domenica 2 aprile 2006

Eau de Napoli

La sentivate? Era nell’aria già da quasi una settimana, ma purtroppo non era la primavera. Purtroppo, perché invece era l’odore nauseabondo di quintali e quintali di immondizia che iniziavano a marcire ai primi, caldi raggi del sole primaverile.
Una settimana di inferno, quella trascorsa dai napoletani in giro per le strade cittadine.


A fare zig zag tra i rifiuti, a scansare con le auto montagnole di spazzatura, a tapparsi il naso pur di passare accanto a quelle piramidi di sacchetti multicolori.
Imponenti, ad ogni angolo di strada, ziggurat maleodoranti formatesi accanto ai cassonetti ormai saturi erano la testimoniaza plateale dello stato di emergenza e di abbandono in cui versava la città.
Chi ha avuto fegato da vendere, noncurante, si è tappato il naso e ha continuato a camminare per quelle strade che ormai avevano totalmente cambiato la loro fisionomia.


Chi non ce la fa più a tollerare i mille mali della mia città, o malediceva qualunquisticamente Bassolino o la Iervolino, o si “limitava” a dare fuoco ai cassonetti stipati fino alla nausea.
Non solo Pianura, Fuorigrotta, Soccavo, ma anche i quartieri vip della nostra città: Vomero, Posillipo, Chiaia. Ovunque, tonnellate di rifiuti. Una splendida cartolina per la nostra città.
Dopo le parole di Bertolaso, finalmente, qualcosa si è mosso. Poco prima del colera, ma si è mosso.
Sono stati presi dei provvedimenti, e la promessa della imminente raccolta ci fa tornare, anche se un poò forzato, un sorriso abbozzato sulle labbre. Piuttosto, ci fa tirare un pulito respiro di sollievo, che ne avevamo bisogno.
Oggi infatti, affacciandomi alla finestra, sembra che la situazione sia quasi del tutto tornata alla normalità. Almeno nel mio quartiere. Le montagnole sono scomparse, e anche l’odoraccio sembra avere abbandonato gran parte delle strade.
Torniamo a respirare, finalmente. Sì, ma sappiamo tutti che si tratta di una soluzione momentanea, pronta a riesplodere in emergenza fin quando non si troverà una soluzione alternativa ai sette impianti di Cdr della Campania per smaltire al meglio i rifiuti cittadini.


La crisi, nella nostra città, è sempre dietro l’angolo. Siamo nell’immondizia fino al collo, anche quando questa scompare dalla nostra vista.


4 commenti:

  1. Tremenda questa situazione!
    E la cosa più triste e, allo stesso tempo irritante, è che non si riesce a trovare una soluzione definitiva che vada oltre gli estemporanei provvedimenti-tampone...

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  2. Infatti, nessuna soluzione, al momento.

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  3. Napoli è sempre stata molto sporca...pensa ora

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  4. Napoli è ancora molto sporca, ora che mi guardo attorno con una certa attenzione. A quando una soluzione definitiva?

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