giovedì 28 luglio 2005

Visto ieri

"Rosemary's Baby", film di Roman Polansky del 1968, è un'inquetante pellicola che, pur senza scene propriamente horror, riesce davvero a far tremare di paura lo spettatore, a tenerlo incollato sulla poltrona - e di tanto in tanto farlo sobbalzare dallo spavento - con la storia di Rosemary Woodhouse (Mia Farrow) e della sua gravidanza turbolenta, dopo essersi trasferita con il marito in un nuovo appartamento, in passato sede di riti satanici.
Il marito attorucolo che improvvisamente fa carriera, una coppia di strani vicini, morti e incidenti inspiegabili,  misteriosi ciondoli e lancinanti dolori pre-parto sono le tessere di un satanico mosaico che riveleranno, a poco a poco, l'orribile e terrificante verità sulla natura del suo bambino .
Agghiacciante capolavoro dell'orrore, forse il miglior film di Polansky e sicuramente tra i cinque migliori horror di tutti i tempi.  
Da vedere assolutamente.

Per la cronaca e come avvertimento per lo spettatore futuro, stanotte non è che abbia fatto sogni proprio tranquilli.


(Imdb)

2 commenti:

  1. Si uno dei migliori di Polansky, assieme a Chinatown, Il pianista e sopratutto Repulsion.
    Comunque sempre sull'argomento "anticristo" colgo l'occasione di consigliarti Omen-Il presagio (parlo del primo della serie, quello con Gregory Peck). Inquietante e anomalo horror.

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  2. Si uno dei migliori di Polanski, assieme a Chinatown, Il Pianista e sopratutto Repulsion.
    Sempre sull'argomento dell'anticristo, colgo allora l'occasione di consigliarti Omen-Il presagio (parlo del primo della serie, quello con Gregory Peck). Inquietante e anomalo.

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