Dopo il trionfo sfiorato contro la Spagna, l'illusione della grande vittoria, l'esultanza sfrenata del pubblico, la rimonta mozzafiato di Seppi e l'emozione incredibile del doppio, ciò che resta a Torre del Greco è soltanto l'immondizia.
venerdì 30 settembre 2005
"Non basta fare il bene, bisogna anche farlo bene".
Denis Diderot
mercoledì 28 settembre 2005
Parola del WEF
Nella classifica mondiale della competitività l'Italia è 47esima su 117 paesi. Questo è, per il secondo anno di fila, il piazzamento della nostra nazione in questa graduatoria stilata dal World Economic Forum.
Infrastrutture e burocrazia inefficiente, aliquote fiscali, problemi dell'amministrazione e dei conti pubblici, ma anche corruzione, crimini e furti, instabilità politica e inflazione sono solo alcune delle 14 problematiche che affliggono il nostro paese, secondo la scheda realizzata dal Wef sul nostro paese.
Vengono evidenziati anche alcuni piccoli risultati positivi, che un po' sorprendono: l'Italia infatti migliora nel settore dell'innovazione, grazie alla diffusione di cellulari - capirai che competitività - e l'aumento di utenti internet - ma in molti continuano a non saper nemmeno accendere un pc.
In ogni caso si tratta di elementi di poco conto, che non migliorano un quadro estremamente negativo per la nostra penisola.
A che bell'ò cafè...ma non a Napoli
La guida del Gambero Rosso, "Bar d'Italia 2006", redige una classifica nazionale dei migliori bar della penisola.
Il risultato sono 1.390 indirizzi per "caffé, cocktails e sfizi doc", tra i quali spiccano soprattutto bar di Torino e del Nord Italia, nei quali il caffé sarebbe così buono da meritare addirittura il punteggio di "tre tazzine e tre chicchi".
Oltre Torino - con 4 bar tra i migliori - abbiamo Prato, Foligno, Cuneo, Padova, Venezia, Brescia, mentre Napoli è menzionata solo per "Scaturchio", noto bar del Centro Storico, al 13° posto. Non conosco nessuno dei bar del Nord in classifica, ma credo che se a Napoli ci sia una cosa buona - ed è davvero difficile trovarla -, quella è il caffé. Non so bene quali siano stati i criteri per la stesura della classifica, ma un solo bar napoletano - e 4 torinesi! - tra i primi 19 mi sembra davvero un po' poco.
(Ansa)
Lo spacciatore che non ti aspetti
In questi giorni il tema della droga è fra i più scottanti dell'intero panorama mediatico.
Ma non è solo una questione di vip e festini tra star dello spettacolo. Carlo Bonini, sulle pagine de "la Repubblica" di oggi, ci spiega come il problema della cocaina sia ben più presente e pervasivo di quanto immaginiamo.
Colletti bianchi, impiegati, commercianti, ragazzini. Molti dei quali incensurati. Pronti a consumare abitualmente cocaina e diventare, all'occorrenza, insospettabili spacciatori.
martedì 27 settembre 2005
Solo a Napoli
Napoli è una città senza logica, senza civiltà, senza futuro. Questa storia assurda non fa che confermarlo.
Una piccola riflessione personale: se nell'ambulanza ci fosse stato un mio parente quelle macchine le avrei prese a bastonate.
La fine dei Garbage
Il gruppo di Shirley Manson ha ufficializzato lo scioglimento. Mai stati tra i nostri gruppi preferiti, ma alcune delle loro canzoni erano a dir poco entusiasmanti.
Rettifico: forse non si sciolgono.
Matrix e la cocaina
Ieri sera ho intravisto gli ultimi minuti di "Matrix", su Canale 5. Si sparlava di Paolo Calissano.
La sua vicenda, dopo quella di Kate Moss, ha movimentato rapidamente l'opinione pubblica e portato alla luce una delle facce più nascoste e dimenticate del mondo dello spettacolo, quella della droga e dell'omertà nei confronti di questo problema, da parte dei media e di chi in quel mondo ci lavora.
In studio c'era un esperto in materia - che in realtà ha detto poche cose, per di più banali -, un'attrice che ha lavorato con Calissano, Valerio Merola che è stato con lui sull'isola dei famosi, Patrizia Pellegrino in qualità di non so bene cosa e Fabio Ferrari, famoso per aver interpretato Chicco ne "I ragazzi della III C" e abbastanza informato sul tema, avendo avuto in passato problemi di droga.
