martedì 31 marzo 2009

I fornelli solari per i rifugiati del Darfur



Nonostante la situazione critica in Darfur e i lenti, lentissimi passi verso una intesa tra ribelli e governo sudanese, c’è la possibilità di raccontare una storia diversa. Una storia che non t’aspetti: costruttiva, insolita, importante.
Questa storia arriva dal Chad, più precisamente dal campo di Iridimi, che raccoglie 17.000 rifugiati (più di 4.500 famiglie) provenienti dal Darfur. In questo campo, occupato soprattutto da donne e bambini, il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite offre razioni di cibo e legna da ardere e, sebbene il cibo spesso basti a sfamare le famiglie, la legna per cucinare non sempre è abbastanza.
Questo è infatti uno dei maggiori problemi per le famiglie del campo: trovare il combustibile per cuocere gli alimenti o bollire l’acqua, procedura necessaria per evitare malattie.
Per affrontare questo inconveniente le donne non hanno perso la speranza, e hanno fatto proprio un nuovo modo di cuocere i cibi. Al posto della legna, usano l’energia solare.
La soluzione è arrivata con l’aiuto dell’associazione Jewish World Watch e della Solar Cookers International (SCI), che ha introdotto nel campo i “fornelli solari” – dall’inglese, Solar cooker – permettendo di sfruttare l’energia proveniente sole per cucinare.
Insieme alla SCI e alla Jewish World Watch, altre organizzazioni come la Netherlands Refugee Foundation, Darfur Assistance Project, Dora Levit Family Fund e la Hesed Fund hanno dato il loro contributo.



Alcune donne del campo hanno ricevuto la formazione teorica e pratica per la costruzione di questi fornelli, in modo da poter anche preparare a loro volta altre donne del campo.
Come si assembla questo fornello? Con due pezzi di cartone coperti di carta stagnola doppia, che vanno a formare una grande ciotola, in grado di raccogliere il calore: una volta preparato, è necessario posizionarlo al sole, in un luogo al riparo dal vento, ed in questo modo la luce del sole può scaldarlo ed essere usata per cucinare.



Ovviamente, è necessario un po’ di tempo in più, ma nonostante ciò questa soluzione è molto utile quando manca la legna, sia per bollire l’acqua che per cuocere la farina di mais - il principale nutrimento per i rifugiati – la soia o i legumi forniti dal Programma Alimentare.
Sul sito http://solarcookers.org è spiegata nel dettaglio la procedura e i passi in avanti fatti dal progetto, che finora ha donato più di 40.000 fornelli solari. È anche possibile contribuire e donare uno o più fornelli ai rifugiati (ognuno costa 15 dollari).
Da Iridimi, il progetto è arrivato anche al campo di Touloum e attualmente in quello di Oure Cassoni, riuscendo ad offrire una valida alternativa per la sopravvivenza.
Un piccolo, grande successo.


(Foto da Solar Cookers Wikia)

lunedì 30 marzo 2009

Opportunità

"Ho voluto risarcire, e non è la prima volta che lo faccio, una persona che ha avuto un passato difficile, fatto di sconfitte pesanti come macigni. Su Daniela si sono dette tante cose. Io non voglio giudicare se lei abbia ragione o meno. Voglio darle un’opportunità".
Il buon samaritano Emilio Fede affida la conduzione di Sipario a Daniela Martani, ex Alitalia, ex Gf, ex Fattoria. Una ex di tutto.
Il nome giusto per un appuntamento - ovviamente - da perdere.

(Corriere)

Il Fasciocomunista



Avevo il Fasciocomunista di Antonio Pennacchi sul comodino da una vita, lettura consigliata e prestito d'amore che rischiava d'essere sommerso da decine e decine di nuove letture.

Ma poi l'ho riacciuffato, un paio di settimane fa, e mi ha accompagnato durante il saliscendi milanese e - tornato a Napoli - nei miei rapidi spostamenti metropolitani.
Che dire: nonostante un'iniziale avversione, il personaggio di Accio Benassi mi ha conquistato completamente. Un mattacchione scapestrato e cinico, politicamente instabile, una mina vagante che attraversa gli anni più caldi della nostra storia, passando tranquillamente dal seminario all'MSI, con una capatina alla DC per finire poi nell'estrema sinistra, durante il 68/69.
Un romanzo vibrante e pieno di immagini rocambolesche, di lotte ideologiche e piccole/grandi battaglie. Un romanzo scritto in modo diretto, senza tanti fronzoli, che va al cuore delle cose e degli avvenimenti.
Un romanzo che ci descrive e ci ricorda la nostra storia sociale, culturale e politica.  Necessario e intenso.

