giovedì 16 agosto 2007

Valentino, perché quel video?

Sì, vabè, arrivo sempre tardi sulla notizia. Ma capite, è appena passato ferragosto e questo blog d'estate lo leggiamo solo io e mia mamma dall'altra stanza.
Comunque due paroline su Valentino Rossi volevo dirle anche io.
Uno che, a pelle, non può che starti simpatico, con i suoi occhioni dolci, la sua faccia simpatica, la parlantina vivace. E simpatico lo è. Io, personalmente, ho sempre preferito Max Biaggi o Capirossi, sarà che a me sono sempre piaciuti di più i secondi con stile, che i primi della classe.

Tornando a Rossi: impossibile non parlare di lui, in questi giorni, senza collegarsi alla vicenda del fisco. Ma è anche difficile non fare riferimento al filmato amatoriale inviato alle redazioni dal Valentino nazionale per fare chiarezza sulla vicenda.

La prima cosa che ho pensato, quando l'ho visto, è stata: ma se capitasse a me un problema col fisco, potrei fare lo stesso? Mandare un bel filmato in cui giustifico l'accaduto e me la prendo coi media - che strumentalizzano sempre, ma guarda un po' - o col fisco italiano. Potrei farlo? No.
Ovviamente, direi: chi cavolo sono io? Un signor nessuno. Ma Valentino Rossi è Valentino Rossi, quindi è possibile, necessario per lui cercare di raddrizzare un po' la sua immagine di bravo ragazzo, infangata - dice lui - dai media e meno brillante di un tempo, quando vinceva e stravinceva sui circuiti di mezzo mondo.
Volevo dire solo questo: secondo me, la mossa potrà rivelarsi anche azzecata, rassicurare i fan e commuovere le casalinghe, ma è un tipo di messaggio che trovo di cattivo gusto, come i relativi servizi telegiornalistici che hanno dato risalto al video autoprodotto. No, non lo trovo un bello spettacolo.
E' successo quello che è successo, ok? E' normale che i giornali e i tg ne parlino. Valentino Rossi è un personaggio pubblico e corre in moto, e quando corre in moto i giornalisti parlano di lui inserendolo nella sezione Sport. Ma se nei suoi confronti risulta - come risulta, al momento - l'ipotesi di reato di "omessa dichiarazione dei redditi e dichiarazione infedele", per una somma di 112 milioni di euro, ci si deve anche aspettare di passare dalla sezione sport a quella di cronaca, e che si parli un po' di più di lui. O sbaglio?
Ok per la Canalis, Valentino: se dicono che sei un mollicone, un latin lover, che flirti con la Canalis e poi non è neppure vero, m'incavolerei anch'io.
Ma sulla questione fisco, non posso essere d'accordo: nè con Valentino, che ha realizzato il filmato, nè con le tv che l'hanno mandato in onda. Al massimo, poteva organizzare una bella intervista, e ci facevano anche il programma serale su raiuno, con un bel po' di share. Ma così, proprio no.
Allora, nel dubbio, era quasi meglio restare in silenzio, aspettare che chi deve fare chiarezza sulla vicenda, la faccia. A Londra, in Italia, o a Paperopoli, per capire se quei soldi di tasse sono stati pagati oppure no.
Se sì, sarà bello vederlo correre nuovamente col sorriso sulle labbra e la coscienza a posto. Altrimenti, mi sa che ci saranno un altro po' di articoli indignati sul suo conto, e non ci sarà video autoprodotto che tenga. E, solo dopo aver pagato, tutto tornerà come prima.

1 commento:

  1. Anche secondo me non è stata nè una scelta umile, nè rispettosa quella di andare in video. La tv sta diventando sempre più l'asilo politico e sociale degli indagati vip. E' vero, un'intervista al limite era più che sufficiente. Ciao.

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