mercoledì 26 novembre 2014

Econote: è il nostro compleanno! Regaliamo un computer al reparto di Oncologia Pediatrica del primo Policlinico



Se mi guardo indietro, durante quest'anno di Econote, vedo soprattutto sorrisi: i sorrisi della gente che con noi ha scoperto i luoghi più belli di Napoli, i sorrisi durante le nostre riunioni, quelli dei bimbi durante i laboratori di riciclo creativo. Le centinaia di persone che sono entrate in contatto con la nostra associazione ci hanno fatto davvero capire che "un altro mondo è possibile", e che Napoli non si arrende.

E così sembra incredibile, l'associazione compie un anno. E il 13 dicembre 2014 vuole invitare tutti i lettori, gli associati e gli appassionati di ecologia e sostenibilità a uno Swap Party di beneficenza.

Il ricavato servirà ad acquistare un pc (non solo uno speriamo più di uno!) da destinare reparto di Oncologia Pediatrica del 1° Policlinico di Napoli. L’intento è supportare l’Associazione “Diamo una mano” che si occupa di portare la normalità nel reparto oncologico pediatrico del Primo Policlinico di Napoli con piccoli e grandi gesti.

«Quest’anno è stato intenso, abbiamo messo in piedi una struttura che non c’era, ogni giorno siamo on line con notizie dal mondo della sostenibilità con una redazione distribuita in tutta Italia, abbiamo attiva una collana di ebook con 40K, più di 400 persone hanno seguito gli eventi di turismo sostenibile che abbiamo promosso a Napoli e in Campania. Ma quest’anno ci siamo soprattutto dedicati ai laboratori di riciclo creativo nelle scuole elementari con il progetto sostenuto dal Forum delle Culture di Napoli e della Campania: Riduci, riusa, ricicla, crea! Ed è quindi ai bambini che vogliamo dedicare questo primo compleanno, a partire dai bambini che si trovano dove non dovrebbero mai stare: in un reparto oncologico» spiega il Presidente dell’Associazione Econote Marianna Sansone.

Sabato 13 dicembre alle 18.00 al Ginger Bar di Pozzuoli, ognuno potrà portare un oggetto da swappare, scambiare e barattare con un altro. Ci sarà una breve presentazione delle attività dell’Associazione e brinderemo alla strada fatta e a quella ancora da fare. Nei giorni successivi all’evento andremo ad acquistare il computer e lo porteremo al reparto.

Chiunque volesse sostenere l’iniziativa e partecipare può scrivere a info@econote.it o chiamare al numero 3936098130. Vi aspettiamo numerosi!
Partner dell’iniziativa: Diamounamano, Ginger Bar, Life HD, Puntobio Napoli, Napoli Incontra, Il Cervillo Residence, Radio Siani.

martedì 18 novembre 2014

Quanto ci distraggono i social network?



Per scrivere questo post mi sono imposto di metterci mezz'ora, non di più. Già so che ce ne metterò almeno il doppio, perché:

- mi arriveranno alcune notifiche su facebook
- riceverò una mail di lavoro
- forse un messaggio su whatsapp
- improvvisamente mi verrà voglia di ascoltare una canzone su spotify
- poi leggerò un paio di pagine sul kindle
- e infine tornerò a scrivere questo post

Che i social network e molta della tecnologia che usiamo abbiano completamente cambiato la nostra vita e il nostro modo di interfacciarsi con gli altri è ormai fuori da ogni dubbio: sono stati scritti decine di testi sull'argomento, alcuni più apocalittici, altri maggiormente integrati. Se alcune ricerche ci dicono che i social network distraggono i giovani da altri vizi, altri ci confermano la loro pericolosità in termini di distrazione, per i giovani e per i meno giovani.

