martedì 3 maggio 2005

America paranoica

Negli Stati Uniti d'America, ci si prepara ad affrontare il "Nemico Esterno Illusorio", nel quadro più generale della "guerra al terrorismo" e della sicurezza nazionale. Ma alla fine, "Topoff dopo Topoff", non si fa altro che alimentare il "Fear Factor", pressocchè inutile ed eccessivo, riuscendo però a far credere alla popolazione americana di essere costantemente nel mirino dei terroristi.


Due passi interessanti, con un po' di cifre e osservazioni che fanno riflettere:


"[...] questo processo di costruzione del consenso si estende a decine di migliaia di persone che occupano posizioni autorevoli. Perciò, l'agenda antiterrorismo e le esercitazioni diventano un argomento di discussionenell'ambito di numerose organizzazioni governative e non. Inoltre, l'organizzazione di queste esercitazioni antiterrorismo va a sostegno della dottrina della Sicurezza Nazionale della guerra preventiva, vale a dire la dottrina per cui l'America ha legittimato il diritto all'autodifesa, intervenendo in Paesi stranieri per difendere se stessa contro i terroristi. Allora, viene alimentato il mito delle armi di distruzione di massa nelle mani di terroristi, che le vogliono usare contro l'America, quando nei fatti sono gli USA i più grossi produttori di armi di distruzione di massa, con un bilancio della Difesa di più di 400 miliardi di dollari per anno"


"La guerra interna al terrorismo dipende dalla dottrina del Pentagono sulla difesa della Nazione. Una montagna di norme repressive sta per essere emanata in nome della sicurezza interna. La cosiddetta sicurezza della Nazione, all'origine collocata all'interno delle operazioni non belliche del Pentagono, costituisce oggi l'esempio di come il Pentagono ha dichiarato guerra all'America. Sviluppatasi per il nuovo campo di battaglia, questa dottrina militare in piena evoluzione tenta di giustificare i nuovi ruoli e le nuove missioni del Pentagono all'interno dell'America. Un'autorità legale diffusa ed enormi mezzi finanziari per spiare l'opinione pubblica dissenziente, designata altrimenti come minaccia terroristica, stanno per essere profusi generosamente al collettivo che riunisce la Difesa".


(Disinformazione, Voanews)

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