Una elezione in un'atmosfera così anormale, con i seggi blindati allestiti all'ultimo momento per motivi di sicurezza, con candidati poco esposti e quasi sconosciuti, per paura dei terroristi, i kamikaze, le autobombe ed i colpi di mortaio, 36 morti, decine di feriti, mentre in molte città continua ad esserci una situazione di vera e propria guerriglia urbana, con il popolo americano ed i suoi alleati ancora presenti sul territorio iracheno, mentre alle urne si presentano solo curdi e sciiti mentre i sunniti continuano a non riconoscere il nuovo potere che governa l'Iraq, può definirsi davvero una elezione DEMOCRATICA? O sarà soltanto l'inizio di una sanguinosa e imminente guerra civile?
Il vero problema continua ad essere quello etnico e religioso, a mio parere, ed il primo passo verso la normalità potrà derivare soltanto una mediazione, da un accordo, probabilmente impossibile, tra sciiti e sunniti.
Altrimenti, queste elezioni non serviranno davvero a nulla, purtroppo.
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