Adoro l'odore dei libri.
Mi piace annusarli, sentirne la fragranza, scoprirmi, ad ogni lettura, sempre più innamorato del profumo dell'inchiostro e dell'aroma della carta.
Li sfoglio con delicatezza, come delle rare reliquie custodite nel tempio del sapere, attento a non rovinarli, profanandoli con le mie mani, cercando di cogliere, di apprendere quanto più possibile da quelle lettere, da quelle parole, da quelle frasi che danno sollievo ai miei occhi bisognosi di cultura, ansiosi di conoscere, così piccoli e insignificanti, così come la mia mente, desiderosa di apprendere tutto, ma così inutile e spaesata di fronte all'infinito scibile umano.
Risuonano nella mia mente le parole del maestro J. L. Borges, la descrizione della "Biblioteca di Babele", che esiste ab aeterno, con i suoi corridoi esagonali lunghissimi, geometrici, inquietanti, capaci di contenere tutti i libri scritti dall'essere umano nel corso della sua storia presente, passata e futura, testi risalenti alla nascita della scrittura, appartenuti all'uomo di tutte le epoche, addirittura quelli non ancora scritti e immaginati.
Un immagine evocativa e paradossale, che, allo stesso tempo, mi attrae e mi inquieta.
Mentre la mia mente torna ad affondare in quelle pagine color avorio, alla ricerca di un bagliore di luce, di una scintilla di sapere, di una confortevole e sospirata pace interiore.
martedì 6 luglio 2004
L'odore dei libri
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Anche a te? Io penso di essere patologica in questa cosa. Sono capace di spendere ore in libreria..annusando.
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