domenica 14 febbraio 2010

Su Avatar



Non è certo un film da ricordare per la trama, collage furbetto di temi e stereotipi cinematografici che sanno di già visto. E nemmeno per le interpretazioni dei protagonisti. anche se Sam Worthington sa il fatto suo e rivedere Sigourney Weaver è sempre un piacere.

Avatar però è un film spartiacque, nel campo del cinema fantastico e non solo. Spinge chilometri più in là le possibilità offerte dalla settima arte, spalanca le porte dell'immaginazione con la creazione di un mondo fantastico e indimenticabile. Fonde ancora di più - indissolubilmente - il mondo del cinema e degli attori in carne ed ossa, con quello del 3D e degli effetti visivi.
E poco importa se il film ci ricorda Pochaontas, Balla coi Lupi, L'ultimo dei Mohicani o chissà quale altra pellicola "saccheggiata". Quello che conta, in questo caso, è il risultato finale. Imponente, magnifico, coinvolgente, esteticamente rivoluzionario. Un viaggio dal quale è impossibile non lasciarsi scombussolare. Un'esperienza cinematografica - per il momento - unica ed emozionante. Da vivere assolutamente.

2 commenti:

  1. Rivedilo e poi vedremo se conferma l'emozione e la sua unicità. La seconda volta stanca.

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