mercoledì 30 marzo 2005

Don't Come Knocking

Una bella intervista al regista tedesco Wim Wenders. E', senza dubbio, uno dei miei preferiti. Il suo modo di trattare e concepire l'immagine filmica non ha uguali, al momento, sulla scena cinematografica mondiale.


Wenders riflette sugli Stati Uniti, parla del suo ultimo film, "La terra dell'abbondanza", che devo ancora vedere - ma è stato distribuito in Italia? Se si, a Napoli non si è proprio visto - e nell'ultima risposta anticipa qualcosa del suo nuovo film "americano",  "Don't Come Knocking": "Posso solo dire che si tratta di un road movie, un film postwestern, la storia tragicomica di una famiglia americana. Ci vorranno ancora sei, otto mesi per finire. Non ho ancora iniziato il montaggio".


Speriamo faccia in fretta. E ci offra una pellicola all'altezza dei suoi passati capolavori.


(Kataweb)



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