Tra frasi fatte e banalità sul tema, falso stupore e studiata compassione, inquietanti rivelazioni senza alcun fondamento - Merola sosteneva che l'anno scorso sull'isola Calissano avesse finto di farsi male al ginocchio perché era in crisi d'astinenza - e le ciniche analisi psicologiche dell'attore arrestato qualche giorno fa a Genova, l'unica riflessione degna di nota l'ha fatta proprio Ferrari, che con la droga ci ha combattuto e ne è uscito vincitore, dopo molti sforzi e sacrifici.
Il succo del suo discorso era questo: nel mondo dello spettacolo, e non solo, di droga ne gira tantissima, chi ha i soldi e il tenore di vita per permettersela ne fa uso perché dà piacere e offre belle sensazioni - anche se a lungo andare crea dipendenza e uccide -, ma soprattutto tutti nell'ambiente sanno di questi giri ma sembrano sempre cadere dalle nuvole quando accadono simili eventi. Una frase, soprattutto, mi ha colpito: "Se tutti qui si vuotassero le tasche sono certo che uscirebbe della cocaina". Altre banalità, forse, ma banalità pesanti che in pochi hanno il coraggio di dire, soprattutto in televisione.
Non l'avesse mai detto. Sdegno generale nello studio. La Pellegrino sconvolta. Valerio Merola che sbraitava e minacciava di andarsene. Secondo me in molti hanno avuto una gran bella paura.
(Corriere)
domenica 25 settembre 2005
La Cina censura il web
Crediamo che internet sia uno dei pochi - forse l'unico? - media capaci di offrire spazi liberi e democratici nel mondo dell'informazione, dando la possibilità a tutti di scrivere, comunicare, interrogarsi sul mondo e sulla società e manifestare liberamente le proprie idee.
Blog, forum, newsgroup, controinformazione, la fruizione ipertestuale e comparata delle notizie, il confronto delle fonti e l'opportunità di approfondire l'analisi delle tematiche con un semplice click del mouse ci sembra una delle poche soluzioni per avere una informazione senza censure, non filtrata dall'alto, non soggetta a manipolazioni politiche e oscure logiche editoriali.
Sembra che anche in Cina siano dello stesso parere, per questo motivo il governo continua a creare regolamenti per bloccare la libertà di pensiero, anche sul web.
(Reuters)
sabato 24 settembre 2005
Le cifre della vergogna
Un'indagine condotta dall'Istat, ormai di quasi tre anni fa, analizza il fenomeno delle violenze sessuali sulle donne italiane. Per quanto i dati possano essere cambiati in questo periodo di tempo, è difficile non restare particolarmente impressionati nel leggere queste cifre.
Il quadro, grossomodo, è questo:
520.000 donne tra i 14 e i 59 anni hanno subito almeno una violenza sessuale, tentata o consumata, nel corso della vita;
Quasi 10 milioni di donne, sempre tra i 14 e i 59, hanno subito molestie sessuali - telefonate oscene, esibizionismo, pedinamento e molestie fisiche;
373.000 hanno subito ricatti sessuali sul lavoro, per essere assunte o per fare carriera;
pochissime di loro denunciano le violenze ricevute.
Ecco, è soprattutto in questi casi che mi vergogno di essere un uomo.
venerdì 23 settembre 2005
Emergenza in Nicaragua
Seri problemi ambientali in Nicaragua: dopo lunghi mesi di alluvioni la Costa Caribe è infestata da topi.
La popolazione di etnia miskita che abita in quelle terre ha perso e continua a perdere gran parte dei raccolti, rischia un'epidemia di colera, soffre la fame e vive di stenti, ma il governo sembra non voler offrire un aiuto concreto.
martedì 20 settembre 2005
Gallina hi-tech fa buon brodo?
Non vorrei fare del razzismo tra i vari generi animali, ma la cuccia supertecnologica per galline mi sembra davvero una trovata inutile e costosa.
Costa 500 euro. Già spenderli per un cane o per un gatto mi sembra una follia. Figuriamoci per un pennuto gradevole soltanto quando è cucinato.
Per maggiori informazioni, comunque, questo è il sito dell'Omlet Eglu.
(Apogeonline, Omlet)
"In ogni cosa è salutare, di tanto in tanto, mettere un punto interrogativo a ciò che a lungo si era dato per scontato".
Bertrand Russell
domenica 18 settembre 2005
Questa è Napoli
Su "L'Espresso" di venerdì citato un paio di post fa, Leo Sisti ci ricorda che "Napoli sta morendo".
