"Ha pulito i vetri di un'auto, ma quando l'automobilista gli ha dato 'solo' 50 centesimi, l'ha aggredita".
Tra un po' anche la mia proverbiale pazienza avrà un limite.
Perché uno cerca sempre di fare il "politically correct", evitando toccare determinate categorie, di offendere gratuitamente, di fare di tutta l'erba un fascio, ma quando è troppo è troppo.
Sempre come il Monty della "Venticinquesima ora", li manderei rabbiosamente a "fuck you".
Non solo loro, certo. Ma soprattutto i lavavetri e i parcheggiatori abusivi: parassiti nullafacenti che campano sull'elemosina e l'estorsione. E sulla nostra assuefazione a queste pratiche.
Invadenti, maleducati, adesso anche violenti, io non li voglio più nella mia città.
E mi sembra ovvio che non è il caso di generalizzare, perché tra i lavavetri ci sono anche persone gentili e tra i parcheggiatori poveri diavoli con 5 figli a carico disoccupati da sempre.
Ma la situazione a Napoli è fin da troppo tempo intollerabile, per me questa è la cosiddetta goccia che ha fatto traboccare il vaso.
Immaginate una giornata tipo di questi personaggi: facciamo che siano fermi ad un semaforo dalle 9 di mattina alle 20 di sera, tra mariti mogli e figli che si alternano al lavaggio.
Il semaforo rosso scatta ogni due minuti, quindi trenta volte all'ora: facciamo che in media 15 persone all'ora si facciano pulire il vetro per una media di 50 centesimi a volta (arrotondando per difetto). Il risultato? 7,50 euro all'ora, nel peggiore dei casi.
Per 12 ore, sono 90 euro al giorno tondi tondi. In un mese, quasi tremila euro.
Ho esagerato? Non credo, sul serio.
Peggio ancora quegli estorsori dei parcheggiatori: ormai quasi più nessuno ti dice "a piacere", quando tu potevi anche lasciargli pochi spiccioli. Partono tutti almeno da due euro.
Nel peggiore dei casi, arrivano a cinque. In una serata, possono anche arrivare a guadagnare 1000 euro. Uno schifo. Ma da quese parti sembriamo ormai abituati a questa categoria di "lavoratori".
Vergogna.
Vi voglio lontano dalla mia città, non ho più tolleranza da da regalare a nessuno.
(Ansa)
Tra un po' anche la mia proverbiale pazienza avrà un limite.
Perché uno cerca sempre di fare il "politically correct", evitando toccare determinate categorie, di offendere gratuitamente, di fare di tutta l'erba un fascio, ma quando è troppo è troppo.
Sempre come il Monty della "Venticinquesima ora", li manderei rabbiosamente a "fuck you".
Non solo loro, certo. Ma soprattutto i lavavetri e i parcheggiatori abusivi: parassiti nullafacenti che campano sull'elemosina e l'estorsione. E sulla nostra assuefazione a queste pratiche.
Invadenti, maleducati, adesso anche violenti, io non li voglio più nella mia città.
E mi sembra ovvio che non è il caso di generalizzare, perché tra i lavavetri ci sono anche persone gentili e tra i parcheggiatori poveri diavoli con 5 figli a carico disoccupati da sempre.
Ma la situazione a Napoli è fin da troppo tempo intollerabile, per me questa è la cosiddetta goccia che ha fatto traboccare il vaso.
Immaginate una giornata tipo di questi personaggi: facciamo che siano fermi ad un semaforo dalle 9 di mattina alle 20 di sera, tra mariti mogli e figli che si alternano al lavaggio.
Il semaforo rosso scatta ogni due minuti, quindi trenta volte all'ora: facciamo che in media 15 persone all'ora si facciano pulire il vetro per una media di 50 centesimi a volta (arrotondando per difetto). Il risultato? 7,50 euro all'ora, nel peggiore dei casi.
Per 12 ore, sono 90 euro al giorno tondi tondi. In un mese, quasi tremila euro.
Ho esagerato? Non credo, sul serio.
Peggio ancora quegli estorsori dei parcheggiatori: ormai quasi più nessuno ti dice "a piacere", quando tu potevi anche lasciargli pochi spiccioli. Partono tutti almeno da due euro.
Nel peggiore dei casi, arrivano a cinque. In una serata, possono anche arrivare a guadagnare 1000 euro. Uno schifo. Ma da quese parti sembriamo ormai abituati a questa categoria di "lavoratori".
Vergogna.
Vi voglio lontano dalla mia città, non ho più tolleranza da da regalare a nessuno.
(Ansa)
Miodio. Che post indignato. Sembra un editoriale di Feltri ("la mia città..."!?!). Che ti succede? Giornataccia?
RispondiEliminaQuanto all'accattonaggio. Innanzitutto non capisco perchè debba essere la semplice ipotesi che con questa vita guadagnino molto (ma poi siamo proprio sicuri?) a scatenare sta rabbia. Piuttosto dovrebbe essere il timore che quei conti in tasca siano (ahimè) un po' semplicistici, a preoccuparci: ho come il sospetto che "questi personaggi" non siano - come dire - a tutti gli effetti dei piccoli imprenditori, quanto piuttosto ingranaggi di macro-organizzazioni assai più indecenti.
Tenderei poi a distinguere tra elemosina ed estorsione, così ad occhio. I parcheggiatori sono pedine identiche, ovviamente. Con la differenza che anzichè lucrare sull'elemosina, lo fanno con un disinvolto e bonario racket-"soft".
Una differenza uno deve pure registrarla.
Così la vedo. Però è pure vero che io nel traffico di Napoli ci sto effettivamente meno di te.
Mi dai del Feltri? Ma mo' ti ammazzo! :)
RispondiEliminaGiornataccia fu, ma non fu per questo che scrissi ciò.
E' perché son diventato davvero intollerante a queste due categorie di persone.
Ovviamente ce l'ho più con i parcheggiatori: la loro è estorsione quando ti chiedono soldi, o sbaglio?