(Wikipedia)

domenica 29 marzo 2009

Problemi per Manu Chao

Vi ricordate quando cantava "Clandestino"?
Beh, ora Manu Chao rischia l'espulsione dal Messico.

(PeaceReporter)

sabato 28 marzo 2009

Silicon Dust al Duel Beat



Stasera al Duel:Beat_sala3 si esibiranno i Silicon Dust.

Se a qualcuno questo nome dice poco, immaginate dei Chemical Brothers di casa nostra che prendono spunto da Daft Punk e da Aphex Twin, e ci aggiungono una performance live che riserva molte ma molte sorprese (con luci, videoinstallazioni e tanto altro).
Presenteranno l'Ep Lulin - come la cometa "verde" che pochi mesi fa ha "sfiorato" la terra - all'interno della rassegna di musica iSabato@duel:beat a cura di Freak Out.
Lulin è il loro primo cd, completamente autoprodotto, ed esce dopo tre anni di attività della band formata da Claudio Di Gennaro (Naro), Gianluca Spinelli (Spin) e Renato Brunelli (ReBr): cinque brani travolgenti e ricchi disperimentazione sonora.
www.silicondust.it – www.myspace.com/silicondust

venerdì 27 marzo 2009

Un paio di cose su Aphex Twin



Quel pazzo di Aphex Twin – all’anagrafe Richard David James – viene dall’Irlanda ma la sua musica è universale. Elettronica pura, miscellanea, campionamenti, musica dance che attraversa e sfocia nella Techno, nell’Ambient e nell’House.

È il padre della Trance Dance. Cosa è la trance dance? Un motivo per ascoltare Aphex Twin.
Grande sperimentatore e amante del taglia e incolla musicale, frullatore di generi e stili, è riuscito nella sua carriera a realizzare album incredibili per varietà e influenze.
C’è chi dice sia ampiamente sopravvalutato, chi lo considera un guru, il migliore, il trait d’union tra l’ambient e la techno, una ragione per vivere.
Ma chi se lo ricorda meglio, chi tra i profani ha il suo nome stampato nella mente, ce l’ha soprattutto per le foto inquietanti sui suoi cd – o meglio, non inquietanti ma quanto meno strane: la faccia di Richard sorridente o deformata, divenuta calco da ripetere all’infinito, figurina polivalente, messaggio in codice – e soprattutto  per i videoclip di accompagnamento.
Su tutti, tre. Tutti in coppia con il regista e artista Chris Cunningham (ha realizzato anche Only You dei Portishead).


Come to Daddy, senza dubbio. Contenuto nell’album  Richard D. James. Vedere questo videoclip alle 5 di pomeriggio su Mtv poteva non farti dormire per tutta la notte. Incubo postatomico popolato da bimbi inquietanti e mostri usciti dagli inferi.




E dopo ancora il secondo singolo di questo disco, Windowlicker. Un film, più che un video. Una storia senza senso che invece un senso forse ce l’ha. Danze oniriche e donne mostruose, cadillac e nigga’ style. Un quasi musical.





Infine, il film. Un vero cortometraggio horror/dance. Opera sperimentale di Chris Cunningham con le musiche di Aphex Twin: Rubber Johnny.




Una minima idea della sua produzione (la sua discografia è molto ricca)? Come sempre, viene in aiuto Youtube. Si va dalla techno alla dance, dall’ambiente alle tracce di semplice piano. Una produzione che senza dubbio alterna capolavori a opere non pienamente riuscite. Ma comunque importanti.


Sfuggente, schivo, misterioso, estraneo alle logiche più puramente commerciali della musica, Aphex Twin è uno degli artisti della musica contemporanea che si devono conoscere, almeno un po’.
Soprattutto ora che pare sia scomparso dalle scene (c’è chi dice stia registrando con altri pseudonimi, ma in realtà non è niente di certo).

martedì 24 marzo 2009

Trovare una camera a Milano



Trovare una camera a Milano
non è una delle cose più semplici del mondo.

