lunedì 27 giugno 2005

La guerra infinita


E' di oggi la notizia del Sunday Times che conferma i colloqui segreti degli USA con i ribelli iracheni.
"Dopo avere tentato per due anni e mezzo di ignorarli, di sterminarli, di incarcerarli, di licenziarli come "residuati del regime negli ultimi spasmi dell'agonia", gli strateghi del sanguinoso pantano iracheno si sono rassegnati a incontrare quel "nemico inesistente" che ogni giorno si fa più forte e aggressivo sul territorio", scrive il quotidiano inglese.
Come ricorda Vittorio Zucconi nel suo articolo su Repubblica.it, la situazione della guerriglia irachena è tutt'altro che vicina ad una soluzione o a qualsiasi tipo di progresso, ed il caos è ormai senza più controllo. E precisa: "I mesi di maggio e giugno sono stati i più sanguinosi per gli americani in Iraq, dopo il gennaio della grande offensiva terroristica. Sessantanove caduti in azione bellica in maggio, 51 in giugno, contro una media di 33 nei mesi di febbraio, marzo e aprile, verso un totale che ormai ha superato i 1.700 soldati uccisi e 14 mila feriti".


La situazione è, senza mezzi termini, insostenibile e disumana, giorno dopo giorno più tesa, con decine di morti quotidiane soprattutto civili. Ormai si tratta di cifre apocalittiche. Che rendono l'Iraq simile se non peggiore rispetto al Vietnam di trent'anni fa.
Le trattative con i ribelli sono un primo passo verso la salvezza di un popolo martire e innocente. Che non deve più piangere decine di morti ogni giorno.
Avete fallito. Non avete esportato democrazia, ma soltanto morte. Ritirate, e ritiriamo, al più presto le nostre truppe da quell'inferno sulla Terra. E' necessario porre fine a quest'incubo che ormai dura da più di due anni. Per il bene di tutti, dei nostri soldati, ma soprattutto del popolo iracheno incolpevole vittima di quest'orrore.


(Sunday Times, Repubblica, Iraqbodycount)


1 commento:

  1. E' si sono d'accordo...hanno fallito!
    tutto sto casino per cosa?..mah

    www.ilmondonuovo.blogspot.com

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