giovedì 12 marzo 2009

Diversamente abili, portatori di handicap, handicappati: cambiamo ma non solo a parole

Una proposta.

"Pensavo, dopo essere stato colpito dalla Malattia di Parkinson, di aver conosciuto tutte le brutture del mondo: ma sbagliavo! Il peggio è sempre in agguato ed ha un nome che la moderna linguistica cerca di edulcorare: diversamente abile. Un tempo erano definiti portatori di handicap, e prima ancora handicappati [...] Ora è tempo di non ricadere nello stesso errore e io desidero che quello che accade ai diversamente abili venga commisurato e riportato nel giusto alveo. L’idea è questa: creare una struttura legale, spalmata sulle province e sui grandi centri fino ai piccoli paesi, di modo che il diversamente abile vessato, si possa a essa rivolgere per avere giustizia".

(Lankelot)

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