Soprattutto se non si ha molta esperienza nel settore e si arriva per la prima volta a Milano tipo scena di Totò e Peppino (maglione a collo alto, convinto di trovare la nebbia, etc etc...).
Secondamano non è che serva poi tanto, e se ti sei appuntato 40 numeri di telefono sulla moleskine una ventina di giorni fa dopo aver scavato bene su bakeca e kijiji, beh quasi tutti non ti serviranno più. Già trovato, buona ricerca... Mi spiace ma cerco inquilino per tutto l'anno... in realtà non ho più quella stanza lì, ma una vicino Monza, ma ben collegata!
In realtà il tempo medio di assegnazione di un inquilino ad una camera, a Milano, è di 30 minuti / 3 ore. Alle volte ho creduto che gli annunci fossero finti, dato che manco mezz'ora dopo aver letto l'annuncio sul web, la camera era già bella che andata.
E poi mi fanno tenerezza ora - con il senno di poi - quelli che sui siti di ricerca scrivono "cerco casa max 350 euro vicino metro": impossibile, sul serio. A quel prezzo non ti danno neanche una branda sul naviglio pavese.
Per il resto, c'è sempre qualcuno che fa il furbo (è vicino alla metro, in realtà devi farti altri 2 km a piedi) e chi promette affitti bassissimi, ma con le spese vicino raddoppia almeno il prezzo. O ancora chi è così criptico, ma così criptico nella descrizione della sua stanza, che capisci lontano un miglio che si tratta di un pacco.
Meno male che i mezzi pubblici aiutano parecchio, e in poco più di un'ora sei da un capo all'altro della città: basta mezza giornata e ti sposti come se abitassi a Milano da un paio d'anni, con sicurezza ti muovi intersecando metro rossa, gialla e verde, prendi un tram al volo, ti fai un giro sulla 90 e poi sulla 91, e dopo il terzo giorno inizi a dispensare suggerimenti anche al cingalese spaesato più di te, che non sa a che fermata scendere per andare a Corso Buenos Aires.
3-4 contatti li abbiamo presi però e intanto che si aspetta la risposta un bell'account su Easystanza forse potrà tornare utile (intanto è arrivata una nuova notifica sull'account, incrociamo le dita).
Certo che per le donne è tutta un'altra storia, sempre più fortunate: a parte l'infinità di offerte in più, hanno anche delle evidenti agevolazioni. Come l'annuncio letto l'altro ieri: camera gratis in appartamento per ragazze, basta che mi facciano la spesa e mi puliscano casa. Un mito.

martedì 17 marzo 2009

Harvest



Ho scritto di Harvest e Neil Young per Mescalina.

Harvest in inglese significa mietitura. La mietitura è il processo con cui, nei campi, si raccolgono i cereali maturi.
Inteso in questo senso, Harvest di Neil Young è la mietitura del miglior prodotto musicale del cantante canadese. Chiaro, no?
Siamo nel 1972 e Neil Young, artista country rock dalla vocina acuta riconoscibile tra milioni, che aveva già inciso gli ottimi Neil Young (1968) Everybody Knows This is Nowhere (1969) e After the Gold Rush (1970), regista un disco dalla copertina “essenziale” e dalle canzoni speciali.
Il cd si chiama Harvest, è suonato con il gruppo di musicisti country The Stray Gators (Jack Nitzsche (piano), Ben Keith (chitarra), Tim Drummond (basso) and Kenny Buttrey (batteria), e se volete esagerare con gli amici potete affermare senza paura che si tratta di uno dei 100 dischi più importanti della storia della musica.

(Mescalina)

lunedì 16 marzo 2009

Muziic

Ho appena scaricato Muziic. Per ora non c'ho capito molto, ho notato solo che è lentissimo.
(Update: niente da fare, si accettano consigli su come usarlo, non riesco a sentire nulla).


(Muziic)

sabato 14 marzo 2009

Relax



Dopo settimane stressanti e piene di impegni come quelle trascorse, ecco quello che mi ci vorrebbe: sedia a dondolo high tech con cuscini ad acqua.

Sai che relax.

(Gizmodo)

giovedì 12 marzo 2009

A Napoli la protesta dei parcheggiatori abusivi



Cose che accadono solo a Napoli
: i parcheggiatori abusivi protestano e chiedono di organizzarsi in cooperativa.

La cosa più bella è leggere le dichiarazioni dei parcheggiatori e quelle degli abitanti della zona. Stando a quelle, i parcheggiatori sembrerebbero quasi un bene necessario: gli automobilisti ne hanno bisogno ("E adesso dove la metto macchina? Che fa il Comune?"), loro sono miti, disponibili, non chiedono mai molto ("Con noi stanno tutti tranquilli, per un´intera giornata si può anche pagare un solo euro. La tariffa è a piacere"), qualcuno chiede che il loro lavoro vada regolarizzato, leggo che secondo qualcuno svolgono "un po' il ruolo delle ronde".
Strano, forse solo io ho sempre visto parcheggiatori abusivi drogati, invadenti, prepotenti, ubriachi, nervosi, criminali, appena usciti di galera, spesso tendenti alla minaccia, volgari, capaci di chiedere anche 5 euro per un parcheggio... probabilmente mi sbagliavo, questi parcheggiatori sono dei santi!
Assurdo. Mi chiedo come potranno mai cambiare le cose, qui...

