lunedì 14 novembre 2005

Weah perde la sua partita politica

Liberia: non è Weah il nuovo presidente del paese, ma Ellen Johnson Sirleaf. Il ballottaggio, infatti, ha visto la donna, ex ministro delle Finanze, Consulente dell'ONU e della Banca Mondiale,  vincere con quasi il 60 % dei voti, sebbene l'ex calciatore del Milan accusi brogli elettorali e chieda di ripetere il voto.
Al di là delle polemiche, delle accuse e delle accese proteste dai parte dei suoi sostenitori, sembra che non ci sia proprio nulla da fare per il pallone d'oro 1995, dunque, che dovrà lasciare spazio al
primo presidente donna dell'Africa.
Una donna alla guida della Liberia: una splendida conquista, dunque, che dovrebbe essere accettata con sportività da George Weah, che nella sua vita ci ha sempre abituato a prodezze, dentro e fuori il campo da gioco. Anche perché le sue accuse di irregolarità sembrano essere infondate.  Anche se sconfitto, Weah non vedrà i suoi progetti per il paese andare in fumo, comunque, perché sembra che i programmi politici dei due sfidanti siano molto simili, basati soprattutto sulla lotta alla corruzione e ai traffici illeciti. Speriamo quindi che, con o senza il calciatore-politico, la Liberia riesca al più presto a imboccare la strada verso il risanamento economico e la stabilità sociale e civile. 


(Ansa, Tgcom, Reuters, Corriere)

6 commenti:

  1. la dimostrazione che per fare politica non basta essere stati bravi in altre cose.

    Stimo Weah per il suo tentativo, ma l'Africa ha bisogno di gente VERAMENTE capace: non bastano uomini improvvisati alla politica che cavalcano l'onda della propria notorietà conquistata in altri ambiti.

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  2. la dimostrazione che per fare politica non basta essere stati bravi in altre cose.

    Stimo Weah per il suo tentativo, ma l'Africa ha bisogno di gente VERAMENTE capace: non bastano uomini improvvisati alla politica che cavalcano l'onda della propria notorietà conquistata in altri ambiti.

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  3. Sono d'accordo con te, soprattutto in situazioni così difficili come quella della Liberia.
    Weah ha dimostrato di avere molto a cuore la questione del proprio paese, ma non essendo un politico la sua vittoria lo avrebbe reso, forse, un presidente fantoccio in balia di pressioni politiche.
    Speriamo bene

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  4. Sono d'accordo con te, soprattutto in situazioni così difficili come quella della Liberia.
    Weah ha dimostrato di avere molto a cuore la questione del proprio paese, ma non essendo un politico la sua vittoria lo avrebbe reso, forse, un presidente fantoccio in balia di pressioni politiche.
    Speriamo bene

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  5. pienamente d'accordo con thezar
    d'altra parte mi stupisce che un campione come lui si sia lasciato andare a inutili denunce di brogli, quando la cosa migliore da fare, per un paese disastrato come la liberia, sarebbe stata offrire immediatamente il proprio contributo al lavoro difficilissimo che attende la nuova presidentessa
    speriamo che riescano nei loro nobili intenti
    ciao

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  6. pienamente d'accordo con thezar
    d'altra parte mi stupisce che un campione come lui si sia lasciato andare a inutili denunce di brogli, quando la cosa migliore da fare, per un paese disastrato come la liberia, sarebbe stata offrire immediatamente il proprio contributo al lavoro difficilissimo che attende la nuova presidentessa
    speriamo che riescano nei loro nobili intenti
    ciao

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