A 86 anni costretto a scontare quattro mesi di carcere, per una condanna per contrabbando di sigarette risalente al 1998. Senza avvocato, non avendo presentato alcuna domanda di sospensione della pena, a quasi otto anni di distanza è stato arrestato mentre ritirava la pensione. Giuseppe Mango ora è in cella, stanco e spossato per i dieci giorni già passati dietro le sbarre.
Mentre per le strade di Napoli decine di turisti vengono quotidianamente derubati, piccole baby gang seminano il terrore sulle metropolitane, il furto sul pullmann è ormai la normalità, il commercio abusivo e il contrabbando sono all'ordine del giorno - chi ha dei dubbi provi a farsi un giro dalle parti di Piazza Garibaldi, per favore - gran parte della popolazione civile convive costantemente con uno stato di tensione e angoscia perenne - tossici, zingari, loschi figuri ad ogni angolo di strada testimoniano l'indecenza della situazione napoletana - le forze dell'ordine e, prima ancora i giudici, non hanno nulla di meglio da fare che fare arrestare un analfabeta ultraottantenne che quasi dieci anni fa voleva vendere quindici stecche di sigarette.
Un'incredibile e surreale storia di mala-giustizia che testimonia l'assurdità della lentezza burocratica e che, sinceramente, ci lascia senza parole.
(Il Mattino, Ansa)
grrrrr...
RispondiEliminaLa condanna è stata sospesa, l'ho letto proprio ora...:)
RispondiElimina..e io devo incrociare x strada almeno 4-5 pluri-omicidi al giorno, che scorazzano tranquilli...
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