Ieri sera, ore 21 e 55, campo di calcetto al "Park Tennis", Posillipo.
Sembra quasi fatta. Ho spezzato il fiato, iniziato ad inquadrare la porta e ad avere la meglio sul difensore. Dopo 45 minuti di partita mi sembra il minimo, vabbè, ma sono ormai in forma. Tre gol fatti, alla ricerca del quarto dopo essermene mangiati una quantità indescrivibile. La squadra in vantaggio di tre. E' il momento per la svolta. Salire in cattedra e segnare un gran gol.
Pieno di fiducia in me stesso e nei mezzi tecnici che madrenatura mi ha offerto, donandomi il fisico di Maradona prima del by-pass allo stomaco, le movenze di Dejan Savicevic ubriaco, la freddezza di un Ronaldo bendato ed il controllo di palla di Ringhio Gattuso prima maniera, chiamo palla, mi propongo sulla fascia, sento sul collo il fiato del difensore. Lucido, come un cacciatore prima di colpire la sua preda, abile, come il più sfrontato dei prestigiatori, cerco il colpo di vera classe: allargare le gambe per far proseguire il pallone, per poi girarmi e colpirlo.
La vedo, la palla: rotola verso di me (si, è così, la palla non ero io, questa volta) ed è perfetta per la finta gioiello che ho intenzione di fare.
- Eccola che arriva - mi dico - lo faccio, ce la posso fare, il mio non potrà che essere un eurogol, degno del mio passato di rapace dell'area di rigore - dov'è finito il giovane scattante che faceva due partite alla settimana, tornei di calcetto e segnava con spaventosa regolarità? (sigh!).
Scaltro e guizzante, la lascio passare tra le gambe. Mi giro, inseguo la palla con scatto di felino obeso...
Crack!!!!
Qualcosa non va. Il dolore mi riporta alla realtà, alla consistenza gelatinosa del mio pancione e al fatto che un ragazzo fuori forma non dovrebbe cercare simili scatti dopo essere stato fermo e lontano dai campi per più di un anno. Secondo me è un piccolo strappo, ci metterò il Voltaren ma credo che tornerò a camminare come si deve non prima di una settimana. Ora, però, riposo assoluto.
Qualcuno mi ha voluto punire, lo so. Prometto che non lo farò più. Cercherò di fare solo le cose semplici, la sponda, spalle alla porta e tocchetti per i laterali di fascia. Senza strafare.
E, per la prossima partita, giuro - facciamo prometto, và - che tornerò in forma.
Io cerco qualcuno per iniziare a correre se sei di roma fai un fischio.
RispondiEliminaBB
Io cerco qualcuno per iniziare a correre se sei di roma fai un fischio.
RispondiEliminaBB
Sono di Napoli, ma a Roma ci vengo per studio. Correre non fa per me, però. Ci ho provato, ma ho già abbandonato...:(
RispondiEliminacome hai già abbandonato? Anto' eri il mio mito: l'uomo che si sveglia alle 6 del mattino e nella nebbia di fuorigrotta corre, corre, corre..
RispondiEliminaCorri, Benf, corri!!! (detto alla Forrest Gump).
Ps: sto in piena Kubrick-endovena, se ti vuoi unire fammi uno squillo.
ah, sono Giò.
RispondiEliminacome hai già abbandonato? Anto' eri il mio mito: l'uomo che si sveglia alle 6 del mattino e nella nebbia di fuorigrotta corre, corre, corre..
RispondiEliminaCorri, Benf, corri!!! (detto alla Forrest Gump).
Ps: sto in piena Kubrick-endovena, se ti vuoi unire fammi uno squillo.