(la Repubblica)

Diversamente abili, portatori di handicap, handicappati: cambiamo ma non solo a parole

Una proposta.

"Pensavo, dopo essere stato colpito dalla Malattia di Parkinson, di aver conosciuto tutte le brutture del mondo: ma sbagliavo! Il peggio è sempre in agguato ed ha un nome che la moderna linguistica cerca di edulcorare: diversamente abile. Un tempo erano definiti portatori di handicap, e prima ancora handicappati [...] Ora è tempo di non ricadere nello stesso errore e io desidero che quello che accade ai diversamente abili venga commisurato e riportato nel giusto alveo. L’idea è questa: creare una struttura legale, spalmata sulle province e sui grandi centri fino ai piccoli paesi, di modo che il diversamente abile vessato, si possa a essa rivolgere per avere giustizia".

(Lankelot)

mercoledì 11 marzo 2009

Il paese è reale - primo ascolto



Album comprato, scetticismo superato.
Alla fine le brutte notizie si metabolizzano, il tempo passa e quello che resta è solo la musica.

Il disco Il Paese è reale, ovvero Afterhours e 19 artisti più o meno emergenti del panorama italiano, mi sembra ascoltabile e variegato, ma anche poco equilibrato. Ci sono tracce bellissime (Basile, Dente, Zu, Antolini, Marta sui tubi) e cose non proprio - per non dire per nulla - riuscite (Teatro degli Orrori, Calibro 35, A toys Orchestra, Zen Circus).
Comunque, per 9 euro e 90, è un signor disco.

lunedì 9 marzo 2009

Peppino Impastato, un eroe

Volete fare qualcosa di molto costruttivo per il resto della serata?
Provate a fare un salto su XL ad ascoltare alcune delle trasmissioni di Peppino Impastato. La sua storia, ovviamente, la conoscete già. Qui ora c'è anche la sua voce (e qui uno splendido speciale).
Non è un eroe un uomo che, in clima di schifosa omertà e l'indifferenza, grida nei confronti della mafia tutta la sua rabbia, senza paura? Che svela la corruzione, le collusioni tra mafia e politica, i loschi affari della mafia?
Un Eroe.
Grazie a Gianfranco per la segnalazione, un libro+dvd per Stampa Alternativa.


(XL, Lankelot)

Ronaldo torna al gol

Ronaldo segna il gol del pareggio contro il Palmeiras, dopo un lungo digiuno. Solo di gol, almeno a vedere le sue rotondità.

domenica 8 marzo 2009

David Foster Wallace, opera infinita



Solo tra qualche anno, forse molti anni, coglieremo a pieno la grandezza dell'opera di David Foster Wallace, nato a Ithaca nel 1962 e morto suicida il 12 settembre 2008 a Claremont, in California. Si è impiccato nella sua casa e il suo cadavere è stato ritrovato dalla moglie, verso le 21:30 di sera.

Con lui se n'è andato un pezzo fondamentale della letteratura americana contemporanea. Al di là dell'essere autore di culto, venerato dalla critica e con un numero in(de)finito di fan in tutto il mondo, Foster Wallace aveva davvero rivoluzionato dal profondo il modo di fare letteratura. Foster Wallace aveva spostato qualche chilometro più in là i paletti convenzionali della scrittura. [...]

Ho scritto un po' di riflessioni sparse su David Foster Wallace per Whipart.

venerdì 6 marzo 2009

Nano Marzo



Clicca e sfoglia il nuovo nano.

Leggere Brautigan



La bellezza dello stile di Richard Brautigan è quel suo essere sempre sospeso e svagato, il suo sottile humor, l’ironia surreale che ravviva le sue pagine, la riflessione malinconica e l’interessamento per i piccoli dettagli, anche insignificanti, il suo amore per il divagare senza senso tra le pieghe del racconto, e dell'animo umano.
Leggere Brautigan credo sia il modo migliore per ricordare uno scrittore dalle nostre parti un po’ trascurato.

martedì 3 marzo 2009

Mascara

Vi siete emozionati anche voi vedendo il golazzo di Mascara contro il Palermo, vero? Io sì, mi sono entusiasmato, l'ho trovato un colpo di genio formidabile, ma la prodezza in sé non mi ha sorpreso.
Mascara è uno che colpi ad effetto di questo tipo li ha sempre fatti e cercati, vedi anche l'eurogol in casa dell'Inter da trenta metri e posizione defilata.
Quindi, non c'è da stupirsi. E non c'è nemmeno da gridare alla nazionale, come ho letto da qualche parte. Perché Mascara è un autentico talento, ma è anche un giocatore un po' discontinuo e troppo in là con gli anni (è del 79).
Complimenti comunque: questo sarà il gol più bello del campionato di quest'anno.



