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lunedì 18 dicembre 2006

Conversazione con Saviano

"Qui c'è stato troppo silenzio. Troppo. Ed ho una rabbia ancora carica. Non si ha neanche idea della situazione di questa parte d'Italia e d'Europa, il paese da anni non è stato più raccontato. Mi immagino come un cane, il dogo argentino. Come i dogos argentini che ho visto nelle battaglie tra cani. I dogos aggrediscono alla faccia dell'altro cane, gli strappano naso e lingua. I rottwailer aggrediscono al collo e al fianco. Io quando ho iniziato a scrivere volevo fare come i dogos, strappare la faccia alla realtà, non la maschera come fanno nei giochini dei reality letterari o nelle presunte discese dei raccontini minimalisti. Penso sempre a tutti gli amici finiti male, quelli andati via, a decine di vite dimenticate nell'inferno dei miei luoghi. Scrivere non riscatta, né muta. Ma traccia "questo è stato. Questo è".

Una breve citazione dalla splendida intervista di Francesco Forlani a Roberto Saviano, su Carmilla on line.

(Carmillaonline)

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