Stamattina ero nell'Eurostar Napoli Roma delle 6 e 42.
Appena usciti dalla stazione di Latina, una frenata improvvisa. Poi un botto. Io non l'ho sentito, ma c'è stato.
Abbiamo messo sotto un tizio. Il tizio è morto. O meglio, si è lasciato morire. Si è suicidato sotto il nostro Eurostar.
Non riesco a non pensarci, anche ora. La cosa mi ha toccato molto, direi quasi sconvolto. Soprattutto quando ho notato che, all'interno del vagone, nessuno sembrava preoccuparsi minimamente della sorte dello sconosciuto suicida, ma piuttosto delle ore di ritardo al lavoro che questa morte avrebbe comportato.
Uno, ad un certo punto, ha detto: "Ma proprio sotto questo treno questo si doveva buttare?". Mi è salita la nausea.
Appena usciti dalla stazione di Latina, una frenata improvvisa. Poi un botto. Io non l'ho sentito, ma c'è stato.
Abbiamo messo sotto un tizio. Il tizio è morto. O meglio, si è lasciato morire. Si è suicidato sotto il nostro Eurostar.
Non riesco a non pensarci, anche ora. La cosa mi ha toccato molto, direi quasi sconvolto. Soprattutto quando ho notato che, all'interno del vagone, nessuno sembrava preoccuparsi minimamente della sorte dello sconosciuto suicida, ma piuttosto delle ore di ritardo al lavoro che questa morte avrebbe comportato.
Uno, ad un certo punto, ha detto: "Ma proprio sotto questo treno questo si doveva buttare?". Mi è salita la nausea.
la gente se ne frega!
RispondiEliminaPaolo
E' terribile amico mio....immagino come ti senti, solo a leggerlo è sceso un velo di tristezza nella mia giornata. Non tutti hanno il dono della sensibilità, ma tu sei una persona speciale, per questo e per tantialtri motivi. Ti voglio bene!
RispondiEliminaLa sensibilità di non credersi l'ombelico del mondo, non è comune.
RispondiEliminaMarianna