Sinceramente
Vedere Diego Armando Maradona dimenarsi con agilità in prima serata, durante la trasmissione televisiva "Ballando con le stelle", con cinquanta chili in meno e ringiovanito di dieci anni, mi ha fatto davvero una certa impressione.
sabato 17 settembre 2005
Napoli Addio
Ecco la copertina de "L'Espresso" di questa settimana: il titolo a caratteri cubitali - "Napoli Addio" - già chiarisce ampiamente l'argomento, e la foto sullo sfondo elimina ogni dubbio. Non si parla certo dei problemi della società di calcio, nè di qualche emigrante che parte per il Nord Italia.
Sei pagine dedicati ai seri problemi – sociali, culturali, politici, ambientali - e alla mancanza di prospettive della nostra città.
Sei pagine necessarie: per far comprendere realmente a chi è esterno alla realtà napoletana la situazione di crisi insostenibile in cui ci troviamo - Napoli non è, purtroppo, sole, mare, pulcinella e mandolino -, e a noi abitanti, che la soglia di sopportazione è ormai abbondantemente superata.
Turisti aggrediti e scippati, baby gang spietate che aggrediscono i passanti e seminano il panico nelle metropolitane, rapine e furti in tutta la cità, dal Vomero a Scampia, da Posillipo al Centro storico. Poche speranze, purtroppo, per il futuro. Qualcuno – dove sono le istituzioni? - dovrà fare assolutamente qualcosa per tirarci fuori da questa melma che da tempo ha raggiunto le nostre spalle, e tra non molto finirà per sommergerci definitivamente.
Le "pietre rotolanti" sono tornate con un nuovo album. "A Bigger Bang", uscito il 2 settembre, conferma che la storica rock band di Jagger e Richards non tramonterà mai.
16 canzoni in puro stile "Stones", con ballate coinvolgenti e la voce inconfondibile di Mick Jagger, come al solito, assoluta protagonista.
E, per la prima volta nella storia, la band è in testa alle classifiche italiane, con oltre 50 mila copie vendute nelle prime settimane.
Contro il volere di Dio
Alain Delon è depresso e pensa al suicidio.
"Non lascerò che sia Dio a scegliere il giorno della mia morte", ha dichiarato in un'intervista al settimanale francese "Paris Match".
(TGcom, Kataweb, Paris Match)
martedì 13 settembre 2005
Katrina non è esattamente un colpo di sfortuna
Jeremy Rifkin sulla catastrofe ambientale che ha colpito New Orleans.
Il testo originale lo trovate qui.
sabato 10 settembre 2005
11/9/2001 - 11/9/2005
Oggi ricorre un terribile anniversario. Sono passati quattro anni dall'orribile attentato alle Twin Towers.
Tutti noi abbiamo ancora impresse nella mente le immagini degli ultimi, agghiaccianti istanti di quella mattina del 2001, quando due aerei dirottati da terroristi islamici si schiantarono contro le Torri Gemelle della città di New York, colpendo il cuore dell'America ed uno dei simboli dell'Occidente, mettendo a nudo le falle della sicurezza interna americana e la crudeltà inconcepibile degli artefici di quel massacro.
Da quel giorno il mondo non sarebbe stato più lo stesso: i morti americani, nel corso degli anni, si sarebbero sommati alle migliaia di morti iracheni e americani durante la guerra in Iraq, alle centinaia di morti spagnoli dell'11/3/2004, a quelli della metropolitana londinese, ai turisti di Sharm el Sheik, e ancora in Kenia, Somalia, Libano, Indonesia, cumulando cadaveri su cadaveri, spargendo sangue, orrore e devastazione su ciò che ancora ci illudiamo sia una società civile, che continua a fare i conti con il Male inestirpabile presente nell'uomo, occidentale, orientale, cristiano, islamico, dermocratico o integralista che sia, che risponde a violenza con violenza, in una spirale di terrore dalla quale, purtroppo, sembra davvero impossibile tirarsi fuori.
Da quel momento è cambiato qualcosa nella nostra realtà, nel nostro modo di percepire il mondo e vivere la nostra quotidianità. Si è parlato di "scontro di civiltà", di "esportazione di democrazia", di lotta al Male con il Bene, di pace attraverso la guerra, ma anche se alla fine poco - forse nulla - è realmente cambiato a livello globale, se gli eventi successivi hanno reso più difficile la reale distinzione tra buoni e cattivi, è impossibile non accorgersi di come quell'attentato abbia modificato radicalmente le nostre vite, ci abbia posto davanti, in tutto e per tutto, il nuovo fenomeno del terrorismo globale e globalizzato. Un terrorismo che rifiuta l'occidente, si pone come acerrimo nemico della modernità e soprattutto come crudele distruttore di vite. Colpendo il simbolo dell'America e il centro nevralgico di New York, i terroristi di Al Qaeda hanno ferocemente messo in atto la loro strategia del terrore, manifestando il totale rifiuto dell'uomo occidentale attraverso ogni mezzo, anche l'annientamento di se stessi.
