita oppure no, e attendono un cenno del prete con la testa che faccia guadagnare loro la porta.

5 commenti:

  1. La Chiesa finirà con il distribuire estreme unzioni (quando ci si riesce), a vecchietti e vecchiette che prima di passare a miglior vita si avvicinano ad essa.
    Non si chiede alla Chiesa di essere al passo con i tempi, ma di essere perlomeno calata nella realtà e non profondamente anacronistica e ostruzionista.
    Marianna

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  2. Che allegria! Passare da un papa mediatico come Giovanni Paolo II a questi metodi arcaici non so proprio che cosa prospetterà: la religiosità è già ai minimi termini ma in questo modo, il cristianesimo implode, altro che dialogo tra le culture...

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  3. Ma è vero? La messa in latino? Ahahahah! Non mi sorprende, e ti spiego anche il perché: in questo mondo, la Chiesa, per autogiustificare la propria presenza, non può che appigliarsi a soluzioni prettamente metafisiche, soprattutto con il papa attuale. La messa in latino... quanto mi diverto! E' proprio joyciano. Inutile dire che andrò finalmente in chiesa per verificare la mia conoscenza di questa lingua morta, che io, asininamente, credevo anche già sepolta...

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  4. Il latino (o greco. Qual si voglia)sarà anche una lingua (ahi noi)morta,ma la loro conoscenza eviterebbe di usare impropriamente parole quali "metafisica"...Proprio il latino non è una soluzione "metafisica", semmai qualcosa di "metacrònos"!Ad ogni modo, anch'io non ho mai avuto un rapporto sereno col Cristianesimo, tanto per intenderci subito; tuttavia credo che il problema risieda altrove: per quale motivo dovrebbe essere giusto che questa religione individui i mezzi migliori per avvicinarsi alla moltitudine?E' l'individuo che deve essere libero di scegliere che tipo di credo abbracciare o viceversa?Sono seriamente convinta che "il gregge" dei fedeli rimarrà dormiente comunque, che il verbo venga proferito in italiano o in latino!!Avete mai fatto caso alla recitazione a mo' di cantilena del Padre Nostro??: "Pàdre Nòstro-chesèi nèi cèli- siasànti-ficàto-iltuonòme...".No.....non è una questione di lingua. Magari!E no ne farei nemmeno una questione di Papa, sinceramente! Giovanni Paolo II sarà anche stato una figura carismatica, ma io ho ancora i brividi se ripenso alle immagini di Sua Santità che siede in Parlamento....E' questo il vero problema di un' Italia ormai allo stallo. Luisa

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  5. Visto che la messa sarà in latino solo su espressa richiesta dei fedeli, non vedo il problema. E' solo un'opportunità in più: chi vorrà la sfrutterà, chi non vorrà potrà andare a messa in un orario diverso.
    (fra l'altro a me l'idea di una messa in latino piace parecchio di più- anche se non basta a farmi venir voglia di rimettere piede ad una funzione ^^; )

    Madonna

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