Piccola pausa tra una mensola e l'altra, giusto per segnalare il lucido commento di Franco Mennitto sulla vergognosa questione della discarica di Serre: Il rifiuto della democrazia e la democrazia del rifiuto.
"Dopo Acerra, Serre è solo l’ultimo grano di un rosario di disperazione di chi lotta in difesa del proprio territorio e della democrazia. La crisi che attraversa la nostra regione non è solo quella dei rifiuti ma quella, ben più grave, delle istituzioni democratiche. Sembra che i soli colpevoli siano i cittadini, cioè le vittime. Vittime di una politica alleata con la camorra e i poteri forti, che si nasconde dietro i commissari di turno, non avendo neanche il coraggio di apparire in pubblico. Il signor Bassolino, che applaude alle cariche di Bertolaso oggi come quelle di Catenacci ieri, vero mandante morale e materiale della crisi istituzionale che stiamo vivendo, si erge a paladino della democrazia". Più chiaro di così, davvero non si può.
E, sempre citandolo: "Oggi siamo tutti serresi. Tutti vittime di una democrazia formale che usa la polizia per difendere i poteri forti contro inermi cittadini".
(Franco Mennitto)
"Dopo Acerra, Serre è solo l’ultimo grano di un rosario di disperazione di chi lotta in difesa del proprio territorio e della democrazia. La crisi che attraversa la nostra regione non è solo quella dei rifiuti ma quella, ben più grave, delle istituzioni democratiche. Sembra che i soli colpevoli siano i cittadini, cioè le vittime. Vittime di una politica alleata con la camorra e i poteri forti, che si nasconde dietro i commissari di turno, non avendo neanche il coraggio di apparire in pubblico. Il signor Bassolino, che applaude alle cariche di Bertolaso oggi come quelle di Catenacci ieri, vero mandante morale e materiale della crisi istituzionale che stiamo vivendo, si erge a paladino della democrazia". Più chiaro di così, davvero non si può.
E, sempre citandolo: "Oggi siamo tutti serresi. Tutti vittime di una democrazia formale che usa la polizia per difendere i poteri forti contro inermi cittadini".
(Franco Mennitto)
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