Ricordiamo i poveri innocenti che hanno perso la vita l'11 settembre, i pendolari madrileni, i londinesi, tutti i morti passati e presenti, i cadaveri senza colpe di un'infinita guerra globale, continuando ad interrogarci sul perchè di tutto questo, senza trovare alcuna risposta.
venerdì 9 settembre 2005
Scioperi della fame a Guantanamo
A Guantanamo più di duecento prigionieri, da più di cinque settimane, stanno portando avanti un ostinato sciopero della fame.
Protestano contro i continui abusi, i maltrattamenti e l'ingiusta reclusione a tempo indeterminato senza alcun processo. Sono determinati e decisi ad andare anche incontro alla morte, piuttosto che subire ancora gli abusi e le violenze, all'ordine del giorno all'interno del carcere.
(Guardian)
Il ".kid" per proteggere i minori
Nuova proposta del parlamento europeo per la tutela dei minori in rete: un dominio riservato unicamente a loro, per navigare - si spera - in totale sicurezza.
Sabina Guzzanti contro il
Presentato oggi a Venezia il documentario "Viva Zapatero", girato da Sabina Guzzanti, da molto tempo lontana dalle reti televisive italiane - l'ultima apparizione nell'unica puntata, di Raiot, censurata dalla Rai ormai quasi due anni fa.
Per lei, al Lido, dodici minuti di applausi. Per un documentario che denuncia la mancanza di libertà e l'asfissiante censura presente nel nostro paese, dove chi è al potere imbavaglia le voci "contro" e i politici dell'opposizione fanno poco o nulla per combattere le anomalie incivili del sistema.
Chernobyl: vent'anni dopo
Il rapporto delle Nazioni Unite "Chernobyl's Legacy: Health, Environmental and Socio-Economic Impacts" cerca di determinare le reali dimensioni dell'incidente nucleare del 26 aprile 1986, a causa del quale ancora oggi potrebbero morire circa quattromila persone.
martedì 6 settembre 2005
Un'offerta per il portasigarette quasi quasi la faccio
All'asta su E.bay alcuni oggetti appartenuti a Saddam Hussein. Ma in molti sono convinti che si tratti di una truffa.
Meno male che c'è Letizia
La Moratti si promuove a pieni voti.
Si autovaluta e si dà 10 e lode.
E' piena di ottimismo ed è convinta che Scuola e Università siano migliori da quando è stata introdotta la sua Riforma. Beh, chi le fa notare che non è affato vero?
L'anno prossimo andiamo in montagna
L'incredibile vicenda di due coniugi siciliani.
2000 euro di multa per essersi sistemati con gli asciugamani sul bagnasciuga in corrispondenza di uno stabilimento privato.
La veria bestia è l'uomo 2
Ci sono notizie che sembrano uscire dal peggiore incubo, o da un agghiacciante romanzo dell'orrore. Ma purtroppo sono realtà.
La vera bestia è l'uomo
Nella splendida isola di Reunion, nell'Oceano Indiano, i cani randagi vengono usati come esche vive per gli squali. Proprio così. Vengono trafitti con un amo sul muso e gettati in mare.
Aiutiamo a porre fine a questo orrore, partecipando alla petizione sul sito 30millionsdamis.
Ascolti...
Bob Dylan - Highway 61 Revisited
"Ballad of a thin man"
You walk into the room
With your pencil in your hand
You see somebody naked
And you say, "Who is that man?"
You try so hard
But you don't understand
Just what you'll say
When you get home
Because something is happening here
But you don't know what it is
Do you, Mister Jones?
You raise up your head
And you ask, "Is this where it is?"
And somebody points to you and says
"It's his"
And you say, "What's mine?"
And somebody else says, "Where what is?"
And you say, "Oh my God
Am I here all alone?"
Because something is happening here
But you don't know what it is
Do you, Mister Jones?
You hand in your ticket
And you go watch the geek
Who immediately walks up to you
When he hears you speak
And says, "How does it feel
To be such a freak?"
And you say, "Impossible"
As he hands you a bone
Because something is happening here
But you don't know what it is
Do you, Mister Jones?