Da quando esistono i social network leggo meno libri, più articoli online, più estratti, più pdf, ma molti meno libri. Da quando esistono facebook e twitter e soprattutto da quando ho le applicazioni sullo smartphone, quindi più o meno da 3 anni, non c'è stato un giorno in cui io non abbia consultato i social network. La mia presenza sui social network, volendo quantificarla, varia da un'ora alle tre ore al giorno – io con i social ci lavoro, sia chiaro – ma in queste ore molto spesso sono indubbiamente distratto: dai post scemi del mio amico scemo, da un link acchiappaclick messo da una pagina fb che non ricordavo di seguire, da quella foto di quel vecchio amico che non ricordavo si fosse trasferito in Galles.

Tutto tempo sprecato? Difficile da dirsi, ma il più delle volte è sì, tempo sprecato. Ma per quante volte mi trattenga dal cliccare sul sederone di Kim Kardashian, per quanto provi a non farmi incuriosire da quel video in cui il cane mangia tutti i wurstel degli altri cani più grandi di lui, alla decima comparsa sulla mia timeline cadrò in tentazione e ci cliccherò. Mi capita sempre più spesso, e credo capiti a molte altre persone come me, che hanno cambiato la propria dieta mediatica senza volerlo, e le 12, 14 ore produttive durante la giornata sono costantemente intaccate da questi "detriti del web" che si accumulano in tutti gli account social. Evitare di sporcarsi è sempre più difficile, e distrarsi sempre più semplice. Alcuni usano applicazioni e tool per essere più produttivi, io non l'ho ancora fatto, ma non lo escludo.

L'approfondimento e la cura sembrano – mi si perdoni il taglio apocalittico – costantemente in pericolo, in vari campi, e tutto questo si ripercuote sulla nostra vita quotidiana. Siamo troppo distratti da troppe cose su troppi social network, alla ricerca perenne del click e della gratifica della condivisione apprezzata.  Quella che sentiamo sulle spalle, nel collo e nella testa è una sorta di sbronza di contenuti, un overload di informazioni non filtrate che nulla aggiungono e nulla tolgono alla nostra formazione e non offrono approfondimenti di qualità. Alle volte, quando finisce la giornata, sento il peso di tutta la deriva multitasking che ha preso la nostra vita, e mi sembra di non reggerla più.
Ma è solo un momento, ormai ci sono, ci siamo dentro ed è difficile uscirne fuori, a meno di non "suicidarsi dai social", cosa che sempre più persone fanno, per disintossicarsi e tornare ad essere liberi dai click e dagli share.


Come fare la raccolta differenziata dell’alluminio

Su Econote ho provato a fare un po' di chiarezza su come differenziare l'alluminio.

L’alluminio è un materiale che troviamo un po’ ovunque nelle nostre case: conserve, latte, lattine, sono fatte di alluminio e le usiamo per mangiare, anche se sarebbe sempre preferibile usare prodotti freschi e di stagione, con imballaggi ridotti al minimo. Prima di tutto attenzione alle scritte: tutti gli oggetti di alluminio che possono essere riutilizzati portano la sigla “Al” o “alu”. Non vanno raccolti come alluminio i contenitori etichettati “T” e “F”, che rientrano nella categoria “pericolosi” in quanto contenenti prodotti chimici quali colle, diserbanti e così via. Quindi, occhio alle scritte.

Continua qui.

venerdì 14 novembre 2014

Campagna Estiva della Guardia Costiera: 13 milioni di euro di beni sequestrati - Tiscali

Il mio nuovo articolo per Tiscali:
L'estate è ormai finita, inizia a fare freddo in tutta Italia, ma non dobbiamo dimenticare l'importanza del mare e della sua salvaguardia. Neanche in inverno. C'è chi lavora quotidianamente per preservare le nostre coste, e quest'estate il lavoro è stato tanto. La Guardia Costiera ha infatti appena rilasciato il rapporto sulla Campagna Nazionale Concentrata di Tutela Ambientale condotta lungo tutta la stagione estiva dal Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, che è stata realizzata per difendere, a largo spettro, il mare e le coste dalle diverse forme di eco-aggressione.



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