domenica 7 dicembre 2008

E questa è Napoli...

Ricevo e pubblico da Fabrizio Caliendo, direttore artistico del Kestè, uno dei migliori locali di Napoli, punto di distribuzione nano e luogo di aggregazione sociale in una delle zone più disastrate di Napoli:



Questa notte al centro antico lo staff del Kestè, chiuso il locale, è stato picchiato da un gruppo di ragazzi e RAGAZZE in prossimità di Largo Banchi Nuovi.
Largo Banchi Nuovi. Punto di spaccio e "casa" dei delinquenti del quartiere.
Siamo stanchi di subire tali violenze da anni. E' totale assenza. Volontaria.
Si lascia il centro antico in balia dei criminali. Le strade battute dalla polizia sempre le stesse.
Il decumano principale e le tre piazze. Niente di più! Sempre e rigorosamente in macchina. Non a piedi, in borghese,
con lo scopo di arrestare criminali e malviventi.  No, in macchina per farsi riconoscere, come per dare un segnale.....
Mentre al vomero si affollano camionette dell'esercito che controlla i documenti ai ragazzini della nuova borghesia.
Lo staff del Kestè ha subito l'ennesima violenza da parte di malviventi o semplici teppisti. Vandali. Comunque sempre le stesse persone che agiscono incontrastate da mesi.
Ronde di motorini, furti, accoltellamenti. Spaccio incontrollato. Risse organizzate ad hoc con lo scopo preciso di far impaurire e lasciare in piazza solo la marmaglia. Cosa che di fatto è riuscita
negli ultimi 4 mesi. La risposta istituzionale? Nessuna. Solo si chiede al kestè di chiudere alle 2,
come se il problema fossimo noi che abbiamo recuperato una piazza e che facciamo operazione di aggregazione sociale. Lo sanno tutti. I media, i clienti, i politici.
Ma non si fa nulla per cambiare la situazione. Poi ci si lamenta che i giovani cervelli fuggono. Che i coraggiosi cittadini lasciano per una vita lontana dalla propria città ma più umana.
Senza possibilità di reagire LE RAGAZZE del kestè sono state picchiate. E gli uomini impossibilitati a reagire perchè minacciati da ragazzi armati di cocci di vetro e altro non visibile in quanto nascosto nel giubbotto.
Una vera umiliazione che dopo le risse a San Giovanni Maggiore, le mazzate nel vicolo della pipì,
le aiuole distrutte, i danni strutturali, le petizioni senza risposta ci fanno sentire degli idioti. Umiliati. Perchè le maniere buone in questa città non funzionano mai?
Perchè si deve ricorrere alla spranga? Perchè se si aspetta il giusto il giusto non arriva mai?
Perchè dobbiamo sottostare a sorrisi di poliziotti, forze dell'ordine e politici che ci rispondono
"vabbè ma voi sapete come è Napoli...!!" .
Perchè i controlli al locale sono sempre così puntuali e le denunce fatte per i parcheggiatori abusivi a Sedile di Porto e a Mezzocannone non sortiscono nessun effetto? O perchè non riusciamo ad ottenere NULLA dal Comune di Napoli?
Abbiamo fatto arrestare noi il parcheggiatore/estorsore della piazza. Abbiamo fatto chiudere noi la catena che rendeva Largo San Giovanni Maggiore Pignatelli un parcheggio.
Siamo noi a pulire tutti i giorni la piazza. Abbiamo risposto al racket con riunioni pubbliche in piazza...!
Per questo non riceviamo nulla. Non un contributo e neppure un grazie. Un riconoscimento.
L'unica cosa che riusciamo ad ottenere sono inciviltà, assenza, delinquenza, vandali, droga, ignoranza.
Noi vendiamo alcool. E basta! E se chiediamo aiuto nulla si muove. Noi come i tanti che si stanno muovendo in tale direzione.
Se domani mattina il Kestè sparisse da San Giovanni Maggiore si tornerebbe a quello che era la piazza. Un punto di spaccio dove ci si sparava addosso.
Ma tutto questo non vale. Si pensa ad abbellire via San Sebastiano, a chiudere Via Luca Giordano al traffico e a fare il restyling di chiaia.
Mentre al centro antico non cambia nulla. Forse dobbiamo convertirci anche noi alle spranghe?
E nel frattempo il centro storico continua a scivolare nel nero. A vivere nel buio.
E i politicanti assecondano il crollo con eleganti inchina e enormi leccate .... al potere regionale. Per salvare i loro di c....posto!
Questo carro dei vincitori non è ora di cambiarlo?? Non è ora di far governare chi ha il coraggio di andare contro la camorra
e contro chi fa solo interessi personali? DI FARE IL GIUSTO! Non è ora di dare al centro antico quello che si merita?
Per adesso vi informiamo dell'accaduto. Ma a breve organizzeremo una manifestazione del centro per il centro.
Unendo le forze. Di tutti i sostenitori  del diritto ad una vita migliore.
E porteremo le spranghe. Come bandiera, non per usarle. Perchè i fiori ce li hanno già rubati e distrutti.
Le parole dolci e di democrazie ricacciate in gola. Non ci resta che la rabbia. E i lividi oggi, che con quelli che ci portiamo dentro al cuore
fanno male. Troppo.

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