domenica 9 settembre 2007

Postpessimista

Quando esco per Napoli e torno a casa, la sera, mi sento sporco.
Sporco di tanta inciviltà, tanta mediocrità, tanta volgarità tanta indecenza. Sporco di una città senza speranza, dalla quale è necessario scappare per non affogare nella melma che ne riempie le fondamenta.
E pensare che stasera sono stato bene, ho incontrato due amici che non vedevo da tempo, con cui ho condiviso tanto in passato e tanto vorrò condividere in futuro.
Ma a casa mi sentivo comunque sporco. Imbrattato da un dialetto volgare che non sento mio, annerito dal fumo di migliaia di motorini senza casco, sudato a causa di una tensione accumulata per lo stretto contatto con un popolo e una gioventù che non m'appartiene.
Bel post pessimista. Antò, non ti va mai bene niente. Sei qualunquista, retorico e generalizzi.
Non lo so, io mi sono rotto. Ma il limite è ormai superato.
Mi sento sporco. Ho provato a lavare bene le mani e il viso. Col sapone, più e più volte. Non è servito a nulla.

6 commenti:

  1. Antò, non ti va mai bene niente. Sei qualunquista, retorico e generalizzi...Proprio come me, che il Vesuvio erutti e ci cancelli tutti!Io sto con te, Vanessa

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  2. Antò ma le mani te le sei lavate davvero? Cioè sei andato materialmente in bagno?

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  3. no nessuna. però era per immaginare meglio la scena del post

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  4. caro signor rapace,
    io e i miei amici abbracciamo la sua disperata causa: anche a noi la realtà odierna appare sporca del più fuliginoso caos; anche a noi piacerebbe lavarci meglio. potremmo strofinarci le spalle a vicenda, e sulle note di una marmitta spernacchiante i nostri propositi post-pessimisti, tirare fuori le carte e...giù gli assi.

    ti aspettiamo al circoletto.
    porta il vino e un lavavetri da insultare e su cui sputacchiare. lo porteremo con noi in un luogo comune

    "i catarrosi"
    associazione nazionale briscola e scopone

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  5. Ok, strofiniamoci a vicenda. Attenti a non far cadere la saponetta, che il mondo è infame.

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