You have many contacts
Among the lumberjacks
To get you facts
When someone attacks your imagination
But nobody has any respect
Anyway they already expect you
To just give a check
To tax-deductible charity organizations
You've been with the professors
And they've all liked your looks
With great lawyers you have
Discussed lepers and crooks
You've been through all of
F. Scott Fitzgerald's books
You're very well read
It's well known
Because something is happening here
But you don't know what it is
Do you, Mister Jones?
Well, the sword swallower, he comes up to you
And then he kneels
He crosses himself
And then he clicks his high heels
And without further notice
He asks you how it feels
And he says, "Here is your throat back
Thanks for the loan"
Because something is happening here
But you don't know what it is
Do you, Mister Jones?
Now you see this one-eyed midget
Shouting the word "NOW"
And you say, "For what reason?"
And he says, "How?"
And you say, "What does this mean?"
And he screams back, "You're a cow
Give me some milk
Or else go home"
Because something is happening here
But you don't know what it is
Do you, Mister Jones?
Well, you walk into the room
Like a camel and then you frown
You put your eyes in your pocket
And your nose on the ground
There ought to be a law
Against you comin' around
You should be made
To wear earphones
Because something is happening here
But you don't know what it is
Do you, Mister Jones?
lunedì 5 settembre 2005
Capolavoro Sanguinetti
Prima Moya, oggi Srichaphan: a 33 anni e per la prima volta in carriera, Davide Sanguinetti raggiunge gli ottavi di finale degli US Open.
Complimenti.
domenica 4 settembre 2005
Biglietti nominali allo stadio
Credevamo nel miracolo, e non era nemmeno quello di San Gennaro. La speranza era semplicemente che non ci fossero scontri di alcun tipo per l'emissione, l'acquisto e il ritiro primi biglietti nominali per assistere alla partita Napoli - Massese. Ovviamente ci sbagliavamo.
No direction home
Un po' di intressanti notizie su Bob Dylan, prendete nota: a novembre sarà in Italia per due concerti - 10 e 11, Bologna e Milano - e da pochi giorni è uscita, anche in Italia, "No direction home: The Soundtrack – The Bootleg Series Vol. 7", la colonna sonora del documentario realizzato da Martin Scorsese sui primi anni della carriera del menestrello di Duluth, che verrà trasmesso dalla BBC il 26 e 27 settembre.
Per i concerti mancano i soldi ed il tempo - e aggiungiamoci che sia Bologna che Milano sono abbastanza distanti -, al film dovrò rinunciare perchè non ho il satellite, ma questo nuovo, incredibile bootleg non potrà sfuggirmi per niente al mondo.
Date un po' un'occhiata alla tracklist per restare senza parole, proprio come me.
sabato 3 settembre 2005
Caro Mr. Bush...
Lettera aperta di Michael Moore al presidente degli Stati Uniti George W. Bush, dopo la catastrofe di New Orleans.
La versione originale la trovate qui.
venerdì 2 settembre 2005
Alfio Antico a Palermo
E pensare che mi spacciavo per un esperto di musica.
A Palermo mi portano al concerto gratuito di Alfio Antico, in Piazza Kalsa, ed io non l'avevo mai nemmeno sentito nominare. Aveva portato con sè solo una parte dei suoi settanta tamburi e quando è salito sul palco, vestito di bianco e accompagnato soltanto da Amedeo Ronga al contrabasso e Alessandro Moretti alla fisarmonica, ho addirittura pensato che mi sarei annoiato da morire. Ma poi Alfio ha iniziato a suonare uno dei suoi tamburi. Ha parlato della sua terra - la Sicilia - e del suo popolo, incantando la platea con le sue storie e, soprattutto, con la sua incredibile abilità nel maneggiare tammorre, tamburi e tamburelli, riuscendo a ricreare suoni e tonalità magiche ad una velocità impressionante.
Suoni, parole, sensazioni ed emozioni. Pathos e memoria. Passione e tradizione. E' stato un concerto indimenticabile.
"Nelle sue mani, il tamburo esprime sonorità impensabili, che ci fanno comprendere le risorse estreme di questo pur semplice strumento. Alfio vi aggiunge la sua vena poetica, espressa nella lingua che meglio conosce, il siciliano; la sua teatralità naturale e dirompente. Ma c'è anche un messaggio forte verso il recupero di una tradizione piena, fatta non solo di musica, ma di contatto di terra".
(Dalla biografia dell'artista, all'interno del sito ufficiale)
giovedì 1 settembre 2005
Sono tornato.
La Sicilia è splendida.