giovedì 5 aprile 2007

Pubblicità regresso

Ieri per me altra magica puntata nel mondo delle pubblicità televisive.
Quando pensavo di averle ormai viste tutte, è arrivata prontamente la smentita.
Anzi, una doppia smentita. Prima ad ora di pranzo, l’ape trombina. Non scherzo, sul serio. Ora di pranzo e ape trombina. Cioè un’enorme ape in formato 3d che si avventa su un fiore e comincia ad andare su e giù col bacino. Giuro.
Ho stropicciato gli occhi, mentre Rossella continuava catatonicamente a ripetere: “non ci credo”. Invece era tutto vero, purtroppo.
Eccola qui, allora, la nuova frontiera della pubblicità regresso, con una suoneria polifonica per cellulari che ha come protagonista il ronzio di un’ape grassoccia e fastidiosa che si dimena su un girasole. Mah.
A parte che è una cosa che non ha senso (non capisco perché l’ape debba cercare di trombarsi il fiore invece che raccogliere il nettare), mi chiedo dove sia finito il buon gusto. Ma la domanda è retorica e scuotendo la testa mi rispondo: sarà la società che si evolve ed io non riesco a stare al passo.
Inorridisco qualche minuto, ma poi finisco per non pensarci più, tanto le suonerie polifoniche ci avevano già abituato ai cari Eggio & Score e al demente che rubava la Gioconda e rideva come un ebete a bordo di una decappotabile.
Ma poi, dopo qualche ora, ecco un’altra pubblicità: stavolta il prodotto è una gomma di quelle air fresh. Per l’alito fresco, anzi glaciale, e il protagonista un tenero scoiattolino che esce dalla sua tana sull’albero se ne mangia una per bloccare il fuoco di un incendio inarrestabile.
Fin qui, tutto molto carino. Poi, all’improvviso, il dramma: lo scoiattolo corre all’impazzata verso la punta di un ramo e scorreggia, trasformando in ghiaccio un paio di ettari di terreno intorno a lui.
Sbigottito, mi chiedo cosa c’entri quello che ho appena visto con le gomme da masticare. Non ottengo risposta. La pubblicità può risultare anche simpatica, certo: la prima volta forse strappa anche un sorriso. Già dalla seconda, però, i peti di uno scoiattolo mi fanno ridere di meno. Opinione personale.
Ma leggo da qualche parte che la pubblicità è piaciuta, l’idea è geniale ed il messaggio adatto al prodotto. Beati coloro che ci vedono tutte queste cose.
Forse sono sempre io ad essere troppo vecchio, bacchettone, a non capire le cose, e a intristirmi quando capisco che ormai la tv, oltre a propinarci spesso aria fritta, alle volte ce la fa arrivare anche da altre parti, bella gelata pure.
Io, intanto, torno alle Brooklyn.

(Reebo, Youtube)

2 commenti:

  1. Le pubblicità della "Air-action" sono sempre state molto "all'avanguardia", finora. Anche perché giocavano sul suono della parola (air-action / erection) e quindi via ai doppi sensi. Ma questa qui è davvero squallida. però, a mio padre e mio fratello piccolo piace. evidentemente, rapa', siamo fuori target.

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  2. anche a mio fatello piccolo piace... quello che più mi ha fatto inorridire, però, è il "richiamino" finale, il suono che si sente mentre lo scoiattolo torna al suo albero...
    mah.

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