"La sfida per i leader del G8, pertanto, non è soltanto quella di dedicare maggiori risorse alla lotta alla povertà in Africa, ma anche di adottare metodi migliori per canalizzarle, che possano ridurre considerevolmente l’impatto dei problemi appena descritti. Alcune delle misure che potrebbero essere introdotte includono:
1. Impegni concreti, soprattutto da parte dei paesi donatori, nel raggiungimento degli obiettivi contenuti nella Dichiarazione di Parigi sull’armonizzazione e l’efficacia degli aiuti.
2. Strategie specifiche per creare le condizioni necessarie per l’assorbimento effettivo degli aiuti aggiuntivi con un’ottica di lungo periodo, paese per paese e settore per settore.
3. Maggiore attenzione alle variabili politico-istituzionali e al rapporto fra aiuti e democratizzazione, per evitare che maggiori aiuti provochino peggioramenti nella qualità della governance dei paesi riceventi.
4. Introduzione di modalità di intervento innovative, come co-finanziamenti pubblico-privato per lo sviluppo delle infrastrutture, o sistemi di trasferimenti diretti di risorse a individui e famiglie che vivono al di sotto della soglia di povertà".
Paolo De Renzio ci spiega quali debbano essere le misure da adottare per far sì che il raddoppiamento degli aiuti all'Africa, uno dei temi cruciali del G8 che si sta svolgendo in Scozia, crei realmente un miglioramento dell'economia africana, senza il rischio di aumentare i problemi, invece di eliminarli.
Il testo integrale e' disponibile sul sito www.lavoce.info.
interessante.
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