Splendida giornata

22 e  14. Sabato sera. Dovrei uscire, ma mi sento davvero distrutto. Il fatto è che oggi sono successe tante, troppe cose. Ed ora, neanche alle dieci e mezza di sera, ho già le pile completamente scariche.

Prima le lauree, al Sob, tanti amici emozionati per il grande passo, pronti a far parte anche loro del club dei laureati disoccupati, con un pezzo di carta inutile con cui vantarsi con amici e parenti. Ma questa è un'altra storia.

Ciò che davvero resta è l'aver rivisto i volti di tante persone con cui ho condiviso attimi indimenticabili, nei miei primi tre anni di università. Facce stravolte, emozionate, imbarazzate, sorridenti, qualcuna un po' triste, altre tese e demoralizzate. Ma vi ho rivisto tutti insieme, e non capitava da tanto, tanto tempo. Sono felice.

Ciò che davvero resta è l'aver visto i sorrisi e gli occhi luminosi di Giovanna, Domenico, Caterina, Valeria, Elisabetta e Cristiana, nel bene o nel male, chi più o chi meno, compagne d'avventura di un triennio che mi ha dato molto, mi ha fatto crescere e maturare. Grazie. E poi tutti gli amici storici, i compagni di studio, quelli della pausa caffè o di quella per la solita sigaretta. Tutti. C'eravate davvero tutti. E' stato, anche se forse non trapelava dai miei atteggiamenti, davvero una momento indimenticabile.

Poi, nel pomeriggio, c'è stata l'ultima partita di campionato. Vittoria schiacciante, senza storia. Una piccola formalità per poi festeggiare, tutti insieme, la promozione in serie C1. Anche questi, ovviamente, splendidi momenti.

Ora sono a casa, gli occhi quasi già chiusi e sonnolenti, e poca, pochissima voglia di uscire. Forse lo farò, ma non importa: la mia splendida giornata già l'ho vissuta.