La situazione del lavoro in Italia

Stamattina mi ero svegliato con un rinnovato interesse verso i motori di ricerca di lavoro sul web. Non so perché.
Mi è bastata la consultazione di un paio di annunci per perdere l'interesse:
Corso di formazione con stage annesso nel settore giornalismo: numero registrati 362
Lavoro settore redazione, contratto non definito, quindi sicuramente due spiccioli: numero registrati 2062

Un paio volevano gratuitamente conduttori di tg
, uffici stampa, copywriter per un po' aggratis ma con ottime prospettive di crescita.
Ma è possibile che qui in Italia se non si ha una raccomandazione o qualche decina di santi in paradiso un lavoro decente nel settore della comunicazione non si trovi nemmeno col binocolo
? (e non è la crisi, almeno non è solo quella: sfido chiunque a dimostrare il contrario).

lunedì 2 marzo 2009

Diritti umani: la Corte di Strasburgo condanna la Russia



Nuova condanna per la Russia: la Corte europea dei diritti dell’uomo si è pronunciata a proposito della sparizione e la probabile uccisione di numerosi civili ceceni negli ultimi anni.
Diverse le sentenze emesse ieri dai giudici di Strasburgo: tra queste risalto particolare meritano quelle riguardanti la scomparsa nel 2002 di tre persone che abitavano nel distretto di Urus-Martan, e quella relativa alla sparizione di un abitante di Cechen Aul nel 2004.
In questi e in altri casi gli uomini – assicurano i testimoni oculari, i familiari delle vittime - sono stati prelevati dalle loro case nelle prime ore del mattino da uomini russi (o che parlavano russo) armati e in uniforme, e sono stati caricati su mezzi militari. Inoltre, la condanna è arrivata anche per non avere fornito le prove e i documenti che la Corte aveva richiesto.
A seguito di queste sentenze, la Russia è stata condannata a pagare ai familiari delle presunte vittime un totale di 177mila euro per violazione del diritto alla vita, per i trattamenti inumani e degradanti e per la mancanza di una inchiesta efficace dopo la loro scomparsa.
Questi soldi sono il risarcimento per le vittime di quelli che – stando a incredibili colpi di scena – sono alcuni dei tanti omicidi brutali compiuti dai soldati russi. Detenzione illegale, rapimenti, maltrattamenti e assassini di civili, soprattutto nel territorio Ceceno, continuano ad essere molto frequenti e quasi sempre impuniti.
Il problema delle sparizioni e delle uccisioni in Russia – e soprattutto in Cecenia, ancora frequente teatro di lotte e violenze nel silenzio mediatico generale – è stato spesso uno degli argomenti principali degli articoli e delle inchieste di Anna Politkovskaja, la giornalista russa del settimanale Novaja Gazeta, assassinata nel suo appartamento, in un quartiere centrale di Mosca il 7 ottobre del 2006. Ricordiamo che il tribunale di Mosca ha assolto tutti e quattro gli indagati dell’assassinio (due fratelli ceceni, Dzhabrail e Ibrahim Machmudov, un ex poliziotto moscovita, Sergej Chadzhikurbanov e il colonnello dei servizi segreti russi Pavel Rjaguzov).

Pillole di Yunus

"Noi facciamo il contrario di quello che fanno le banche di tutto il mondo. Le banche di tutto il mondo sono in mano ai ricchi, le nostre sono in mano ai poveri".
La diretta web, qui.

(Corriere)

domenica 1 marzo 2009

Muhammad Yunus in Italia



Ricordo come se fosse ieri quando lessi per la prima volta il libro di Muhammad Yunus, il banchiere dei poveri.
Lessi la sua biografia, le storie che raccontava e la genesi del microcredito, della Grameen Bank e del suo sogno più grande: "Un giorno i nostri nipoti andranno nei musei per vedere cosa fosse la povertà".
Mi sono appassionato ai suoi racconti, alla sua economia, alla sua speranza in un mondo migliore. Ci credevo, eppure intorno a me vedevo l'esatto contrario. Ma un altro mondo è possibile, se ci sforziamo un po'.
Domani alle ore 11 in diretta web sul sito del corriere sarà trasmesso l'incontro di Yunus con il presidente della Fondazione Cariplo, Giuseppe Guzzetti.
Consiglio a tutti di vederlo.


(E' appena iniziato, c'è anche Gad Lerner a moderare)


(Yunus, Corriere)