sabato 29 gennaio 2005

Gelo, autostrade e politica

Cronache di un incubo, sulla A3, la Salerno-Reggio Calabria. Lentamente, dopo tre giorni bloccati dalla neve e dal gelo, i mezzi sembrano defluire, molto lentamente, almeno per quanto riguarda il tratto nord. Quello a sud, a quanto sembra, resta ancora chiuso.

Tre giorni chiusi in macchina o nei camion, a vivere su un autostrada, in condizioni d'emergenza. Una situazione incredibile. Intrappolati come topi in gabbia. Le autorità preposte al soccorso autostradale cercano di rimuovere i mezzi fermi, dare conforto e aiutare le persone in difficoltà. Accuni comuni danno accoglienza, come quello di Lagonegro, mentre la situazione non sembra migliorare, lentamente i mezzi vanno a chiudersi in un imbuto creatosi all'altezza di Lagonegro-Lauria.

I poveri guidatori bloccati urlano la loro rabbia e la disperazione contro lo "Stato assente".  Dalla sinistra chiedono a gran voce le dimissioni del Ministro delle infrastrutture, Lunardi, che risponde dapprima innervosito, poi accusa la Protezione Civile, poi si scusa. Intervengono professori, opinionisti, si discute animatamente nei dibattiti in tv,  ci si accusa l'uno con l'altro: la salute di tante persone bloccate sull'autostrada diventa, come sempre, soltanto un nuovo caso per insultarsi e screditarsi politicamente, sinitra contro destra, destra contro sinistra. Ma perchè, invece, non si pensa a fare qualcosa di concreto, e tirare fuori quei poveri semiassiderati da quest'incubo, arrivato ormai al terzo giorno?

Italia, splendida Italia.

fonte: www.repubblica.it; www.corriere.it.

3 commenti:

  1. Mentre la neve riprende a cadere copiosamente, arrestando il debole defluire dell'ingorgo,
    lo Stato chiede scusa.

    Temo che non basti!!!

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  2. Mentre la neve riprende a cadere copiosamente, arrestando il debole defluire dell'ingorgo,
    lo Stato chiede scusa.

    Temo che non basti!!!

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  3. Per me Lunardi possono pure mandarlo alla gogna, gettare fango sul governo e su Berlusconi, ma non è, per il momento, la cosa più importante da fare. Tiriamoli fuori, prima, e poi si parli di dimissioni. Questo era il mio invito alla sinistra, così come trovo ridicole le accuse e le scuse di Lunardi. Riflessioni su un paese dove la politica viene prima di tutto. Sempre.

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