giovedì 13 settembre 2007

Capo, 'na cosa a piacer...

Quasi mi vergogno a dirlo, ma io questo qui lo conoscevo. Era il parcheggiatore della mia ex università, persona nota a tutti nell'ambiente del Suor Orsola da anni e anni.  Sul quale esistono leggende metropolitane stupende, che non ho il tempo ora di raccontarvi.
Lo conoscevo, comunque. Sapevo il suo nome. Lo salutavo. Non gli ho mai dato una lira, e non è per mettere le mani avanti. Semplicemente, perché non ho mai avuto un motorino.
Lui i soldi li chiedeva a chi parcheggiava i motorini, ed erano pure parecchi. Sia i motorini che i soldi. Una volta con un amico abbiamo provato a fargli i conti in tasca. Due euro a motorino, fai per cento motorini al giorno...duecento euro quotidiane tonde tonde, esentasse. Tremila euro a fine mese.
Lo conoscevo, ci scambiavo due chiacchiere. Non era molesto, anzi. Era un estorsore, però. E lo era sia prima che dopo la dura battaglia contro i parcheggiatori abusivi, che si sta scatenando da un po' di tempo a questa parte in tutta Italia e che da queste parti portiamo avanti ormai da anni.
Insomma, il parcheggiatore che conoscevo è stato arrestato, perché disumano nei suoi atteggiamenti e camorrista nelle sue richieste. Benissimo, sono d'accordo.
Ma comunque, leggendo l'articolo mi chiedo: se non ci fosse stato questo deterrente, i soldi il ragazzo glieli avrebbe dati? Io dico di sì, senza problema. Ve l'assicuro.
E allora? Ottimo, l'idea di multare chi cede ai parcheggiatori funziona, direte. E invece a me questa cosa proprio non va giù. Chi dovrebbe tutelarmi dovrebbe impedirmi di incontrarlo, il parcheggiatore. Non minacciarmi di multarmi perché lo pago. E magari farmi rischiare prima il pestaggio. Ricordate, parla uno al quale i simpatici parcheggiatori hanno spezzato lo sterzo ben due volte, e che quando vede un posteggiatore abusivo inizia a bestemmiare in sanscrito.
Ma piuttosto che restare con la paura di una ruota bucata o di qualche altro "scherzetto", alle volte cedo. Da oggi, se dovessi cedere al ricatto rischierò di pagare anche una multa? Bel modo di tutelare la giustizia, in stile tipicamente napoletano.
Si colpisce la punta dell'iceberg perché non si riesce nemmeno lontanamente a scalfirne la base. Anche per qualche mese, magari. Ma per far tornare poi tutto come prima.

3 commenti:

  1. La cosa è delicata... però, mi sono riletto meglio quello che Mola ("mister monnezza" di reporteriana memoria) ha chiesto di fare.
    In pratica, vengono applicate le ganasce a chi parcheggia in spazi non consentiti. cioè, si fa né più né meno quello che è già previsto dalla legge.
    Nel contempo, si cerca di dissuadere a pagare il parcheggiatore abusivo attraverso l'accusa di "favoreggiamento".
    Ma sempre nelle zone dove il parcheggio è vietato (o, almeno, così ho capito).
    Ora, però, bisogna andare avanti con la tolleranza zero, e mettere in strada un po' di vigili che controllino che il parcheggiatore non pretenda l'obolo anche se l'automobilista ferma l'auto nelle "strisce blu".
    Perché, altrimenti, sarebbe sì un fare "cornuti e mazziati" i cittadini.

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  2. Eh...lo conoscevo anche io. E la questione è sempre la stessa: si aggira l'ostacolo per evitare di colpire duro...Pensa che a Miseno in estate, non puoi parcheggiare l'auto se non paghi CINQUE euro al simpatico abusivo. Negli anni scorsi, in quella zona, d'estate, il sabato e la domenica i parcheggiatori abusivi si erano accordati: non si ferma nessuno se non paga 10 euro!

    Dottor Key

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  3. In tutta questa situazione, però, l'unica cosa che vedo immutabile, è l'atteggiamento della Iervolino: assolutamente indifferente e, anzi, contraria all'azione contro questo flagello cittadino.

    Io ho calcolato che, in un anno, il parcheggiatore abusivo mi estorce dai 200 ai 300€...

    Pazzesco.

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