mercoledì 25 aprile 2007

Due passi da Mel Book (e un po' d'insonnia)

Io quando vado da Mel Book Store a Roma quasi impazzisco. Impazzisco perché vorrei una cosa simile anche a Napoli, invece mi devo accontentare della Feltrinelli, della Fnac - ma è da fighetti e non ci vado quasi mai - e delle bancarelle di Port'Alba.
Insomma dicevo, Mel Book Store. Una specie di paradiso per chi ama le buone letture, ma non disdegna un buon 50 % di sconto, se capita.
In primis, io la adoro perché ha i libri divisi per case editrici, oltre che per ordine alfabetico.
Ma forse sono io ad essere un po' fissato, e a provare un brivido di inspiegabile piacere quando mi trovo davanti una variopinta parete di edizioni Adelphi, un'austera muraglia di Sellerio blu notte, i dorsi rossi degli Oscar Mondadori o i colori pastello di un monolito di economica Feltrinelli.
Probabilmente questa non è una cosa che emoziona tutti allo stesso modo (e meno male, aggiungerei), ma secondo me è una figata e come catalogazione è molto molto più comoda.
Ma la questione è un'altra. E spiega perché quando vado a Roma Mel Book Store è tappa obbligata. Sì, perchè questa enorme libreria in via Nazionale - a due passi dalla stazione Termini, per intenderci - al piano inferiore ha un fantastico reparto di remainder e libri usati a metà prezzo, alle volte anche col 75 % di sconto. Roba da non crederci. Ci sono i gialli, libri di storia e filosofia, i fumetti, alcune ultime novità, uno scaffale intero di classici italiani e stranieri, che volendo proprio esagerare arrivi a pagare 10 euro.
Alle volte, poi, si va di lusso: a me la scorsa volta è capitato di prendere 4 libri, e pagarli in tutto 10 euro. Libriccini niente male, e non ho avuto tanto tempo altrimenti avrei scavato un po' e trovato altre offerte.
A proposito di scavare: per i più ghiotti e coloro che hanno un po' di tempo da perdere, una dritta. Al piano superiore, prima dei bagni, c'è addirittura il reparto di  libri a 1 euro: molti di questi servono a mantenere stabile il tavolo, vabè, ma se si ha un po' di pazienza si trovano anche cosucce interessantissime.
E, mentre mi rendo conto che questo post avrei potuto anche risparmiarmelo ma non ho molto sonno e poco altro da fare, spero che un posticino tipo questo lo aprano pure a Napoli, prima o poi. Che così Fnac e la Feltrinelli le boicotto definitivamente.

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