L’organizzazione mondiale Transparency International ha pubblicato il rapporto annuale sulla corruzione pubblica. Lo studio è stato realizzato attraverso l’analisi e le valutazioni dei cittadini, all’interno dei singoli stati presi in considerazione.
159 i paesi analizzati dall’associazione. Poche le reali sorprese, ma molto su cui riflettere. Haiti, Nigeria e Bangladesh sono le ultime nazioni della classifica: i problemi più seri, purtroppo e senza stupore, sono in Africa, in Sudamerica e in alcuni paesi dell’ex Unione Sovietica. Paesi poverissimi, quasi sempre, che devono fare anche i conti con una corruzione dilagante che impedisce allo stato di raggiungere un’adeguata stabilità politica e sociale.
Finlandia, Nuova Zelanda, Danimarca e Islanda, invece, sono i paesi a minor tasso di corruzione, almeno secondo i giudizi dei cittadini e degli esperti.
L’Italia si classifica al quarantaduesimo posto, insieme all’Ungheria, e dietro Cile, Uruguay, Tunisia, Malesia e Botswana.
Nessun commento:
Posta un commento