venerdì 25 maggio 2007

Facce da ping pong

Per chi non lo sapesse, io gioco a ping pong. E' uno sport da sfigati, lo so. Pensate che anche io, che alla fine dovrei chiamarlo tennistavolo perché in italiano così si dovrebbe dire, optò sempre per la scelta onomatopeica.
E' da sfigati, dicevo, ma è anche una grande passione. Gioco da quando avevo nove anni, qualche soddisfazione me la sono tolta, e in generale credo che sia uno sport bello. Poco televisivo, certo. Ma anche fin troppo ignorato dai media. Cioè, il curling sì e il tennistavolo no? Questo non lo tollero.
E non tollero nemmeno questo colpevole silenzio anche ora che ci sono i mondiali. Dico, i mondiali.
E l'unica galleria che la Repubblica porta nel boxerino sulla destra è quella con una serie di primi piani con le smorfie degli atleti mentre battono. E non mi dicono nemmeno chi sta vincendo, o chi ha vinto.
Cioè, mi sembra un po' riduttivo. Ma almeno è già una cosa, và.


(la Repubblica)

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