Per tutti voi che state ore e ore a scaricare musica e film attraverso quei mostruosi e orribili programmi peer to peer, principale causa del collasso dell’economia musicale mondiale, questa non è proprio una bella notizia.
Non bastavano le bizzarrie del ministro Urbani – tra l’altro le ultime finte modifiche alla sua legge cambiano in realtà ben poco, attenuando lievemente le pene ma lasciando ancora scoperti molti punti critici e contraddittori – ora ci pensa un “codicillo”, un piccolo, insignificante virus a rendere impossibile la vita di chi ama la musica ma non può permettersi di spendere 25 euro per un cd appena uscito, contenente 10 canzoni per la durata complessiva di poco più di mezz’ora.
Chiedo ai discografici: ma è davvero impossibile mettere in commercio nuovi cd ad un prezzo decente, accessibile alle tasche dei comuni mortali, che oscilli – non dico tanto – tra gli 8 e i 12 euro? Il mio appello va anche ai cantanti: potrà mai rovinarvi una simile politica? Secondo me, con prezzi del genere, saremmo tutti più disposti all’acquisto, benefici ne avrebbe sicuramente anche l'industria discografica in generale. O sbaglio?
Vabbè, meglio non pensarci. Attenti al nuovo virus informatico, però. Poi non dite che non vi avevo avvertito.
è la stessa filosofia del free software. Se tutti facessero così nessuno produrrebbe più software, è quello che vuogliono farci credere le grandi aziende. Allora perchè è migliore, e da meno errori?
RispondiEliminaRiguardo alla musica, chi ha detto che un cantante DEVE permettersi una Jaguar? è abituato che guadagna moltissimo, ora chiediamo di guadagnare molto o non guadagnare affatto.
se lo meritano che la gente scarichi musica e film da internet...coi prezzi che corrono
RispondiEliminaMa sti politici di oggi sono proprio stravaganti che vuoi che ne capiscono di peer to peer
RispondiEliminaBB