Vorrei partire alle 8.44, con il buon vecchio diretto per Roma da Campi Flegrei.
Ho prenotato il giorno prima il biglietto in agenzia. Sono pronto.
Arrivo in stazione con 15 minuti d’anticipo, ma il treno non c’è più.
E’ stato soppresso dal 1° maggio. Che carini ad avvertire, questi di Trenitalia, fanno bene a cancellare l’unico diretto da Campi Flegrei per Roma e lasciarlo ancora in bella mostra sul sito. Complimenti.
Insieme a me, ci sono altre 2 o 3 presone incazzate come bisce, che bestemmiano in turco. Ci confortiamo a vicenda, con occhiate di compassione reciproca.
Non mi perdo d’animo, faccio l’integrazione e corro a prendere l’Intecity Plus delle 9.33.
Il mondo intero, però, ha deciso di concentrarsi bene per impedirmelo.
Prima il bigliettaio, che per digitare i codici del nuovo biglietto ci mette soltanto 30 secondi a lettera, poi la metropolitana che preferisce muoversi a passo d’uomo e fermarsi 5 – 6 volte senza motivo prima del capolinea.
Sono fuori casa da neanche un’ora e già sono madido di sudore, rosso di rabbia, parlo da solo come un pazzo.
Riesco comunque a salire sul treno, ovviamente perché in ritardo di un paio di minuti, mi siedo comodo e dormo per tutt’e due le ore di viaggio. Come un sasso.
Una volta a Roma, già so con precisione come muovermi per arrivare alla sede de “la Repubblica”: bus 714, 11 fermate, alla vista di un enorme palazzone con la scritta Habitat posso scendere e raggiungere il palazzo a specchi sede del prestigioso quotidiano.
Ovviamente, perdo il conto delle fermate ed entro nel panico. La scritta Habitat non la vedo, ma mi aiuta una signora.
Scendo. La vedo. La sede romana de “la Repubblica”.
Un grande palazzo con la scritta a specchi in Largo Fochetti: un paio di guardie all’entrata, borsa nel metal detector e la consegna di un badge magnetico per entrare da “privato” nella sede.
Ascensore, sesto piano e sono dal professore.
Vi tralascio i dialoghi precisi, ma vi assicuro che è stato disponibile e garbato, come sempre.
E insieme abbiamo scelto la tesi. Anzi due, per il momento.
Abbiamo semplicemente circoscritto il campo a due dei 5 spunti che gli avevo proposto, ma si tratta già di un grande passo in avanti.
Adesso, quindi, devo solo scegliere: le inchieste dei Muckrakers o la figura del giornalista Enzo Baldoni.
Speriamo che la notte mi porti consiglio.
giovedì 18 maggio 2006
Gita a Roma? No, tesi
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