venerdì 21 luglio 2006

Non esco dal tunnel, e che scandalo

A differenza del mio amico che è uscito dal tunnel, io non ce l'ho ancora fatta, anche se l'avevo promesso.
Parlo ancora di calcio, e dello strascico di polemiche che ci portiamo dietro dal 9 luglio, quando abbiamo vinto la Coppa del Mondo - ricordate? - e Zidane ha assestato quella tremenda testata in pieno petto a Materazzi.
Allora, da quella sera ne abbiamo viste e sentite proprio di tutti i colori.
I ruoli, all'inizio ben chiari, a lungo andare sulla stampa francese si sono quasi capovolti, Zidane è diventata la vittima e il difensore italiano il colpevole, con la madre del francese che voleva le sue palle sul tavolo ed una nazione intera che si schierava in difesa dell'irrequieto fantasista.
Allora, tanta l'eco mediatica che questo scontro sul campo e a distanza ha suscitato - con tanto di complessi studi ed esperti sordomuti a leggere le labbra di Materazzi, per carpire l'arcano segreto di quell'offesa -, che la Fifa ha aperto un'inchesta, ha esaminato nuovamente la vicenda, e alla fine ha sputato fuori l'assurdo giudizio: tre giornate a Zidane e due a Materazzi.
Anch'io pensavo di aver capito male, come voi, ma in realtà è proprio così: il dolce e delicato Zizou, campioncino dai piedi fatati e dalla testa dura, ha avuto solo una giornata in più di Materazzi, difensore con la fama di cattivo che con quella testata ricevuta poteva anche rimanerci secco.
Eh no, qui c'è davvero qualcosa che non quadra.
Altro che due pesi e due misure, qui si sfiora e si supera il ridicolo.
Sono state equiparate, creando un pericoloso precedente, due fatti che si trovano, oggettivamente, su piani molto distanti tra loro.
Innanzittuto, ripetiamo per l'ennesima volta che la provocazione sui campi, dall'oratorio al Bernabeu passando per i giardinetti, è da sempre esistita.
Poi, avendo anche appurato che non ci sono state offese religiose, politiche o che riguardassero la madre, abbiamo un difensore che ha offeso probabilmente la sorella di un calciatore, e per tutta risposta è stato abbattuto da una testata che avrebbe sfondato un muro di cemento armato.
Purtroppo, Blatter e soci, che ormai si è capito non hanno proprio digerito la vittoria italiana del mondiale, hanno ben pensato di punire in questo modo indecente i due protagonisti della vicenda.
Perché Materazzi non sarà certo uno stinco di santo, ma da qui ad equiparare l'ingiuria alla craniata ce ne passa un bel po'.
Non solo, ma non hanno nemmeno tolto il pallone d'oro del mondiale al bleus dalla testa dura, per darlo al ben più meritevole Fabio Cannavaro, campione del mondo. Ma dai.
Per non parlare del rischioso precedente che in questo modo i simpaticoni della Fifa hanno creato: da oggi in poi quanti calciatori, dopo aver dato una bella gomitata al difensore, andranno a dire di essere stati provocati con gravi offese? E per tutti questi casi verrà a perta un'inchiesta? Tutti ci fionderemo a leggere labiali nascosti ogni volta che qualche pseudogiocatore si comporterà in modo così violento e poi cercherà inutili giustificazioni?
Ma fatemi il piacere. Insomma, sarò banale, ma questo è proprio uno scandalo.
E con questo, davvero, spero di non parlare di calcio per un bel po'. Lo giuro, davvero.

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