giovedì 27 settembre 2007

Contro il regime birmano

Domani io indosserò una maglietta rossa.
Solitamente sono contro questo genere di cose, ma domani la indosserò.

(la Repubblica)

2 commenti:

  1. Venerdì scorso ho notato che indossavi la maglia rossa... l'ho notato perchè in quell'aula, all'università, eravamo solo in 2. non starò qua ad interrogarmi sul perchè nessuno, a parte noi, quella mattina avesse deciso di indossala... sarebbe una domanda ovvia.

    quello che invece mi chiedo è perchè, se dei monaci non avessero deciso di scendere in piazza a costo di rischiare le loro stesse vite, in birmania non sarebbe andato nessun ambasciatore onu, bush non avrebbe minacciato sanzioni, nessun telegiornale (o nessun "la storia siamo noi" o nessun "tg3 - primo piano" o nessun "brunovespa") avrebbe mai parlato del regime militare birmano e noi, ignari di tutto, avremmo aperto il nostro armadio, venerdì, e scelto un vestito a caso come facciamo sempre?
    Siamo sicuri che senza morti non ci sia notiziabilità?

    Ciao - Woland

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  2. Ciao, Woland.
    Il discorso che fai tu è giusto, molto giusto. Il morto è da sempre stato uno dei principali criteri di notiziabilità. Personalmente, per quanto posso, cerco di informarmi quanto più possibile su quello che succede nel mondo, senza tralasciare nessuna zona d'ombra e grazie al web.
    Possiamo fare poco per cambiare lo stato delle cose. Ma i piccoli gesti, alle volte, sono importanti. Come il nostro, ad esempio.
    A presto, A.

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